Tristano da Porta Scirocco

Si unì, nel Carminio del 1259, alla corte di Edoardo II dei Castamanti dove scelse di prestare servizio nella speranza di riabilitare il nome della famiglia disonorato dal padre. Paladino esemplare, rispettato in tutte le terre del regno,venne nominato Cavaliere della Fede. Nel Fiorile del 1260, seguendo il suo buon cuore, si unì alla nascente setta dei Cavalieri del Cristallo di Ser Riccardo Valiante. Nel Carminio dello stesso anno ottenne la nomina a Cappa Celeste di Re Aureliano dei Gastaldi, primo plebeo e non coronense a ricoprire tale carica. Tristano trova la morte nel Vignameno del 1260 fuori Rilmeren durante l' assedio della città, assassinato per mano di Talia, guardiacaccia di Corona del Re, per ordine della Loggia degli Illuminati. Dopo la sua morte, per i servigi resi a Valleterna, il Magnifico volle rendergli omaggio restituendogli il nome della sua casata e il titolo ad essa collegato. Da quel giorno viene ricordato con il nome di Ser Tristano Rosaspina.


Principato
Valleterna

Razza
Uomo del mare

Carriera
Paladino

Famiglia Nobiliare
Tristano apparteneva alla famiglia nobiliare dei Rosaspina, anche se ha riottenuto il titolo solo dopo la sua morte.

Dicono di lui

"hodie tibi, cras mihi" [1]

"Il sole sorge e tramonta, il fiore nasce ed appassisce, la pozza si prosciuga, tutto svanisce, tutto si consuma, tutto sfuma... tu no... non svanirai dal mio cuore, non sfumerai dai miei pensieri, non consumerai le mie lacrime, perché con esse disonorerei la tua memoria. Mi alzerò in piedi, camminerò a testa alta e a tutti porterò la tua vita, a tutti donerò il tuo sorriso... tu continuerai a vivere in me. A presto, mio dolcissimo amico". [2]

"Addio Ser Tristano, mi mancheranno i vostri ordini, le vostre urla, soprattutto i "non sono Ser". In voi c'era molta più nobiltà che in molti Cavalieri, Duchi e Baroni, mi dispiace di non aver condiviso il vostro destino. Il vostro ricordo continuerà a vivere dentro tutti noi e, con le nostre gesta, renderemo sempre onore alla vostra memoria. Prego i quattro di avervi sempre in gloria." [3]

"Perchè proprio tu te ne sei dovuto andare amico mio? Tu che hai sempre avuto un occhio di riguardo nei miei confronti e solo adesso ho saputo il perchè! Sin da quando sono arrivata in delegazione ho potuto contare su di te più che su chiunque altro... ancora ricordo i nomignoli che ti ho affibiato e le tue risposte "voi siete una Rosaspina, potete dirmi quello che volete!"... Solo ora capisco il perchè di queste risposte. Aspettami, perchè un giorno, nella luce di Sidereo, rideremo ancora insieme! Ti ho sempre chiamato cavaliere, perchè per me lo eri e lo sei davvero e non sbagliavo. Adesso farò in modo che quel titolo, che per modestia tu rifiutavi, sia di nuovo affiancato al tuo nome. Che i Quattro ti abbiano in gloria!" [4]

"Addio mio buon Tristano, in voi confidava il mio cuore, eravate un uomo dalla nobiltà eccelsa, cavaliere senza titolo, spada della giustizia, protettore degli indifesi. Avete meritato titoli superiori a quelli ottenuti col vostro valore. Siete morto per mano di un vile in un giorno che ero lontana da voi. Non mi darò mai pace per questo... se fossi stata lì, voi sareste ancora al mio fianco a combattere per le nostre terre, per il nostro principe, per la nostra libertà. Avete percorso la via virtuosa... che gli dei accolgano il vostro corpo celestiale fra le stelle e siate benedetto in eterno." [5]

