Cronache di sferzato 1259

Sommario

Principato
Data
Guerra!
Riassunto di quanto accadde
Eventi del mese
Bandi del mese
Principato
Campi Plachi, nei pressi di Dimora, Corona del Re

Data
Quinto giorno della seconda decade di sferzato 1259

Guerra!



Sotto un pesante manto di neve le Terre Spezzate entrarono nell’anno 1259 dalla conquista degli Uomini del Mare. L’inverno, gelido e impietoso come non se ne rammentavano da anni, aveva offerto un rigido riposo al regno dilaniato dalla guerra. La Tregua indetta da Sua Maestà Aureliano dei Gastaldi aveva visto sciogliersi l’Alleanza del Nord, sconfitta sul campo d’Oltrespina. Il Principe Alarico d’Urso si era piegato al giovane Re e alla fede tetradica, al disgelo l’esercito brumiano avrebbe combattuto sotto l’egida dell’Asse.

I barbari d’Altabrina avevano invece stretto alleanza con il Patto del Sole, bramosi di libertà e bottino sarebbero scesi in battaglia al fianco di Neenuvar e Meridia per porre sul trono Aristarco degli Alessandridi.

Nei primi giorni di pluvioso a Valleterna e Corona del Re la popolazione, stretta nelle mura cittadine, pregava Aeterna “Qui dat nivem sicut lanam” affinché l’inverno rallentasse le truppe di invasione del Patto del Sole. A sud e nell’Oltrespina gli armati del Patto, forti della conquista di città e territori, aspettavano impazienti la fine della tregua preparando l’offensiva. A Meridia e Neenuvar s’invocavano e il Sole e la Primavera, quali segni di rinascita e speranza che conducessero a un nuovo corso della storia.

Le truppe di Venalia e Corona del Re, radunate a Tabbia ancor prima dell'inverno, attendevano l’avanzata di quelle Meride, uscite dalla città di Lisandria sotto il comando dello Stratega Demetrio da Piazza del Sole. Ma la Volpe del Deserto aveva ancora una volta ingannato i suoi avversari, giacché le truppe meride erano invece sbarcate lungo la costa coronense, e risalito il Gran Querceto marciavano verso Dimora...


Il giorno è giunto! Così cantano gli eredi di Neenuvar mentre marciano verso Dimora: antica capitale di tempi perduti, memoria tangibile e dolorosa di violenze e soprusi. Al loro fianco stanno i possenti barbari di Altabrina, indomiti e fieri pregano gli Spiriti di tutte le cose affinché la battaglia sia buona, o la morte sia lieve. In testa all’esercito, Temistocle degli Alessandridi guida i meridi verso la vittoria, verso il fuoco che distrugge e purifica, verso un regno nuovo e giusto.
Vesta è cinta d’assedio dalle truppe del patto, all’interno delle poderose mura il Magnifico ed i suoi paladini sono pronti a resistere con la forza e con la fede, o perire nel tentativo.

Sua Maestà Aureliano dei Gastaldi, ad estrema difesa della città di Dimora, ha chiamato a sé le truppe a lui fedeli e lungo la Strada del Re marcia coraggiosamente ad incontrare l’invasore.

Guerrieri brumiani, valniani e venali si stringono a difesa del giovane Re, la speranza li rende uniti, la vendetta li fa forti.
Nel luogo in cui già in passato fu combattuta una grande battaglia si decideranno ancora una volta le sorti delle Terre Spezzate.
Presso i Campi Plachi, l’Asse Tetradico e il Patto del Sole si preparano allo scontro finale.

Riassunto di quanto accadde

Le forze dell'Asse apparvero fin da subito superiori e riportarono una vittoria schiacciante. Così parla dell'accaduto l'armigero Alarico Braganza, rivolto al suo Principe Alarico D'Urso:

vedi anche: Scontro finale ed Epilogo della Seconda Guerra dei Tre Re.

Ritratti e disegni - 1 - 2 - 3 - 4 - 5

Novità e Dicerie

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Eventi del mese

  1. Canti di battaglia del brinnico Alafiera
  2. Racconti della Battaglia dei Campi Plachi
  3. Seconda Guerra dei Tre Re


Bandi del mese