Corona del Re
Il più potente e meglio organizzato dei Principati, occupa una posizione centrale ed è la sede del
Trono del Sole. Dimora, la capitale, è la città di gran lunga più vasta e cosmopolita delle Terre Spezzate. Ai suoi abitanti, Uomini del Mare, Uomini della Sabbia (questi ultimi presenti solo a Dimora), Pitti e Niviani va l'arduo compito di mantenere la pace e la
giustizia del Re. La Guardia Reale difende il monarca, i Sacerdoti della Tetrade amministrano la religione di stato e lo consigliano, i Guardiacaccia sorvegliano i confini del Principato. A Corona del Re si trovano inoltre anche i migliori alchimisti del regno, se, ovviamente, si escludono i Meridi.
Razze presenti a Corona del Re
Nel cosmopolita principato di Corona del Re convivono quattro diverse stirpi: gli
Uomini della Sabbia, gli
Uomini del Mare, i
Niviani e i
Pitti.
Carriere di Corona del Re
Guardie Reali,
Sacerdoti della Tetrade,
Guardiacaccia,
Alchimisti di Corte
La corte
Visita l'attuale
corte del Reggente Tancredi.
Le terre di Corona del Re
Corona del Re è il centro, politico come geografico, delle Terre Spezzate. Fin dai tempi in cui gli elfici
Re della Primavera vi abitavano, queste terre fertili e dal clima temperato costituivano il luogo ideale in cui vivere e prosperare. Adagiata sul versante orientale del
Mar Bianco che naturalmente ne segna il confine occidentale, Corona del Re confina a nord-ovest con
Valleterna e a sud-ovest con
Venalia, mentre ad est si estende il
Mar d'Alba. Circa all'altezza di
Dimora, la capitale, il Mar Bianco e il Mar d'Alba comunicano tra loro attraverso uno stretto che taglia Corona del Re, il Braccio del Sole. I Quattro hanno benedetto la Corona facendo si che fosse tra i principati più prosperi. Nei territori della Bassa Valle dell'Indaco, intorno a Dimora, Litoranéa e Capo d'Alba si estendono campagne coltivate a cereali, ortaggi, frutta e legumi. Lungo la Costa Magna, da Dimora a Porto Bianco, la Via Adriana è costellata di fattorie che producono frutta e olio, mentre il territorio settentrionale di Isola Verde che scema verso i Monti Celèbei è sfruttato per l'allevamento di bestiame e produce carne, cuoio di eccezionale qualità e formaggi. Inoltre, lungo tutte le coste si pratica la pesca che fornisce di pesce, mitili e crostacei i mercati di
Dimora, Porto Bianco, Capo d'Alba e Litoranèa.
Vaste sono le campagne della Corona e ancor più vaste le zone non popolate e inospitali di questo Principato. Mentre nelle città gli uomini sono nemici di se stessi, artefici e vittime di inganni, intrighi e tradimenti, al di fuori delle mura si annidano nemici più palesi, creature inumane e ferali che minacciano contadini, viaggiatori e quei coraggiosi, guardiacaccia e soldati della Guardia Reale, che hanno giurato di proteggere l’ordine e i sudditi di Sua Maestà.
Vedi anche
Territorio di Corona del Re,
Produzione e Commerci di Corona del Re,
Terre Selvagge di Corona del Re.
Città di Corona del Re
Dimora 105000 anime
Roccamagna 8000 anime
Bianco Porto 7000 anime
Sentinella 5500 anime
Litoranea 4000 anime
Capo D'Alba 1200 anime
Querciantica 500 anime
Vento 500 anime
Società di Corona del Re
I Coronensi sono un popolo vario ed eterogeneo, in cui convivono razze diverse che difficilmente, al di fuori del contesto cosmopolita di Dimora, riuscirebbero a trovare un equilibrio tanto stabile e fruttuoso. Vedi anche
Società di Corona del Re -
Nomi tipici di Corona del Re
Famiglie nobili di Corona del Re
I Gastaldi sono i signori della Corona. Nel 1174 Adriano dei Gastaldi, detto il conquistatore, forte di un'alleanza con Venali, Valniani e Neenuvaren sconfisse l'ultimo Re della Bruma e venne incoronato Re delle Terre Spezzate. Meno di un secolo dopo, nella
notte dei lunghi coltelli del 1261, Re
Aureliano dei Gastaldi, scomunicato dal
Tetrarca Gregorius, venne ucciso dagli uomini di
Neenuvar,
Valleterna e
Meridia, in quanto ritenuto servo degli
Avvizziti. I sei Principi decisero di non giurare fedeltà alla
Regina Ginevra né al legittimo erede, ponendo fine alla dinastia e scatenando una silenziosa guerra di successione che per mesi dilaniò il regno.
Dopo la morte di Aureliano dei Gastaldi e in assenza di un erede pronto a prendere il suo posto, le famiglie nobili del paese decisero di affidare a
Ser Tancredi Roncaglia, in passato
Primo Cavaliere di Re Aureliano, l'incarico di Reggente e oggi è lui a gestire la Corte Ristretta della Corona e gli affari del Principato.
I
Gastaldi, signori della Corona.
I
De Portici di
Dimora e i loro vassalli, i
Laurenti.
I
Vermigliani, signori di
Roccamagna e i loro vassalli, i
Sartori.
Gli
Aloisi, signori nori di
Litoranea e i loro vassalli, i
Cacciaguida.
I
Della Torre, signori di
Sentinella e i loro vassalli, i
Capobrando.
I
Malachei, signori di
Bianco Porto e i loro vassalli, i
Vizzamano.
I
Vignalba, signori di
Capo D'Alba e i loro vassalli, i
Roncaglia.
I Pitti
Frecciarossa di
Querciantica.
I Pitti
Dell'Olmo di
Vento.
Storia di Corona del Re
Vedi anche
Storia di Corona del Re.
Coronensi di chiara fama
Ritratti e paesaggi di Corona del Re
Novità e Dicerie
Ho stretto amicizie con stranieri, ho odiato genti di altre terre, ma è a Corona che ho trovato gli estremi dell'uomo: qui ho conosciuto gli uomini più retti del nostro tempo ed i peggiori traditori. Sembra incredibile che
Marco Ottavio Clementi,
Saverio Vignalba,
Caio Marzio e la
Tetrarca Beatrice siano nati tutti nello stesso principato.
[1]
- ^ Ser Augusto Galileo Laurenti