Scuola di Magia de La Spina
Vedi anche Introduzione alla Magia - La Magia Neenuvaren: l'antica magia degli Elfi - La Magia Brinnica: La leggenda di Cuorditempesta, Patto del Vento
La Magia Merida: Culto del Fuoco, Nascita della scuola, Filosofia del Fuoco, Il Liceo - La Magia Venale: Prima dei Niviani, La Nascita, Il Volere, La Spina
Venalia ha conosciuto, durante la sua storia, cambiamenti e rivoluzioni di ogni genere. In questo contesto molte date sono da ascriversi come fondamentali nel processo di crescita politica e culturale del Principato. Certamente la data più importante, dopo la conquista dell’indipendenza del 1125, è rappresentata dall’istituzione della scuola di Magia de La Spina, nel 1180.
In verità i Maestri dell’Arte venali avevano, come sempre, visto lontano: nel 1176 i
Niviani trasferitisi presso
Corona del Re avevano contribuito all’ apertura dell’ordine degli
Alchimisti di Corte, che di fatto toglieva il primato delle discipline alchemiche a
Meridia.
La costruzione della Torre de La Spina
Benché vivessero a
Bianco Porto o
Dimora, molte famiglie niviane continuavano a far studiare i propri rampolli presso maestri di magia venali, e il pericolo che, in un tempo non troppo remoto, anche il segreto delle discipline magiche si diffondesse presso Corona del Re, spinse il Principe e gli influenti Maestri dell’Arte a proteggere le proprie conoscenze. Furono così iniziati i lavori di costruzione di una grande torre nel cuore della foresta situata a sud-ovest di
Candia, che avrebbe ospitato una vera e propria scuola di magia venale, riunendo tutti i Maestri che fino ad allora avevano insegnato autonomamente, seppur uniti in una sorta di corporazione. Nella nuova scuola, isolata e protetta dalla
Bosco della Spina, sarebbero stati ammessi solo allievi meritevoli e selezionati, oltre che di nascita venale. Frutto della necessità, questo passo obbligato ha portato ad un mutamento nell’insegnamento tradizionale.
Un tempo ogni Maestro aveva una classe di allievi/apprendisti che, pagando una retta annuale, studiavano nella sua casa per gli anni necessari a portare a termine la propria formazione. Al termine di ogni anno gli allievi sostenevano un esame e, al termine degli anni di studio, un ultimo esame al cospetto di un concilio di altri Maestri. Ogni mago che avesse così appreso i segreti delle arti arcane venali aveva poi diritto di fare un ulteriore esame per diventare a propria volta maestro e tramandare il sapere secondo i costumi d’insegnamento. Tale privilegio veniva concesso soltanto ai più abili e sapienti, ed era molto impegnativo non solo dal punto di vista intellettuale, ma anche economico in quanto la tassa di ammissione all’insegnamento era notevolmente alta. I Maestri erano a tutti gli effetti una corporazione chiusa ed elitaria, la cui appartenenza era non solo prestigiosa, ma anche molto remunerativa.
La nascita della Scuola
Al nascere della Scuola della Spina agli ambienti di insegnamento casalingo si sostituirono le sobrie aule della torre, e la maggior parte dei Maestri riconosciuti furono assunti per gestire la scuola.
I Maestri sono, oggi più che mai, una categoria rispettata e temuta che esercita la propria influenza sulle nobili famiglie venali e nella stessa corte del Principe. Complice della loro fama è anche l’austero ambiente scolastico della Spina, che appare severo e distante dai bagordi cittadini e su cui poche e frammentarie sono le notizie. Sebbene alcuni cambiamenti abbiano inciso profondamente sulla realtà dell’educazione, come la promozione e catalogazione di scritti e teorie sull’Arte, molti sono ancora i tratti comuni agli usi antichi: i Maestri dell’Arte non sono solo insegnanti, ma pensatori e ricercatori che coinvolgono Allievi ed Accoliti in discussioni e dispute.
D’altro canto gli stessi studenti sanno di poter trovare nel proprio Maestro un esempio di vita, un ideale cui tendere anche nei momenti di maggiore frustrazione. Gli studi infatti sono duri e solamente i più capaci e motivati passano le “selezioni di Candia”, garantendosi un’esistenza di ricerca, conoscenza e potere. I Maghi de La Spina sono considerati a tutti gli effetti al servizio del Principato, e tra le loro fila si contano futuri consiglieri di corte, figli di ricchi mercanti o nobili di nascita che un giorno amministreranno il Principato. Naturalmente ogni membro della scuola è sempre pronto a rendersi disponibile al Principe, sia per missioni di particolare e delicata entità, sia nel remoto caso di una vera e propria guerra.
Gli Allievi
Coloro che riescono nelle prove ed iniziano l’apprendimento hanno l’appellativo di Allievi, che li contraddistingue come individui tesi allo studio dei fondamenti della Magia e dediti all’esercizio, pronti ad intervenire, se richiesto, fornendo il loro contributo al meglio.
Gli Accoliti
Gli Allievi più meritevoli vengono detti Accoliti, membri a tutti gli effetti della scuola ed alle sue dirette dipendenze. Essi rappresentano l’ossatura dell’intera istituzione, hanno la possibilità di Praticare liberamente e mirano a fornire un contributo tanto importante da meritare la nomina a Maestri.
Gli Iniziati
Chi si distingue nell’esercizio delle proprie mansioni, svolge una proficua attività di ricerca o compie gesta di particolare rilievo viene investito di maggiori responsabilità, viene chiamato Iniziato e funge da punto di riferimento per Allievi ed Accoliti.
I Maestri
I Maestri dell’Arte dirigono di fatto la scuola, si occupano della gestione degli Accoliti e degli Allievi fornendo loro insegnamenti e valutandone i progressi, inoltre indirizzano attraverso il Rettore la politica dell’istituto di comune accordo col Principe, che non di rado è egli stesso un Maestro.
Il Rettore
Il Rettore della scuola, portavoce dei Maestri, fa riferimento direttamente al Principe in merito ad ogni questione di rilevante importanza per il Principato.