Maestro del Conio

external image uvqv.pngVedi anche: le corti di Altabrina - di Castelbruma - di Valleterna - di Corona del Re - di Neenuvar - di Venalia - di Meridia. Le compagnie degli Scudi, dei Draghi e degli eruditi. Le Sette Corti e la Corte Ristretta del Re. Vedi Compendio


Il Maestro del Conio è una carica all'interno della Corte Ristretta del Re, attualmente ricoperta dalla Baronessa Cassandra Zenaidi.
Il Maestro del Conio è consigliere del sovrano nelle questioni che riguardano lo sviluppo economico del Regno e non sorprendentemente tale ruolo è stato ricoperto perlopiù da Mercanti di Venalia.

La carica è stata introdotta da Re Aureliano dei Gastaldi con l'istituzione della Corte Errante nel Pluvioso 1260 e il primo Maestro del Conio fu appunto un Venale, Dedalo da Vigezia, che mantenne la nomina anche sotto il dominio degli Avvizziti.
Con la morte di Re Aureliano, la Corte Errante che lo aveva servito e consigliato venne sciolta e sostituita da una nuova Corte, per amministrare il regno in vece del neonato erede al trono. La Consulta dei Principi, convocata nel Carminio 1261 dalla Regina Ginevra della Rovere, scelse come Maestro del Conio un altro Venale, il Barone Parnasso Zenaidi, che morì in circostanze non chiare durante la Terza Guerra dei Tre Re.
I tre Principi pretendenti al Trono del Sole in tale periodo ebbero ciascuno il proprio Maestro del Conio. Poichè all'epoca Venalia era unita a Castelbruma nell'Alleanza della Torre e della Vela, fu solo Alarico d'Urso a scegliersi un Maestro del Conio venale, il Barone Eumeo Pelagi, mentre lo stesso ruolo fu ricoperto da Mastro Set figlio di Saul per Temistocle degli Alessandridi e dall'Arconte Pisistrato Themelioni per Edoardo II dei Castamanti.
Con la vittoria di Re Edoardo, l'Arconte merida fu confermato nel suo ruolo, che però perse in seguito all'accusa di empietà, rivelatasi veritiera durante il Giubileo nel caduceo 1262.
La carica rimase vacante fino al mese di Sferzato 1263 quando, alla conclusione de festeggiamenti a Litoranèa, il Vicerè Morgante dei Castamanti riassegnò la carica a una Venale, la Baronessa Cassandra Zenaidi.

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