Gufotetro
Gufotetro è stato uno sciamano del Clan del Gufo, fuggito dalle sue terre dopo la
Seconda Guerra dei Tre Re. Si procacciava da vivere vendendo le proprie arti e cercando ospitalità, mese dopo mese, nelle cantine di vari nobili.
 |
Gufotetro mentre sfoggia la pelliccia di Falcobrando |
Si unì alle corti durante l'assedio di
Montecastello poco prima della
pace di Nassilia, durante la quale scrisse un compendio che riuniva le conoscenze delle corti sui sedicenti "
Antichi". Dopo la loro caduta fu accusato di essere stato al loro servizio, ma il
consiglio di giustizia lo dichiarò innocente.
Allievo di
Bramante da Vesta, partecipò alla ricostruzione di
Elianto. Allo scoppio della
Terza Guerra dei Tre Re si vantava di sostenere
Meridia e trovò la sua morte durante la
Notte della Rimembranza del 1261, in cui venne misteriosamente tramutato in
Azonte e dovette essere abbattuto.
Altabrina
Uomo del Mare
Erudito
Famiglia Nobiliare
Plebeo ("pezzente", amava dire con autoironia).
Produzione Letteraria
Dicono di lui
"Il mio vino ha smesso di Morire invece che invecchiare. Ma la mia cantina e' tristemente vuota senza di te. Non te lo meritavi Gufo, ma sono sicuro che sei gia' diventato uno spirito di iattura. Pensero' a te ogni volta che mi capitera' un colpo di sfortuna. Addio Gufotetro e infesta i miei nemici."
[1]
"Strano. Mi dispiace davvero. Averti avuto come amico ha tenuto lontana la iattura, anche se il tuo infestarci le cantine è stato irritante. Non così tanto come ti dicevo. Addio, Gufo. E mena gramo agli Dei, questa volta. So che puoi farlo."
[2]
"Uno straordinario osservatore di angoli bui, scantinati e cassetti. Neppure la più avvenente o abile seduttrice delle Terre Spezzate avrebbe potuto distrarti di fronte ad un singolare gingillo. Mi dispiace non averti mai chiesto cosa avresti fatto se Sidereo avesse avuto una cantina... ".
[3]
- ^ lo ricorda Aristarco dei Crisostomi.
- ^ ricorda Zaara dei Crisostomi.
- ^ Lo ricorda la baronessa coronense Aurora Della Torre.