Zaara dei Crisostomi
Fiera figlia di Ambra,
Zaara, detta
"Iside", ha preso servizio nella
corte merida nel 1260 insieme all'inseparabile marito
Aristarco, distinguendosi nella lotta contro gli stregoni
Avvizziti, al punto di attribuirsi l'appellativo di "Flagello degli avvizziti". Ironia della sorte, dopo la sconfitta degli stregoni la coppia trovò la morte, nel
brumaio 1261, cercando di violare il rifugio lasciato indietro da
uno di essi.
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"Iside" trionfante sul cadavere di un avvizzito |
Meridia
Donna della Sabbia
Discepola della Fiamma
Crisostomi, signori della città di
Ambra
Dicono di lei
"D'ora in poi, nel momento della giornata in cui la luna ed il sole si vedranno entrambi... potrò scorgere in essi i vostri volti. Adesso ci guiderete dal cielo, illuminando di giorno e di notte il nostro cammino."[1]
"Arcontessa Iside, forse ancora un po' potevate restare tra noi: ancora non s'é spento il ricordo della vostra incoronazione a regina del torneo, che di ben altra corona ho dovuto vedervi cinta con i miei occhi e vorrei che i quattro, cui eravate devota, me l'avessero risparmiato. Checché se ne dica, so che vi batteste contro la guerra e in difesa dei deboli, e ciò resti il vostro legato. Fate buon tempo con il vostro sposo, là oltre il velo dove ora siete."[2]
"Dolce, cara cuginetta. Mi mancherai sai? il tuo sorriso gioviale, gli occhi gentili, la tua voce soave. Ma soprattutto mi mancherà l' invitante promessa che portavan con sè le ultime parole che ti ho udito pronunciare..."[3]
"Ora che il sol potente sorge, muore la tenebra
Ed i vostri spiriti uniti del mondo saran l'invidia
Nella terra che il vostro addio tristemente celebra
Eroi sarete eletti, sepolti nelle sabbie di Meridia.
Vostro affezzionato Adiele"[4]
- ^ Epitaffio di Nereo da Elianto, discepolo della fiamma.
- ^ Epitaffio di Aldrico da Bosco Alto, artefice di Valleterna.
- ^ Epitaffio dell'Arconte Zaccaria dei Crisostomi, eretico e fuggiasco.
- ^ Epitaffio del Guerriero della Sabbia Adiele.