Venalia

  • Sfarzo e ambizione
  • L'anima di Venalia sono le sue maschere.

Terra ricca e raffinata, abitata da Uomini della Sabbia e Niviani, Venalia basa la propria opulenza su imponenti traffici commerciali e una potente flotta navale. I Venali sono sovente mercanti, ma anche maghi, e presso i loro ricchi Signori trovano impiego diversi armigeri, spesso mercenari. Le corti di Venalia sono sfarzose e teatro di fitte trame di intrighi in cui l'arte dell'eloquenza e del sotterfugio sono parimenti utilizzate.

Venalia - Il trono nero

Parole chiave

  • ambizione
  • libertà
  • scaltrezza
  • commerci
  • ricchezza
  • sapienza
  • alleanza
  • sotterfugio
  • magia

Stirpi del principato

Classi del principato

  • no guerrieri
  • maghi (“Maghi”)
  • no sacerdoti
  • cacciatori (“Miliziani”)
  • Sapienti

I Venali amano ogni genere di sollazzo e forma artistica, in particolare quelle figurative e teatrali, senza mai mancare nell'ostentazione delle proprie ricchezze, raffinatezza e cultura personali.

La società venale brulica di vita, dai sofisticati Niviani che commerciano all'ombra delle mura cittadine, ai duttili Uomini della Sabbia che popolano ogni angolo della regione. Ciò che accomuna questa popolazione eterogenea è certamente la peculiare cultura, che di giorno manifesta la sua vitalità operosa con i rumorosi bazar, le stoffe preziose e i gioielli che la gente usa per manifestare il proprio rango sociale, i porti che traboccano di merci e viaggiatori, i falsi sorrisi. Di notte invece rivela la sua anima edonista e intrigante: le feste, le rappresentazioni teatrali, il vino, le danze, i segreti, i complotti, le lame nel buio dei vicoli, gli incensi e i tabacchi profumati, le case di piacere.

Per i Venali, Uomini della Sabbia o Niviani che siano, non vi è nulla che non desti interesse o che non vada approfondito e conosciuto al meglio, dalle inclinazioni ed i gusti dei singoli, ai costumi e le culture dei popoli. Un Venale è sempre pronto a sostenere una conversazione parlando delle bellezze della propria terra e dei propri viaggi e interessi, senza però mai dimenticare di ascoltare ciò che il proprio interlocutore ha da dire sui propri. Inoltre tiene molto al garbo ed alla cortesia, soprattutto con gli sconosciuti, etichetta che però abbandona con discreta gradualità per condurre il rapporto verso un livello di amicizia e reciproca conoscenza. Nondimeno egli sa che sono i fatti a parlare più e meglio delle parole, perciò prima di accordare la propria fiducia si assicura sempre che un sano e bilaterale vincolo, spesso economico, accompagni il grado di affidabilità ed amicizia.

Venalia è sempre stata una provincia di Meridia, antico regno del sud; nonostante il fiero desiderio di indipendenza coltivato per secoli da nobili signori e ricchi armatori e commercianti, e finalmente coronato da Re Abelardo D’Urso, le influenze culturali e di costume sono ancora forti. Il distacco dal regno Merida è infatti avvenuto pochi mesi orsono, un’inezia se comparata a intere generazioni di nobili e plebei venali sottomessi alle istituzioni del vicino principato.

Venalia assapora per la prima volta la tanto agognata libertà, ancor più dolce perché guadagnata con astuzia a scapito dell’odiato regno di Meridia. E’ una provincia ricca e prospera, avvantaggiata da non aver combattuto la guerra e dal fondamentale appoggio al Re della Bruma nel porre fine al conflitto. E’ giunto finalmente il tempo di estendere una nuova influenza, politica e commerciale, sul nord delle Terre Spezzate, il tempo di porre le fondamenta per un nuovo e glorioso futuro.

Casate

Famiglia Pelagi

Signori di Vigezia

La genesi dei Pelagi affonda le proprie origini nei secoli: si tratta infatti dell’unica famiglia nobile di Venalia interamente e stabilmente composta da Niviani. Questa usanza trova il suo fondamento al tempo del Regno del Sole, quando il grande Artemio Pelagi, fondatore della famiglia, ottenne dal nuovo sovrano il titolo nobiliare e il permesso di praticare liberamente la magia. Inoltre, benché i Pelagi siano noti per essere profondi conoscitori di usanze di ogni terra e popolo, il loro sangue si è mantenuto puro ed inalterato nel corso dei secoli, tanto che l’orgoglio niviano degli esponenti di questa famiglia è risaputo ed esemplare. Unica eccezione fu costituita dal figlio di Artemio Pelagi, sposato alla figlia di Alessandro. Ma entrambi morirono prima di generare figli, e da allora non si sono più verificate unioni miste. Oggi la Famiglia Pelagi gode di una fortissima influenza in patria, grazie alla loro flotta Meridia è stata tenuta a bada ed ora hanno un credito nei confronti di Sua Maestà Abelardo d’Urso. Il destino di Venalia è nelle loro mani.

Famiglia Fontedoro

Cavalieri al servizio dei Pelagi

Scaltri ed efficienti amministratori a terra, indomiti per mare, i fedeli vassalli della famiglia Pelagi sono noti per una certa spacconeria, e per non concordare sulle origini del loro nome.

Famiglia Alcestidi

Maestri dell'Arte magica

Siderum Vis
La famiglia Alcestidi affonda le proprie origini in una delle antiche tribù di Uomini della Sabbia che fin dal tempo degli Adusti abitarono Venalia. Essa deve la sua fortuna all’essere stata la prima a cogliere l’opportunità rappresentata dalla magia introdotta dai Niviani. Da allora vantano numerosi Maestri dell’Arte, stimatissimi maghi e sapienti. Legati alla famiglia Pelagi per via di matrimoni dinastici, la loro flotta ha combattuto al fianco dei loro alleati tenendo a bada gli odiati Meridi.

Famiglia Marziali

Cavalieri al servizio degli Alcestidi

Tra tutte le case nobili di Venalia, i Marziali sono tra i più cerimoniosi e tradizionalisti, i loro rampolli vengono spesso educati alla guerra, via terra o via mare, e ad una ferrea disciplina. Fedeli vassalli degli Alcestidi, proteggono da sempre i ricchi commerci dei loro Signori.

Storia di Venalia

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Mappa di Venalia

Mappa delle Terre Spezzate