"Il mio cuore piange nell'apprendere della morte di Tristano, Capitano della Fede, Cappa celeste, e amico. Ho combattuto fianco a fianco con lui, e molte volte la mia vita è stata salvata grazie a lui. Ti ringrazio, Tristano, e possano i Quattro vegliare su di te." [6]

"Quando due nemici si fronteggiano a lungo l'uno contro l'altro, al di là dell'odio che li spinge a combattersi, inevitabilmente essi impareranno ad avere rispetto reciproco. Una sorta di legame tra acerrimi nemici, che va al di là della battaglia stessa. Perciò, non verserò lacrime per la tua morte, ma ti lascio con poche parole: mi mancherai, vecchio mio." [7]

"Ho fallito, non sono riuscito a strapparti alla morte ancora una volta, Tristano, e spero saprai perdonarmi. Sei sempre stato pronto a correre in mio aiuto o di chiunque ne avesse bisogno, molti uomini dovrebbero prenderti come esempio. Ora sei tornato tra le braccia della Madre ma certamente continuerai a proteggere gli indifesi anche da lì. Non ti saluterò con un addio, dopotutto ti rincontrerò prima o poi e saprò riconoscerti dal tuo nobile animo." [8]

"Da quando sono entrato a corte ho visto morire molte persone, alleati o nemici, ma farei un torto a Tristano dicendo di avere solamente perso un compagno di delegazione: ho perso un amico, mentre le Terre Spezzate piangono la morte di un uomo Retto, di una persona che sono certo avrebbe potuto fare molto per Valleterna e per il regno. Come Coronense e come Tetradico non posso fare complimento migliore. Come sempre tocca ai vivi, ai sopravvissuti, assumersi l’onere di portare avanti la sua eredità e di vivere ogni giorno onorando la sua memoria. Addio Paladino, addio Cappa, addio amico mio." [9]

"Il mio cuore piange nel saper della tua scomparsa. Le terre spezzate hanno perso un coraggioso e leale guerriero. Forte e indomito. Leale e senza macchia. E' stato un onore per me incrociar spada a fianco a te e contro di te nei nostri duelli di tornei, disfide, o semplice addestramento. Sei stato un amico fidato, uno dei pochi che meritavano tutto il mio rispetto. Che i quattro ti abbiano in gloria Tristano da Porta scirocco... Paladino e Cappa celeste." [10]

"Tristano... ricordo ancora la prima volta che vi vidi... forse il caso o forse Sidereo guidò i nostri passi in modo che incrociassimo i nostri cammini. Non avevate il titolo di Nobile Cavaliere, ma nelle vostre vene scorreva il sangue del colore del cielo e mai più un uomo con il vostro animo calpesterà il suolo delle Terre Spezzate. Sentiranno tutti la vostra mancanza Cavaliere Tristano, ed io con loro" [11]

"Quante battaglie al vostro fianco, onore a voi amico perduto". [12]

"Come la montagna alto s'ergeva
e la su ombra incuteva timor;
Tristano, celeste cappa, vantava
arditi tenzoni vinti con onor.
Caduto, per difendere il regno.
lacrime, pianti che lascian il segno."[13]
  1. ^ Vescovo Morgana dei Ludovici
  2. ^ Vicario Raina del Meriggio
  3. ^ Cataldo da Albaridia
  4. ^ Flora Diletta dei Rosaspina, detta Fenice
  5. ^ Vescovo Lisanora Falchieri
  6. ^ Ginevra Viviana Della Rovere
  7. ^ Ludovico Dal Pozzo, Guardiano della Torre
  8. ^ Ginepro
  9. ^ Ser Augusto Galileo Laurenti , Camerlengo del tetrarca
  10. ^ Ser Tancredi da Capo d'alba, cappa celeste
  11. ^ Gran Dama Clizia Laertidi
  12. ^ Galado da Monfiore
  13. ^ Quinto Cecilio De Portici - Citazione dalla canzone Ne' Boschi di Neenuvar