Cronache di sferzato 1263
Litoranèa,
Corona del Re
Terzo giorno della terza
decade di sferzato
1263
Gran Ballo a Litoranèa
Litoranèa, palazzo degli Aloisi, piano superiore
“Baronessa, state scherzando vero? Quella stoffa è tra le più sontuose che mai potrete trovare a Corona del Re! La Baronessa Lucilla l’ha ordinata apposta per Voi mesi orsono..” , a queste parole la Baronessa Arianna Viola Aloisi si volta verso il sarto, gelida:
”Se la mia futura matrigna pensa che indosserò questi stracci... e poi il colore è orribile! In fede mia, quella donna non ha proprio gusto, cosa ci avrà trovato in lei mio padre...”
Litoranèa, bosco d’Alba
“Dama Virginia, ricorda a tutti che fino a Fiorile non voglio che vengano uccisi più di due capi di selvaggina a settimana: è il periodo più difficile dell’anno questo, la primavera ancora non è arrivata e la cacciagione è provata dall’inverno.”
La bella cacciatrice annuisce e sorride:
“ Certo Barone Aloisi, sarà fatto. Terrò a bada i nostri cacciatori... anche i meno accorti” - lo sguardo si posa sul giovane Valerio, che, come sempre, lo ricambia sarcastico-
“Ma, perdonate Barone, oggi non dovevate provare l’abito per il Ballo?”, a queste parole il volto di Giulio Corvino si oscura:
“Se mi presto a questo ridicolo festeggiamento è solo per far contenta Lucilla, fosse stato per me...” la voce del Barone assume i toni di un borbottio confuso.
”Invitare tutte le Corti, che le è venuto in mente? Anche se così potremo nuovamente riunire i Nobili dei Sette Regni... però, anche i Giochi? Non le bastava ballare come due ragazzini. Speriamo almeno di trovare qualcuno a cui affidare il nostro progetto!”
Capo d’Alba, palazzo dei Vignalba
“Gli inviti sono stati spediti, il mio abito è pronto. Aurora mi ha assicurato che Tancredi è felice di partecipare... o almeno che lo è quanto Giulio! E direi che ci sarà anche un Torneo... solitamente agli uomini piacciono! Anche Arcadia ha risposto all’invito: spero non venga solo per discutere perennemente con suo cugino Fosco De Portici; quell’uomo ha decisamente bisogno di un po’ di allegria e di un tocco femminile nella sua vita! Non mi stupisce che lui e Giulio siano così amici..” pensa Lucilla, osservando allo specchio gli sforzi della sua cameriera per sistemarle i capelli.
”Forse qualche riccio...”
Dimora, Fortezza dei Flutti
“...Le Signorie Vostre sono invitate ad unirsi in festeggiamento ai Baroni Giulio Corvino Aloisi e Lucilla Tiberia Vignalba il terzo giorno della terza decade di sferzato del 1263...” Aurora ripone l’invito pensosa:
“Un Gran Ballo! Quante volte io e Lucilla abbiamo fantasticato di come sarebbe stato più bello se gli incontri delle corti non si fossero svolti sempre in boschi fangosi. Sarà stupendo insegnare a tutti gli ospiti i balli in voga a Corona del Re.”
Porto di Vigezia
Dall’alto del cassero, il
Niviano osserva le navi che quiete attendono alla fonda. Caracche
venali e velieri della Flotta Reale, brigantini di fattura
merida e golette dalla prua intarsiata all'uso
neenuvaren, tutte schierate lungo lo stesso molo, lievemente scosse dai sussulti della marea. "
Anche l’ultima dovrebbe essere arrivata", pensa il
Capitano che ancora non si è abituato al nome di Ammiraglio, "
e tra qualche giorno giungeranno marinai e provviste". Con un gesto secco, il niviano si volta, distogliendo lo sguardo dal fronte di Vigezia, per contemplare l’azzurro intenso del
Mar del Vespro e, oltre, il blu feroce di abissi senza nome.
