Filiberto Manfredi
Il Duca
Filiberto Manfredi ha preso servizio presso la
Corte del Principe Alarico nel
solario del 1262, in occasione dell'incoronazione del nuovo Re,
Edoardo II dei Castamanti. Distintosi subito per intraprendenza e un fervore
tetradico inusuale per un Brumiano, nel carminio successivo è stato nominato membro del neonato tribunale della
Devota Inquisizione, facendosi rapidamente promotore di diversi processi. Morì in modo tragico durante il
Giubileo.
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Il Duca Filiberto Manfredi |
Castelbruma
Uomo del Mare
Armigero della Torre
Manfredi
Dicono di lui
"Un uomo che senza dubbio ha servito la Tetrade e la Devota Inquisizione al meglio delle due capacità. L'ho sempre ammirato e la notizia della sua morte ha scosso in me sentimenti che non credevo di poter provare per un brumiano, vederlo tornare dal mondo dei morti è stato orribile. Che
Sidèreo vi abbia in gloria Duca."
[1]
"Se Castelbruma avesse più uomini come il giovane duca Filiberto, non solo il principato sarebbe ampiamente rispettato ma anche la sua chiesa sarebbe forte e temuta. Spronando gli armigeri alla battaglia e prendendosi carico dell'inquisizione, il duca Filiberto sapeva tenere uniti due volti diversi della nostra terra. Come me, d'altronde... Una grave perdita per la nostra terra ma sono certo che una nuova cappella in qualche chiesa di Castelbruma, ricorderà presto le vostre gesta."
[2]
- ^ Adara, inquisitrice
- ^ così sostiene l'Arcivescovo di Castelbruma Clotario da Approdo