Cronache di caduceo 1262

Sommario

Principato
Data
Il Grande Giubileo
Riassunto di quanto accadde
Eventi del mese
Bandi del mese
external image eruditi.pngVedi anche tutte le Cronache: 1256 - 1257 - 1258 - 1259 - 1260 - 1261 - 1262 - 1263
Ultime novità - Bandi - Eventi - Racconti e Canzoni - Personaggi famosi - Storia antica - Compendio



Principato
Capo d'Alba, Corona del Re

Data
dal nono giorno della seconda decade al primo della terza di caduceo 1262

Il Grande Giubileo


Veduta a colori di Capo d'Alba
Per lunghi mesi nelle Terre Spezzate è regnata l’incertezza, ma il Bando di Convocazione del Giubileo ha infine sciolto ogni indugio, l’austera città di Capo d’Alba ospiterà il Grande Giubileo. Pellegrini di ogni rango e ceto giungeranno a porgere omaggio al Tetrarca Gregorius, alla signora di Capo d’Alba, la baronessa Lucilla Vignalba, e all’Ecclesia Coronense, degnamente rappresentata dal Vescovo di Capo d’Alba, Procopio.

"Numerose sono le città delle Terre Spezzate e della stessa Corona del Re che annoverano maestose cattedrali, o che possono vantare di aver dato i natali ad un Devoto o allo stesso Profeta Castamante; oppure ancora sono stati luoghi in cui pii uomini e donne hanno compiuto atti che li hanno resi cari ai Quattro e alle preghiere dei fedeli.
Non così Capo d’Alba: priva di una cattedrale degna di nota e rinomata per la sua importanza navale e strategica, più che per la devozione dei suoi abitanti, la città è stata anche teatro di abominevoli azioni ad opera dell'empio stregone Saverio Vignalba.
La popolazione, che ormai un anno fa ha scacciato Saverio mossa da indubbio fervore religioso, ancora fatica a cancellare le ferite inflitte dalla guerra , dagli avvizziti e dall'invasione degli Ashai. Il Giubileo celebrerà ad imperitura memoria il simbolo di una città ove l’empietà fu sconfitta e dove la Tetrade è emersa rinvigorita da un’era di buio, grazie alla Virtù degli uomini." (Cit. dal Progetto presentato all'Ecclesia da Corona del Re.

Proprio nel Palazzo dei Vignalba in cui visse per molti anni l'infausto barone Saverio e che ora è dimora della baronessa Lucilla Vignalba, le corti dei Principi saranno degnamente ospitate, in appartamenti lussuosi e tende maestose, erette nei giardini esterni.


Le Celebrazioni del Giubileo

Futura cattedrale di Capo d'Alba
Il Giubileo deve essere un’occasione di preghiera e redenzione, ma anche di gioia e di festa, e al fine di guidare i pellegrini lungo un percorso spirituale che onori la Tetrade alternando momenti di contrizione e celebrazione, l’Ecclesia ha stilato un programma del Giubileo, dal giorno nono della seconda decade di Caduceo al giorno primo della terza decade.

Il primo giorno del Giubileo è consacrato a Sidèreo e dedicato alla preghiera e alla ragione. Il Tetrarca celebrerà una grande Lectio di apertura, in cui concederà la benedizione e la perdonanza ai pellegrini. Nel pomeriggio la Corte Ristretta di Re Edoardo si riunirà per consigliarlo sulle sorti del regno, concedendo udienza ai sudditi di Sua Maestà e alle loro istanze. Durante il banchetto serale, musici allieteranno le corti dei Principi.

Il secondo giorno onora Laetitia, fino al calar del sole Capo d'Alba sarà in festa. Mercanti e viaggiatori da ogni parte del regno esporranno le loro mercanzie, cavalieri e gentiluomini si sfideranno nel Torneo delle Dame, cantastorie e giullari allieteranno i pellegrini.
Dettaglio della futura cattedrale di Capo d'Alba

Nel pomeriggio si concluderà l’attesa sfida di Bramante da Vesta, artigiani e sapienti presenteranno progetti, invenzioni e meraviglie di ogni sorta. Nonostante negli scorsi mesi siano circolati pettegolezzi e Voci sulla Sfida di Bramante, i prodigi che verranno esposti al popolo sono ancora segreti. Dopo il banchetto serale, l’abbondanza verrà celebrata con dolci libagioni provenienti da tutte le Terre Spezzate, e la migliore di esse verrà premiata dalla generosità dei notabili di Capo d’Alba.

La notte del secondo giorno è invece consacrata ad Aeterna. Una maestosa fiaccolata porterà in processione nella notte la reliquia del Devoto Gioacchino fino a giungere alla Pira della Signora Silente, un grande fuoco di purificazione e rinascita. Coloro che maggiormente hanno da espiare per fare ritorno alla Via Virtuosa, veglieranno fino alle luci dell’alba.

Il terzo ed ultimo giorno celebra Canuto, si aprirà con una battuta di caccia nei boschi intorno alla Villa dei Vignalba, e vedrà poi gli armati delle Terre Spezzate sfidarsi nella Grande Mischia. La Lectio di chiusura del Giubileo, officiata per ringraziare Corona del Re e l’ecclesia coronense dell’ospitalità, segnerà la fine di un anno di devozione e pellegrinaggi.

