Goblin
Descrizione
I goblin sono umanoidi di corporatura esile, dalla pelle verde e con orecchie molto allungate e a punta. Conoscono il linguaggio comune, che parlano in maniera abbastanza comprensibile, pur con una loro tipica vocetta stridula. Generalmente vigliacchi e motivati solo dalla razzìa,
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Un Goblin nascosto nel fogliame |
preferiscono armi corte o da tiro. Alcuni di loro sono in grado di lanciare semplici incantesimi offensivi.
Frammenti di cronaca
La rocca [di
Forte Guardiano]
è una cittadina di nuda pietra, frequentata principalmente da viaggiatori e in cui si possono incontrare, unico caso nelle Terre Spezzate, dei goblin civilizzati. A Forte Guardiano, i brumiani sono soliti dire che la presenza dei goblin tiene lontani i valniani, e che è preferibile il lezzo dei pelleverde al profumo dei Cavalieri di Valleterna. [1]
A occidente dello Scarlatto, stretta tra il fiume e i monti, si trova la (...) Foresta Rossa, in cui da molto tempo trovano rifugio gruppi di Goblin, vigliacchi e inoffensivi. [2]
In grotte e caverne nascoste dei Monti Celèbei si annidano i malvagi ed infidi Goblin, creature quasi civilizzate che, in bande, attaccano i piccoli insediamenti di minatori e le carovane che trasportano l’argento a valle. A Vento alcuni sostengono che i Goblin estraggano essi stessi il prezioso metallo, e che nel cuore della montagna si cèli addirittura una loro città, in cui il Re dei Goblin vive ed accumula tesori. I pochi appartenenti a questa razza che appaiono civili e che, ogni tanto, si fanno vedere tra le vie di Vento ovviamente negano tali supposizioni e servilmente spiegano con stentate parole che il brigantaggio è la sola attività con cui i Goblin possano sperare di sopravvivere.[3]
Inoltre il monte [
Fanyati]
e le basse colline che lo circondano contano una forte presenza di Goblin, che vivono in piccoli villaggi e grotte e che non di rado si spingono ad infastidire la popolazione con ruberie e persino rapimenti.[4]
“chiunque può diventar ricco, persino un goblin ” [
detto di Vigezia]
[5]
Leggende e Dicerie
Cugini alla lontana degli orchi e compensano la mancanza di forza fisica con l'intelligenza e difatti conoscono il linguaggio comune e spesso usano tattiche articolate per raggirare lo sfortunato viandante.
[6]
"Talora sono davvero inoffensivi, una volta nei boschi di Corona sono riuscito a scacciarne un paio dal nostro campo semplicemente regalandogli un tozzo di pane. Altre volte, forse più affamati o più sicuri del loro numero, sono aggressivi e tentano di ottenere il bottino con la forza. Più di una volta li ho visti associarsi a energumeni
orchi per predare insieme".
[7]
- ^ manuale 2.0 pdf, p. 158
- ^ manuale 2.0 pdf, p. 170
- ^ manuale 2.0 pdf, p. 186
- ^ manuale 2.0 pdf, p. 199
- ^ manuale 2.0 pdf, p.221
- ^ Sostiene lo sciamano brinnico Nibbio della foschia.
- ^ Racconta Aldrico da Bosco Alto, artefice valniano.