Nobiltà
Chi siede sul Trono del Sole in teoria domina su tutte le Terre Spezzate; in realtà la sua autorità non è l'unica ad essere riconosciuta, e il signore di Corona del Re si limita ad essere un primus inter pares tra gli altri Principi, che nei loro territori godono di autonomia quasi totale.
Durante alcuni periodi storici diversi principi si sono auto-nominati Re, sottraendosi all'autorita' del
Trono del Sole.
Secondo le usanze instaurate durante i tre secoli di dominio di Valleterna, il Re assegna a nobiluomini di sua fiducia l'incarico di amministrare in suo nome le varie regioni delle Terre Spezzate; i feudatari così nominati gli giurano fedeltà e omaggio, e si occupano di addestrare e mantenere le armate e raccogliere i tributi per il Re. Alla morte del vassallo, il feudo e gli obblighi ad esso correlati passano al suo erede primogenito.
In caso di tradimento, incapacità o fellonia, il Re ha il diritto di revocare i privilegi feudali ed assegnarli a un altro nobile. Nella realtà dei fatti, tuttavia, quasi mai un sovrano ha avuto abbastanza forza per fare una cosa del genere da che i Gastaldi sono al potere. I sei Principi non governano sui loro feudi in quanto funzionari reali, ma grazie al potere della propria famiglia, al numero di vassalli e Cavalieri fedeli, e al loro carisma personale.
Le famiglie a cui appartengono sono perlopiù di antica data, e detengono il potere in quelle terre da ben prima che fossero unite sotto un'unica Corona. D'altra parte il ricordo dei Secoli Bui e delle violente guerre religiose e di riunificazione è ancora vivo, ed è nota la durezza dei Gastaldi nel reprimere i moti di ribellione. Inoltre alleanze e interessi commerciali legano tra loro i Principati; forse a causa di questo, forse grazie all'abilità politica di dei Gastaldi, forse solo per buona sorte, i Principati sono in pace e almeno formalmente uniti.
Baroni
Così come il Re ha bisogno di vassalli per governare il suo vasto regno, così i Principi non possono essere dappertutto nelle loro terre, e si servono dell'appoggio di fedeli Baroni per controllare città e campagne.
Alcuni Baroni sono ricchi e potenti, ma perlopiù si tratta di piccoli nobili, che non hanno né l'aspirazione né i mezzi per ingrandire i propri possedimenti o rivendicare maggiore potere. Inoltre Cavalieri e messi alle dirette dipendenze del Principe vigilano in quasi ogni angolo del Principato; per questi motivi ogni Principato è molto più saldo e unito di quanto non lo sia il Regno nel suo insieme.
In molti Principati i Baroni hanno un titolo caratteristico:
Capiclan ad
Altabrina,
Duchi a
Castelbruma,
Vescovi a
Valleterna,
Lassilàntar a
Neenuvar,
Arconti a
Meridia.
Cavalieri
Guerrieri, comandanti, diplomatici, “agenti sul campo” della nobiltà e al contempo il suo gradino più basso: tutto questo sono i
Cavalieri, al servizio di un Barone, di un Principe, o dell'Ecclesia.
Ogni Barone tranne il più povero e disgraziato può disporre di fedeli Cavalieri per comandare la sua guardia, difendere la sua famiglia o amministrare villaggi e campagne. In quest'ultimo caso, il Cavaliere con terre è a tutti gli effetti un proprietario terriero, signore della sua terra come un piccolo nobile.
L'equivalente femminile del Cavaliere è la
Dama. Nelle terre di
Altabrina i Cavalieri sono chiamati
Alfieri.