Giustizia del Re

Vedi anche Giustizia e Legge (differenze tra principati, matrimonio e successione) - Nobiltà e Giustizia (privilegi, politica, giustizia del re) - Delitti e punizioni (significato, punizioni alternative)


La Giustizia del Re ha il compito di risolvere dispute e contese tra Principati diversi. Interviene raramente, ma quando lo fa nulla può fermare il suo operato, e giunge sempre a trovare un colpevole, o almeno qualcuno da condannare.

Viene amministrata dal Re stesso, o da un suo incaricato, e rappresenta sempre il volere della Corona, come se ad agire fosse Sua Maestà in persona. In assenza del monarca, del suo erede o di una persona esplicitamente incaricata, è la Guardia Reale di grado più alto presente ad esercitare la Giustizia del Re a sua discrezione, ricordando sempre che sarà ritenuta personalmente responsabile di ogni errore o comportamento inopportuno.

La Giustizia del Re ha anche il compito specifico di punire gli assassini; quando si verifica un omicidio, il crimine più grave di tutti, il suo intervento è automatico e inevitabile, a meno che la questione sia totalmente interna a un Principato e il Principe stesso si faccia carico di risolverla.

Formalmente la Giustizia del Re gode di poteri illimitati, e del diritto legale di intervenire in ogni luogo e in qualunque momento, senza bisogno del permesso o dell'approvazione dei nobili locali. In realtà sfidare un Principe nella sua terra non è mai saggio, e molti capitani della Guardia Reale troppo scortesi o arroganti sono finiti impiccati per aver offeso o dispiaciuto un Principe nell'esercizio delle loro funzioni. In questi casi è molto più facile che il Re prenda le distanze dal malcapitato piuttosto che dover accusare un Principe di tradimento e muovere guerra contro di lui. Solitamente quindi le Guardie Reali agiscono con diplomazia e tatto.


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  1. ^ sostiere Ser Pinco Pallino, cavaliere valniano