, primo del Suo nome, ma i Principi delle Terre Spezzate sono nuovamente in viaggio con le proprie corti.
ha infatti invitato i suoi pari ed i delegati di ogni Principato dando notizia di un importante annuncio da fare. Per accogliere degnamente gli ospiti convenuti i Vescovi Sestesi, fedelissimi vassalli del Magnifico, hanno organizzato un sontuoso banchetto. Le libagioni, come la tradizione valniana impone, saranno seguite da un torneo in cui cavalieri e uomini d'arme scenderanno in lizza per mostrare il proprio valore e contendersi il premio offerto da Guglielmo dei Sestesi in onore del Principe Edoardo e dei suoi commensali.
Un alone di mistero avvolge l'annuncio del Magnifico ma in molti credono che riguardi il futuro matrimonio che lo unirà ad una nobile fanciulla Venale. La giovane e bella Baronessina Artemisia Sofia Zenaidi è stata infatti presentata alla Corte Valniana e si attende ora il responso di Sua Altezza. Edoardo potrebbe dunque annunciare le sue imminenti nozze oppure, come si vocifera, rischiare di scontentare i Venali rifiutando la sposa prescelta per lui.
V'è poi chi sostiene che gli affari matrimoniali non c'entrino affatto e che il Principe e Arcivescovo di Valleterna intenda invece pronunciarsi duramente contro la Tetrarca, difendendo i diritti ecclesiastici dei vescovi tetradici.
Le voci corrono, ma la curiosità di nobili e popolani non può che aspettare il nono giorno della seconda decade di Fiorile, data in cui si terrà l'atteso banchetto dei Sestesi.
Poco più di un mese era trascorso dall'incoronazione di Re
Aureliano dei Gastaldi, primo del Suo nome, ed i Principi delle Terre Spezzate erano nuovamente in viaggio con le proprie corti verso
Valleterna, invitati da
Edoardo II dei Castamanti per un grande annuncio ed accolti dai Vescovi
Sestesi, fedelissimi vassalli del Magnifico, con un sontuoso banchetto. Le libagioni, come la tradizione valniana impone, furono seguite da un torneo all’armatura aperto a nobili e plebei, il cui premio, offerto da
Guglielmo dei Sestesi in onore del Principe Edoardo, fu però vinto da
Caio Marzio, Guardia Reale.
L’annuncio tanto atteso, come molti si aspettavano, sanciva il matrimonio tra il Principe Edoardo e la Baronessa venale
Artemisia Sofia Zenaidi, che avrebbe avuto luogo a Vesta il mese successivo. Oltre che per queste importanti nozze, gli uomini di Venalia festeggiarono, più discretamente, per il
Teatro della Magia Filosofica: i
Maghi della Spina riuscirono a decifrare il potente tomo arcano, che venne tenuto al sicuro anche durante l’imboscata, tesa da maghi meridi e brinnici proprio per impossessarsi del libro.
Nel mentre il Magnifico, Arcivescovo di Valleterna e discendente del
Profeta Castamante, approfittò del nobile consesso per pronunciarsi duramente contro la
Tetrarca, difendendo i diritti ecclesiastici dei vescovi tetradici, tradizionalmente chiamati a consiglio dai Tetrarchi prima di scegliere e nominare nuovi prelati al soglio vescovile. L’ecclesia coronense, schierata a difesa della
Tetrarca Beatrix, rispose immediatamente che non v’erano appigli dottrinali per contestare la nomina dei nuovi vescovi. Fu così che si aprì una spaccatura nell’Ecclesia Tetradica che vide la Corona, appoggiata dalla tetrade brumiana e dal neo-convertito Principe Alarico d’Urso, scontrarsi contro Valleterna e Meridia, intenzionate a difendere l’autonomia vescovile e il suo ruolo di consiglio nelle decisioni del Tetrarca. Fu così stabilito dalla Tetrarca che la diatriba sarebbe stata risolta durante un Concilio, convocato per la fine dell’anno. Per i mesi a venire, l’
Ecclesia delle Terre Spezzate si sarebbe sfidata nella disputa dottrinale sull’ordinamento dei vescovi.
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