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Il Canto delle Terre Spezzate
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Illustrazioni e disegni delle Terre Spezzate
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Il Canto delle Terre Spezzate

Ascoltate, figli miei… ascoltate il mio canto, il canto delle Terre Spezzate. Molti pericoli si annidano nelle sue terre, e oscuri e ingannatori possono essere i suoi abitanti; ma altrettante sono le voci amiche che potrete udire lungo le sue dolci coste o i suoi immensi boschi. Ma ora, gioite col cuore in pace delle carezze dei venti di Neenuvar… qui, nel reame degli Antichi, tra bianche guglie e gentili fronde, vivrete in eterno in armonia con gli umani e i Pitti, loro cugini dei boschi. Questi potranno talvolta sembrarvi poco inclini al canto e agli antichi usi, ma scoprirete presto in loro dei puri e leali servi della Madre che tutto ha generato. Quanto a voi, non dimenticate mai che il sangue degli Eldar vi scorre nelle vene, assieme a quello giovane e vigoroso dei Nuovi, e sappiate sempre dimostrarvi degni del vostro ruolo di Eredi.

Alcuni di voi potranno avere lontani parenti tra gli esuli di Valleterna… qui, tra giostre, castelli e dame ingioiellate, regnano i signori della cavalleria; puri di cuore e abili nella spada, ma troppo spesso abbagliati dalla loro stessa luce.
E non dimenticate mai che la luce genera sempre ombre, quando vedrete le sabbie di Meridia: qui, tra deserti roventi e città assolate, troverete sempre individui cordiali pronti ad offrirvi gli squisiti frutti delle palme o i deliziosi vini profumati del Sud. Ma fate attenzione: una volta che le ombre avranno avvolto Piazza del Sole non dovrete mai volgere le spalle ai Meridi, specie ai Niviani che nella notte trovano conforto.
A Venalia, ancor più che a Meridia, sono i candidi Niviani a regolare le vite degli uomini: pallide creature del colore dell’avorio che nulla la cui pelle non abbia il loro candore giudicheranno degno della propria attenzione; lo inganneranno facendo abbondante uso della magia di cui i loro bianchi capelli paiono brillare. Le maschere delle ricche corti Venali riflettono meravigliosamente il contegno dei Niviani: incantevoli opere d’arte che nascondono misteri.

Difficile mi è poi parlare della corte del Re e del suo giovane Principe; questi è di buone intenzioni, ma troppi sacerdoti della nuova fede assetati del suo plauso lo circondano. Certamente, però, i suoi antenati sono riusciti a mantenere la pace in queste terre tormentate, e questo è un bene. E siate certi che i famosi guerrieri della sua Guardia sono saldi nei propri princìpi come nelle armi.
E… sì, presto o tardi potreste avere a che fare con gli uomini o i Bruti dalle nebbie di Castelbruma; costoro sono potentissimi guerrieri, feroci in battaglia come nel governo. Ho forse bisogno di parlarvi dei Bruti? No, non tremate figli miei: costoro sono sì forti nel fisico e temibili nella pugna, e incarnano forse più di qualunque altro popolo ciò che ci disturba, ma finché la fede nel Tutto e i doni che la Madre può concedervi non vacilleranno, costoro non possono nuocervi in alcun modo. E io so che questo non potrà mai accadere.

Infine, nelle gelide distese del Nord, vivono i barbari di Altabrina. No, non siate disgustati al loro pensiero: sono più simili a voi di quanto pensiate. Essi sopra ogni altra stirpe hanno mantenuto intatte le vere credenze, essi soli sanno come chiedere ai venti di agire in loro vece, proprio come voi potete fare. Non disprezzate i loro modi sbrigativi e le loro membra possenti: essi sono forgiati dalle loro terre inospitali, e nelle loro vene non scorre il sangue degli Antichi.

Ma in ogni avversità che potreste incontrare nelle Terre Spezzate, ricordate sempre: noi, il popolo che per primo ammirò il sole sorgere sulle acque ad oriente, veglieremo sempre su di voi, e non permetteremo che nulla di male vi accada. Andate, ora; e plasmate il vostro fato in queste terre tormentate, poiché ciò vi è concesso…

Autore
Calemor Elentauron, ex Principe di Neenuvar

Illustrazioni e disegni delle Terre Spezzate