La Baronessa Lucilla Vignalba, ospite e organizzatrice delle celebrazioni, augura a tutti i pellegrini che il Giubileo possa essere occasione di redenzione, pace e giustizia.



Riassunto di quanto accadde

Le statue piangenti di Laetitia
Moltissimi gli accadimenti che si succedettero nei pochi giorni di festeggiamenti per il Giubileo.

Il Tetrarca Gregorius fu colto da grave malore proprio al termine della Lectio di apertura del Giubileo. Sembra che, in concomitanza di tale nefasto evento, le statue di Laetita presenti nella cappela della villa presero a piangere sangue. A lungo si temette per la sua vita dell'anziano sacerdote e una lunga fila di cortigiani riempì le scale del palazzo dei Vignalba per pregare al capezzale del Tetrarca o udire le sue ultime parole. Forse tutte quelle voci giunsero davvero alle orecchie degli Dèi, perchè Gregorius si riprese quasi miracolosamente in extremis il terzo giorno.

Alcune nobildonne osservano il Torneo delle Dame

Nonostante la pena per le sorti del Tetrarca, il secondo giorno dei festeggiamenti si svolse appieno in nome di Laetitia. Dame e Cavalieri si affollarono a seguire gli sviluppi del Torneo delle Dame, dominato in lunga misura dalle genti di Venalia: fu infatti Ser Neone da Porto a vincere, portando i colori della cugina, Dama Nerissa Corvina.
Le soddisfazioni continuarono quella sera per la Corte della Basilissa Desdemona. Ebbe infatti luogo la conclusione della disfida d'ingegno, indetta dall'erudito Bramante da Vesta, riguardo alla creazione di un nuovo manufatto artigiano, che vide vincitrice la baronessa Cassandra Zenaidi con il suo moltiplicatore d'incantesimi dal nome di 'Fulcrum Magi'.
Il fantoccio portato in processione nella fiaccolata dedicata ad Aeterna


Continuò il braccio di ferro tra i tetradici e i seguaci del Leone Nero, che con l'aiuto di Brinnici e Brumiani umiliarono di nuovo sul campo gli avversari, attaccandoli la notte del secondo giorno, durante la processione dedicata ad Aeterna, accaparrandosi una preziosa reliquia.

Il cavaliere Baiardo del Cristallo ritrovò l'orgoglio e si mise a capo dei volonterosi intenzionati a fondare un ordine cavalleresco ispirato all'antico codice degli Uomini del Mare.

L'Inquisizione non ebbe modo di riposare molto durante i festeggiamenti. Si dovette infatti combattere contro strani fenomeni che accadevano nella villa e contro abomini lasciati dal precedente occupante, Saverio Vignalba, e infine si scovò e uccise un Avvizzito che si nascondeva nei paraggi.
L'Avvizzito ritrovato a villa Vignalba
La morte di uno degli Inquisitori, il Duca Filiberto Manfredi, non fermò il fervore dei suoi pari, che portarono a compimento diversi processi: l'inquisizione di Edelina da Portoferro, madre dell'erudita Zelda, per sospetta stregoneria; l'inquisizione del Maestro del Conio Pisistrato Themelioni per empietà; l'inquisizione del Principe Alarico D'Urso per abiura della Tetrade; l'inquisizione del Principe Temistocle degli Alessandridi per eccesso in celibato.

Inoltre fu annunciato il ritiro della scomunica al defunto Re Aureliano dei Gastaldi e fu finalmente posto il nome alla sua unica figlia. La scelta di un nome coronense per la piccola, ovvero Vittoria Aurora, secondo le richieste della regina madre Adelaide De Portici, sancì che la piccola venisse cresciuta dalla nonna, anziché dalla madre Ginevra Viviana, valniana di nascita, il cui pubblico strazio interruppe la lectio conclusiva del Giubileo.
Il Primo Cavaliere Borromeo inveisce contro il Re durante la Lectio
Ma, più che per le sue lacrime, i presenti furono turbati dalle parole del Primo Cavaliere Borromeo, che si macchiò d'ingiuria e insubordinazione verso il Re Edoardo II dei Castamanti, accusandolo d'esser un uomo indegno per aver deciso l'uccisione del suo predecessore e aver conquistato il trono con l'inganno, il che gli valse l'arresto e il supplizio, con il marchio d'infamia in volto e il taglio della mano e della lingua.

Nonostante i tristi accadimenti, il Giubileo si concluse con eventi lieti. Si disputò una Grande Mischia, vinta dal mercenario Annibale Grignapoco, e vi fu l'annuncio di ben due matrimoni: quello della Baronessa Lucilla Tiberia Vignalba, Signora di Capo d'Alba, con il Barone Giulio Corvino Aloisi, Signore di Litoranèa, e quello di Aurora Settima della Torre, Grande Ammiraglio di Re Edoardo, con Ser Tancredi Roncaglia, Reggente di Corona del Re.

Ritratti e disegni: 1 - 2 - 3

Novità e Dicerie

(in questo paragrafo, inserisci liberamente aggiornamenti, commenti, approfondimenti, millanterie. Ricorda le Regole per contribuire).

Eventi del mese

  1. Giubileo
  2. Inquisizione di Edelina da Portoferro

Bandi del mese

  1. Bando della Baronessa Lucilla Tiberia Vignalba
  2. Convocazione della Corte Ristretta


← mese precedente . . . leggi le altre Cronache . . . mese successivo →