Magia Elfica

external image WizardParalysis.pngVedi anche Introduzione alla Magia - La Magia Neenuvaren: l'antica magia degli Elfi - La Magia Brinnica: La leggenda di Cuorditempesta, Patto del Vento
La Magia Merida: Culto del Fuoco, Nascita della scuola, Filosofia del Fuoco, Il Liceo - La Magia Venale: Prima dei Niviani, La Nascita, Il Volere, La Spina


Vedi anche il Principato di Neenuvar: territorio - commerci - società - nomi tipici - storia
La corte del Nentar


Nei tempi antichi in cui i Re della Primavera regnavano sulle Terre Spezzate, si narra che la magia fosse potente e vitale parte della natura degli Elfi. Scorreva nel loro sangue, risuonava cristallina nei corsi d’acqua a loro cari, soffiava con il vento e fecondava la loro cultura di pace e saggezza. La magia era tanto connaturata agli Antichi che si dice che ogni elfo sapesse farvi appello apprendendola senza sforzo in tenera età così come i fanciulli umani apprendono a parlare. Ma l’antico potere, innato in coloro che per primi calcarono le Terre Spezzate, è ora solo un pallido ricordo destinato a svanire, che sopravvive nel mistero delle ultime creature immortali ancora in vita.

Numerose leggende narrano degli straordinari poteri che gli Antichi potevano padroneggiare e fra esse le più conosciute e cantate sono quelle di Daelin, l'Ultimo Re della Primavera la cui magia era grande anche fra gli Elfi stessi: si narra che egli tre volte egli libero' appieno i suoi poteri in tre arcani rituali di ineguagliato potere.
Lo scopo del primo dei rituali si e' perso fra le nebbie del tempo, che ammantano l'eterna vita degli Antichi; il secondo fu la creazione della leggendaria Lama degli Spiriti, forgiata recitando per sette volte tre incantesimi proibiti che sigillarono il potere delle voci di tutte le cose nella lama della spada, rendendola un'arma dal potere cosi' grande che gli permise di sconfiggere il Re degli orchi in battaglia.
L'ultimo rituale fu il piu' grande sfoggio di antica magia nelle Terre Spezzate e fu anche l'ultimo. Re Daelin, disperato per l'inaridirsi della razza degli Antichi, decise di compiere un'ultimo terribile rituale che incanalasse l'Antica Magia nei Mortali per far sì che essi potessero perpetrare la loro stirpe morente. Fu cosi' che egli fu conosciuto come Padre degli Eredi, in quanto il suo rituale permise la creazione di una nuova razza attraverso l'unione dei piu' nobili e i più potenti Antichi con delle donne Mortali.

Da quel momento in avanti mai più gli Elfi riuscirono ad appellarsi all'Antica Magia: alcuni saggi dicono che la vena magica elfica attecchì e si sviluppo negli Eredi, altri sostengono che gli Elfi, unendosi ai Mortali abbiano violato le leggi Tuilemir ed essa non ascolta piu' la loro voce o forse semplicemente il fardello del tempo sulle spalle degli Elfi e' troppo greve; solo gli Antichi conoscono la verita' ma essi non l'hanno condivisa con i Mortali.
Gli Elfi di quest'epoca sono comunque temibili maghi, dai vasti e ampi poteri che tuttavia vengono a volte eguagliati da provetti Mortali che si sono lungamente addestrati nelle arti magiche, siano essi pallidi Niviani che padroneggiano il Volere o focosi maghi meridi che invocano il Fuoco Arcano.