Le disfide di Agamennone
Monti Fanyati,
Neenuvar
decimo giorno della terza decade di
Fiorile 1260
Descrizione
Dopo la morte di
Agamennone delle Bande Rosse tre principati vantavano diritti sulle ricompense
promesse da Ser
Tancredi: sia il Barone Roberto Aloisi di
Corona che Tristano da
Valleterna sostenevano di avere inferto l'ultimo colpo all'abominio, mentre gli uomini di
Temistocle avevano riportato a
Meridia il corpo di
Piramo d'Ambra. Ser Tancredi decise quindi che si sarebbero svolte due
Disfide in rapida sequenza, la prima tra Corona e Valleterna per determinare a chi sarebbe andato il cavalierato, mentre la seconda avrebbe visto contrapposti i
meridi ai vincitori della prima per il controllo del circondario di
Irradia.
Per la prima volta lo scontro non fu una grande mischia tra otto guerrieri per schieramento, ma due campioni per volta combatterono per ogni parte.
I
coronensi, supportati dai
venali, sconfissero sia i
valniani, aiutati dai
neenuvaren che i meridi, supportati dai
brinnici; il cavalierato venne assegnato a Ser
Tancredi da Capo d'Alba, mentre i territori di Irradia vennero reclamati dal
Cappuccio.
Personaggi Coinvolti
A combattere per la Corona
Tancredi da Capo d'Alba
Talia da Corona
Dama
Dulcinia Vesta Vizzamano
Saffiria
Barone
Roberto Aloisi
A combattere per Valleterna
Tristano da Porta Scirocco
Vescovo
Saffirio Leonello Ludovici
Haryon Ombralbero
A combattere per Meridia
Uriele del Liceo
Chiardiluna
Novità e Dicerie
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