Avvizziti
Descrizione
Gli Avizziti paiono uomini dalla pelle disgustosamente raggrinzita, grigiastra e disseccata. Sono potenti stregoni in grado di lanciare incantesimi con la sola forza del pensiero, senza gesti o formule. Si riferiscono a sé stessi come "gli Antichi" e pare che ognuno di loro fosse in orgine un comune mortale, trasformato attraverso un macabro rito (una sorta di imbalsamazione "in vivo") in una specie morto vivente, perfettamente senziente ma con nulla più di umano in sé. La loro esistenza venne a conoscenza di tutti nel
1259, quando tentarono di prendere il potere nelle Terre con un colpo di mano, il giorno dell'incoronazione di
Aureliano dei Gastaldi. Respinti e braccati da allora, godettero di una tregua nel
1260 in virtù della necessità del loro aiuto per sconfiggere gli invasori
Ashai, ma, dai fatti della
Notte dei lunghi coltelli del 1261, sono tornati ad essere nemici pubblici attaccati a vista.
Ritratti di Avvizziti
Avvizziti di chiara fama
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Altre informazioni utili sugli Stregoni
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Leggende e Dicerie
Si può rinvenire in circolazione un buon
Trattato sugli Stregoni Avvizziti ad opera del defunto erudito
Gufotetro. Purtroppo è mancante di alcune informazioni che sono emerse nei mesi successivi alla sua redazione (quasi certamente il sapiente stava lavorando a una seconda edizione, cancellata dalla sua prematura scomparsa), cionondimeno resta in gran parte valido e attuale.
[1]
“Il volto di queste creature ricorda, in maniera perversa e distorta, quello di un umano immensamente vecchio. La loro pelle, scura e malsana, si ritorce su se stessa cadendo in rughe grottesche. E' da questa caratteristica che gli è stato dato il nome di Avvizziti.”
[2]
“...essi sono in grado di evocare magie senza proferire verbo...”
[3]
“...possono dominare la mente... la loro magia tuttavia non si ferma a questo: sono in grado di riflettere e di schivare gli incantesimi altrui, di prosciugare le forze di chi li contrasta. Sembra inoltre chiaro che gli Avvizziti non necessitino di formule magiche per scagliare i loro incantesimi!”
[4]
“
Corvomanto, il
Cantore delle Nevi, ha espresso il desiderio di restare pochi minuti da soli, per potere iniziarmi alla sua magia... io nulla sospettavo, poichè tutti coloro con cui ho parlato hanno assolutamente avuto parole lodevole nei suoi riguardi... invece... mi ha incantata con un incantesimo e mi ha tagliato i polsi raccogliendo il mio sangue in una sorta di coppa... continuava a dirmi che non avrebbe voluto farlo... che non avrebbe voluto coinvolgere me... ma ne aveva bisogno... e che se non l'avesse fatto lui l'avrebbe fatto qualcun altro... ripeteva che gli dispiaceva e di perdonarlo... io non riuscivo a muovermi... è stato terribile... sono stata ingenua a credere alle parole quell'uomo... se non fosse stato per i miei compagni ora non sarei qui...”
[5]
“L'ultima notte ho risposto all'appello dell'Arconte
Laodemone per scovare gli avvizziti all'interno del loro covo. Poco dopo l'inizio della missione siamo stati accerchiati da quelle orribili creature, hanno dominato la mente dell'arconte che a sua volta ci ha abbattuti con una palla di fuoco, gli stregoni hanno pensato al resto. Ci siamo risvegliati in una prigione disarmati e con le mani legate, lo spettacolo che ci è stato sottoposto è stato orribile, non pensavo che ci fossero creature capaci di tutto ciò, ho ancora gli incubi...”
[6]
“... partiti per cogliere di sorpresa gli Avvizziti nel loro covo, siamo stati colti di sorpresa noi, e siamo stati presi prigionieri. Ho assistito mio malgrado al supplizio dell'Arconte Laodemone, e rischiato di fare la stessa fine, se il coraggio dei miei compagni non ci avesse permesso di fuggire. (...) Pare che per effettuare la “trasformazione”, come la chiamavano loro, bisognasse privare il
corpo degli organi interni...”
[7]
“...comparve l’avvizzito
Lucurgo, che eseguì davanti a noi una specie di rituale: prima tagliò i polsi del prigioniero, affinchè il suo sangue fluisse dentro una coppa. In seguito un gancio passò per il naso e raggiunse il cervello, asportandone una parte; infine venne lui aperto lo stomaco e sventrato. Tutto rigorosamente mentre lui era vivo e cosciente.”
[8]
“... aveva compiuto da poco il rituale, e per questo motivo il suo corpo era ancora quello di un umano. Una notizia, questa, tremenda. Il fatto che questi orrori possano infiltrarsi come uomini comuni mi fa rabbrividire. Che la madre possa aiutarci.”
[9]
“l'inviato di
Venalia NON ha fatto assolutamente nulla durante l'assalto degli Avvizziti e NON era tra i presenti nelle prigioni. Dov'era? perchè non era tra i prigionieri degli Avvizziti?”
[10]
“Taluni sospettano che i Venali supportino gli Avvizziti; oltre alla magia racchiusa sul Teatro di cui ho già parlato, bisogna ricordare che il mago
Zers da Candia riusciva a effettuare incantesimi senza parlare, come un Avvizzito; inoltre
Ettore Cassio,
Mago della Spina, partecipò alla caccia indetta dall’Arconte, ma fu l’unico a non essere imprigionato dall’Avvizzito.”
[11]
“Gli Avvizziti sono legati in maniera fin troppo evidente a Venalia. Essi padroneggiano tutti gli incantesimi rari insegnati nella scuola de La Spina e, non solo, li ho visti personalmente utilizzare alcuni poteri contenuti nel
Tomo della Magia Filosofica di Calliope Nassiliense, in mano ai Venali. Inoltre, per quale motivo uno Stregone ha consegnato a loro la
Lacrima di Cristallo?”
[12]
“Il portatore della presente, Lucurgo da Candia, è un caro ospite di sua Altezza Basilio Decimo. Ovunque egli vada, non gli sia posto impedimento, non venga cacciato o ucciso, non venga costretto in prigionia o altrimenti ostacolato. Tremendissima sarà la nostra collera in caso contrario. Questa è la volontà di Venalia.
Sua Altezza Leandro, del Casato degli Alcestidi, Basilio Decimo di Venalia” [13]
"Non abbiamo dimenticato ciò che gli Avvizziti hanno fatto a
Malwen Elensil e alle nostre famiglie. Contribuire alla morte di
uno di loro mi ha dato molta soddisfazione"
[14]
- ^ Sostiene Aldrico da Bosco Alto, artefice valniano.
- ^ Barduccio “il Gentile”, Mahtaren di Neenuvar.
- ^ Ginevra Viviana Della Rovere, Paladina valniana.
- ^ Crindiluce del Clan della Volpe, Sciamana brinnica.
- ^ Clizia Laertidi, Alchimista d’Ambra.
- ^ Ginepro, Druido neenuvaren.
- ^ Ginevra Viviana Della Rovere.
- ^ Giustino "il paziente", Guardiacaccia di Corona del Re.
- ^ Barduccio "il Gentile".
- ^ Giustino "il paziente".
- ^ Sostiene Ser Augusto Galileo Laurenti, Sacerdote della Tetrade.
- ^ Barduccio "il Gentile".
- ^ Lettera ritrovata da Griso Luponero di Altabrina.
- ^ Commenta Cristoforo Ardente da Rilmeren dopo l'esecuzione di Saverio Vigalba.