Cronache di vignameno 1256

Sommario

Principato
Data
La Valle degli Scheletri
Riassunto di quanto accadde
Eventi del mese
Bandi del mese
Principato
Altabrina

Data
Settimo giorno della seconda decade di Vignameno 1256

La Valle degli Scheletri


Agli inizi della piovosa estate del 1256, i barbari di Altabrina guidati dallo Sciamano degli Antichi Spiriti Falcobrando sono infine riusciti ad ottenere una grande vittoria per i seguaci dell’antica religione.
Per Volontà Reale, sacerdoti di ogni culto ora possono liberamente praticare le proprie cerimonie in tutti i Principati delle Terre Spezzate.

Per celebrare la nuova conciliazione religiosa dettata dalla Pace del Re, un monastero verrà edificato nelle gelide terre di Altabrina. La prima chiesa della Tetrade che poggerà su suolo brinnico. Un Pellegrinaggio è stato indetto dalla tetrarca Beatrix, per portare la prima pietra laddove sorgerà il Tempio del Devoto Alessandro Eroe delle Nevi. Scenderanno così le benedizioni della Tetrade sulla terra degli Antichi Spiriti, sotto gli occhi di nobili e pellegrini.

E’ da poco iniziata la prima decade di Vignameno, e i canti da giullare assicurano che il mondo s’è capovolto perché è l’erba ad essere rossa invece che le foglie. Giungono brutte notizie da diversi principati, dove si combatte, e l’erba è rossa di sangue.



“...Si vociferano cose oscure sulla Pergamena Scarlatta.
Sua Eminenza il Vescovo Vermigliani è giunto la scorsa notte; e stamattina stessa, poche ore più tardi, ha lasciato la Cattedrale per recarsi alla Fortezza dei Flutti. Pare che Re Cornelio abbia convocato anche l’anziano barone De Portici e il vecchio Galiero Malachei, entrambi alchimisti di fama. E sono giunti libri, libri dalle terre di Meridia, su navi leggere dai porti di Piazza del Sole.
La Tetrarca ha trascorso la notte con numerosi accoliti in una cerimonia di preghiera a porte chiuse nella Cattedrale del Devoto Flaviano.

Dalle lande del nord, sù per la Strada del Re, e poi oltre fino ai Monti Celèbei, i viaggiatori sono pochi e spaventati. Scheletri e nere ombre infestano il Bosco Cervo, e la città di Vento è sola, sola dalla morte del suo cavaliere Ferruccio dell’Olmo.

Si combatte nella Piana Scarlatta, a Valleterna, nelle Paludi del Pianto tra Neenuvar e Venalia, e a Castelbruma gli scheletri sorgono dalle terre paludose di Elen Eressea, e dalla Valle dello Zaffiro, là dove sorge la Pietra dell’Approdo.

Possa Sidèreo perdonare questo cedimento alle tristi lusinghe di Aeterna, ma vi è un senso di inquietudine diffusa tra le pareti di questo convento, come se avessimo visto in volto lo spettro della disgrazia. Forse, le antiche pietre che ci separano dalla chiassosa ed ignara città di Dimora sono troppo spesse.”


Riassunto di quanto accadde

Fu così, durante il coraggioso pellegrinaggio indetto per edificare la prima cattedrale della Tetrade in terra di Altabrina, che i terribili accadimenti occorsi alla spedizione del Re confermarono i timori che già dall’inizio del mese serpeggiavano presso la corte di Dimora.
La brinnica Valle Argentèra, scelta come meta del pellegrinaggio, rivelò ai viaggiatori un nuovo capitolo della tragedia che si andava compiendo. Il territorio era invaso da orde di scheletri, creature implacabili che prima distrussero il villaggio locale, massacrando i suoi abitanti, quindi si riversarono nella valle. Il pellegrinaggio, indetto da Sua Maestà e guidato dalla Tetrarca Beatrix, si trasformò in una missione di fede, benedetta dalla Tetrade, per la distruzione dei non-morti. Il coraggio e la tenacia di tutti gli uomini presenti, emissari della Corona e di altri Principati, vinsero infine la cruenta battaglia di liberazione del villaggio di Argentèra e riuscirono a celebrare la cerimonia di edificazione della Cattedrale. In nome della nuova concordia religiosa e dello spirito di comunione che aveva unito uomini dell’Antico Culto e del Nuovo contro un’empia minaccia, la Tetrarca scelse una Roccia Sacra agli spiriti come prima pietra della Cattedrale, officiando il rito insieme ad uno sciamano brinnico della corte del Principe Falcobrando.
Nonostante la sofferta vittoria contro scheletri e spettri, ottenuta dalle Corti, fu lo sconforto e non la gioia a regnare nelle sale della Corona: l’invasione dei non-morti nella valle brinnica non era che l’ultima voce di un lungo e preoccupante elenco di battaglie. Già nei primi giorni di Vignameno si combatteva nella Piana Scarlatta a Valleterna, nelle Paludi del Pianto tra Neenuvar e Venalia; a Castelbruma gli scheletri sorgevano dalle terre paludose di Elen Eressea e dalla Valle dello Zaffiro, là dove sorge la Pietra dell’Approdo. Infine, proprio nel cuore delle Terre Spezzate, nel Principato della Corona, scheletri e nere ombre infestavano il Bosco Cervo. A Dimora, capitale del regno, gli studiosi avevano infine collegato la comparsa dei non-morti con il ritrovamento di un’antica e pericolosa pergamena scarlatta, un oggetto di arcano potere scritto nell’antica lingua degli Elfi. La minaccia apparve ormai tanto evidente da spingere Sua Maestà ad un bando atto a raccogliere, nel minor tempo possibile, i frammenti della misteriosa pergamena.
Vignameno, mese della vendemmia, si chiuse in fretta e fu rosso del sangue di molte battaglie, come rossa era la pergamena tanto difficile da riunire e tradurre. Caduceo s’apprestava allora, ultima speranza che gli uomini della Corona e gli emissari di ogni Principato riuscissero ad adempiere agli ordini del Re e che nel Palazzo dei Crisostomi, ove era indetto il Bazar della Loggia, venisse riunita la Pergamena Scarlatta. Ancora oscuro era il disegno che la lontana maledizione riservava alle Terre Spezzate.

Ritratti e disegni: 1 - 2 - 3 - 4

Novità e Dicerie

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Eventi del mese



Bandi del mese

  1. Bando del nobile Quinto Fabiano Massimo Della Torre, Vignameno 1256
  2. Bando sulla Pergamena Scarlatta Vignameno 1256