Riassunto di quanto accadde nel carminio 1256

Agli inizi della piovosa estate i barbari di Altabrina, guidati dallo Sciamano degli Antichi Spiriti Falcobrando e dal fine ingegno di Corvomanto Alfiere del Clan della Lince, riuscirono infine ad ottenere una grande vittoria per i seguaci dell’antica religione. Quando il Bando Reale fu declamato in ogni piazza, vi fu chi credette che l’anno 1256 sarebbe stato ricordato per la nuova “concordia religiosa”, che sanciva la libera pratica di culto in ogni terra delle Terre Spezzate. Tale annuncio provocò grande costernazione negli uomini fedeli alla Tetrade, specie nelle terre di Valleterna che diedero i natali al Profeta Castamante. Ma nelle corti di ogni Principato l’estate fu ravvivata da voci e pettegolezzi giunti dalla festa venale indetta da Basilio X nel quartiere dei Principi di Vigezia.
Nel primo giorno del mese di Carminio si tenne la più sfarzosa festa dell’anno, le vie centrali di Vigezia erano popolate da ospiti illustri. Si dice che fosse presente persino il famigerato Re dei Goblin, spina nel fianco della Corona nei monti a nord di Vento. Ma la notizia che in breve fece il giro delle Terre Spezzate fu quella in merito agli screzi tra Evandro Cipridi, Barone della città di Calastea, e il suo Principe. L’ambizioso e nobile signore stava ordendo un movimento di rivolta contro il suo stesso Principato, in combutta con il Principato di Meridia. Iniziarono così i conflitti che spinsero Sua Maestà il Re, qualche mese più tardi, ad indire una Disfida tra Venalia e Meridia per il controllo della città contesa.
Infine, come molti avevano previsto, il Principe Alarico d’Urso si vide costretto a “far dono” ai venali dei responsabili del letale agguato consumatosi nel Bosco Cervo. Per mano del suo stesso Principe di fronte ad una folla attonita, la Duchessa Ramia Alanera venne decollata, mentre al Cavaliere brumiano Sir Guglielmo Rocciascura toccava la stessa sorte nelle prigioni del Re.
Ma mentre l’eco dei bagordi venali si andava attutendo, al triste elenco dei luoghi infestati dai non-morti si aggiunsero anche le Paludi del Pianto, territorio maledetto tra i Principati di Neenuvar e Venalia, che si dice fu teatro di una cruenta battaglia tra gli Elfi e gli Uomini del Mare nei remoti tempi dell’invasione. Così, mentre si infittivano le preoccupazioni sul dilagare degli empi non-morti e sulle cause di tale sciagura, il cammino della fede e della nuova Concordia Religiosa promossa dal Re procedette spedito verso Altabrina, dove fu dato annuncio della costruzione della prima Cattedrale della Tetrade, tra l’incredulità dei fedeli Valniani e la malcelata ostilità dei riottosi Figli del Cervo d’Altabrina.

Ritratti e disegni: 1

Novità e Dicerie

(in questo paragrafo, inserisci liberamente aggiornamenti, commenti, approfondimenti, millanterie).