Regina dei Ghiacci
Vedi anche Razze civilizzate: Uomini del Mare, Uomini della Sabbia, Eredi, Bruti, Pitti, Niviani - Elfi, Ashai, Nivicara, Orchi d'Oltremare - Bestiario dei mostri
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Una raffigurazione pittorica della temibile Regina dei Ghiacci |
Descrizione
Creatura enigmatica di cui si scoprì l'esistenza nel 1262, in seguito all'anomalo dilagare dei
Diurni nelle terre calde. Di aspetto simile alle
Ombre Bianche di cui sembrava essere la regina, portava vesti più ricche e una splendida tiara di ghiaccio. La sua stessa mano sinistra era incastonata in un grosso cristallo capace di emettere raggi di gelo. Sembra essere stata sconfitta e bandita al di fuori di questo mondo con tutti i suoi seguaci nel
carminio 1262.
Vedi anche: Calata dei Diurni. La Minaccia dei Diurni. Clan dell'Orso. Diurni, Madre dei Diurni, Ombre Bianche, Regina dei Ghiacci.
Leggende e Dicerie
Durante la spedizione volta a spezzare alla radice l'invasione ricordata come la
Calata dei Diurni del 1262, si scoprì l'esistenza di questa creatura e che essa ospitava lo spirito di Volpebianca, la sorella del Canerosso della
leggenda, sacrificatasi per fermarla compenetrandosi con lei. Parve però che lo spirito avesse ormai perso memoria di sé e il volere di Volpebianca non avesse più presa; inoltre, in questa condizione la regina era immune a pressoché qualsiasi attacco. Fu necessario farsi strada fino a un cristallo che ospitava l'anima originaria della regina, infrangendo diversi cristalli-baluardo intermedi, per officiare un rituale in grado di rimettere l'anima nel corpo della regina in modo da renderla di nuovo vulnerabile e poterla abbattere con il fuoco e l'acciaio. Il segreto di come fare fu ritrovato in
Antichi scritti nella perduta lingua dei
bruti, recuperati tra le rovine nei boschi grazie all'aiuto di alcuni
bagonghi del luogo.
[1]
- ^ riferisce Aldrico da Bosco Alto, artefice valniano.