"Già il gelo dell’inverno allenta la sua morsa e presto soffierà un tiepido Levante. Le navi saranno armate in tempo e gli equipaggi istruiti a dovere. Ma voi sarete pronti ?" I pensieri del Capitano che fu pirata volano lontano, verso lo sfarzo festoso di una villa di
Corona del Re. "
Ballate questa notte! Nobili e preti, guerrieri e plebei, danzate finché potete uomini delle Corti! Il vento dell’Est sta per svegliarsi e non avrete altre occasioni di incontrarvi nei vostri bei palazzi prima della partenza. Mi avete chiesto di attraversare il grande mare verso terre nuove e sconosciute e io lo farò, guidandovi in un viaggio lungo più di tre volte dieci giorni di navigazione, un viaggio che non potrà avere ritorno, se non prima di molti mesi, quando si alzerà il primo alito di Ponente.
Presto sarà tempo di salpare. Sarete pronti?"
Riassunto di quanto accadde
Una sfarzosa villa ha accolto le corti a
Litoranéa e ogni lusso promesso è stato erogato. Per ore dame e cavalieri hanno danzato sulle note suonate dai musici, mentre i meno cortesi, mai smesse armi e armature, ingannavano il tempo in qualche lazzo, in un torneo d'arme allestito appositamente a loro diletto e nella usuale dose di prove di forza e confronti armati per questo o quell'obiettivo di fazione. La politica, in effetti, non si è ritirata del tutto dalla scena (lo fa mai?) e alcuni eventi significativi hanno avuto luogo durante il ballo.
Per esempio, continuando l'
iniziativa già promossa in occasione del
Giubileo, la
baronessa Vignalba ha chiamato a raccolta i nobili delle
Terre Spezzate per discutere dell'intollerabile andazzo per cui da tempo i membri plebei delle corti tendono a trascurare il
rispetto dovuto ai nobili e trattarli quasi da pari, con la proposta di firmare una lettera di intenti in cui tutti gli aristocratici si impegnavano a imporre i dovuti modi ai propri sottoposti; non sorprendemente i maggiori indiziati, i
cortigiani Brinnici e
Brumiani, hanno recalcitrato e polemizzato, lasciando intendere d'esser ben poco inclini a cambiare costumi.
Con grande sorpresa poi, i Cavalieri dell'Antico codice, ordine cavalleresco da poco riscoperto e rifondato, sono stati messi al bando e condannati a morte per volere di
Re Edoardo in persona, con compresibile sconcerto da parte di coloro che vi avevano aderito mossi dagl'ideali e dall'onore. Vi è stato un confronto teso mentre si decideva il da farsi, sinché essi stessi hanno deciso di dare battaglia per ripicca e solo la chiamata a raccolta di numerosi armati guidati dal principe
Alarico d'Urso ha potuto averne ragione, sicché sono stati infine battuti e disarmati. Per intercessione del Vicerè stesso, il loro fato è stato infine commutato in esilio nel nuovo mondo, dunque tutti coloro che abbiano fatto parte dell'ordine dovranno partire con la spedizione Palladiana senza più fare ritorno.
Fra coloro che più si sono messi in luce nel torneo d'arme Sua Altezza Reale
Morgante dei Castamanti ha scelto due nuove
Cappe Celesti per la protezione della sua persona in vista della conquista del
Nuovo Mondo. Il Vicerè ha altresì designato il nuovo
Maestro del Conio ed il nuovo
Maestro di Caccia, cariche che erano rimaste da tempo vacanti.
Rimarrà agli atti anche una faccenducola che strapperebbe un sorriso, se non fosse dannatamente seria: i
brinnici hanno tentato di rapire le spose e goderne della prima notte, asserendo essere ciò loro costume. L'alfiere
Bue grasso ci ha povato con la baronessa Lucilla, venendo fermato in tempo, ma il
capoclan Cuordicorvo è riuscito a portar via dalla villa la baronessa
Aurora della Torre, attentandone alla virtù. Solo più tardi è stato acciuffato, malmenato e catturato, sfuggendo poi appena in tempo al sequestro prima che un gruppo di dame indignate desse luogo al proposito di privarlo una volta per tutte della virilità.
Ritratti e disegni - 1
Novità e Dicerie
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