Castelbruma

  • I fieri conquistatori
  • Chi ha l'armi in mano, è padrone d’ogni cosa.

A Nord, tra inospitali montagne e fitte foreste, vivono i guerrieri più temuti del regno, pesantemente corazzati, severi ed implacabili. Le terre di Castelbruma sono sempre avvolte dalla nebbia che dà nome alla regione, minacciosa e mistica secondo le leggende. A Castelbruma, nonostante le campagne di conversione alla Tetrade subite per secoli, sono radicate antiche superstizioni e tradizioni legate al culto degli antenati, diffuse tanto presso il volgo che tra i Signori.

Castelbruma - Il trono nero

Parole chiave

  • egemonia
  • repressione
  • il peso del comando
  • pugno di ferro
  • vendetta
  • riscatto
  • revanscismo
  • paranoia

Stirpi del principato

Classi del principato

  • guerrieri (“Armigeri della Torre”)
  • no maghi
  • sacerdoti (“Sacerdoti della Bruma”)
  • cacciatori (“Cacciatori”)
  • Sapienti

In una terra avida di frutti ma prodiga di pericoli, la sopravvivenza è assicurata solo dal duro lavoro e dal senso del dovere. A ciascuno il suo compito: chi coltiva, chi spacca la pietra, chi protegge i confini dagli stranieri e le rocche da bestie feroci e briganti. I brumiani sono caparbi, aggressivi, orgogliosi, un popolo forte e coeso, indurito da secoli di avversità e dalla necessità di sopravvivere ad una natura ostile. A Castelbruma la gente può essere dura e chiusa, ma nessuno mancherà mai di svolgere i propri compiti, si tirerà indietro di fronte alla difficoltà o alla parola data. Allo stesso modo l'ospitalità è un valore sacro per i brumiani, perché in certe notti restare all’addiaccio può significare morte certa. E' invece disprezzato chi non si procura il pane con il duro lavoro, non usa le proprie mani per produrre o per combattere o peggio presta danari ad interesse. Per questo a Castelbruma i mercanti non sono visti di buon occhio.

I Duchi e i loro cavalieri sono sempre stati pronti a scendere in guerra come un unico letale esercito di invasione. Le terre straniere che circondano le desolate contrade brumiane sono fertili e prospere; tradizionalmente la razzia, la conquista, la sottomissione di campagne, città o interi territori, sono il modo in cui i brumiani si arricchiscono. Tra nobili signori, cavalieri e soldati, è quindi piuttosto radicato il desiderio mai domo di conquistare e di affermare, una volta per tutte, la supremazia militare di Castelbruma. L’esercito brumiano si compone di soldati ben addestrati, feroci ma disciplinati, guidati dal senso del dovere e dal rispetto della gerarchia.

Tradizionalmente, le genti brumiane tendono a vivere nel passato, perché il presente è troppo duro, troppo amaro, per essere tollerato. Culturalmente sono un popolo conservatore, chiuso, superstizioso, pessimista e razzista. Difficile credere alla prospettiva di costruire un futuro migliore, di volgere la fortuna a proprio vantaggio, di cambiare le cose; è invece forte e radicato il desiderio di conservare e ritrovare glorie perdute, il cui ricordo si trasfigura in valori condivisi e incontestabili.

Ora il vento sembra davvero cambiato, Abelardo d’Urso è il Re delle Terre Spezzate, gli odiati Valniani e il loro falso credo sono stati schiacciati, principi e generali hanno piegato il ginocchio. L’egemonia della Bruma è legge pressoché ovunque. Ma conservare il potere è forse più difficile che prenderlo con la forza, e i nemici di sempre sono astuti e infidi, pronti a colpire nell’ombra…

Casate

Casata D’Urso

Principi di Castelbruma, Duchi di Portoferro, Signori di Forte Guardiano

Agere!
La famiglia D'Urso ha saldamente preso il controllo del principato dal 651, anno in cui Odoacre D'Urso conquistò Corvia, ponendo fine alle mire degli Alanera. Da allora hanno saldamente mantenuto il potere in Castelbruma. Re Abelardo siede sul trono di Dimora e regna sulle Terre Spezzate.

Famiglia Portarovo

Vassalli dei D'Urso

In una terra di nobili Duchi animati da un’insaziabile brama di bottino e conquista, gli inflessibili e fedelissimi Cavalieri Portarovo sono la voce e la mano del loro signore, il Re Abelardo d’Urso, sempre pronti a portare il temuto castigo o la giusta ricompensa presso i suoi orgogliosi sudditi.

Casata Alanera

Duchi di Corvia

I Duchi di Corvia, Umani e Bruti, venerano con orgoglio gli antichi spiriti di tutte le cose e alcuni si considerano gli ultimi discendenti del distrutto Clan del Corvo; sono celebri per essere rozzi e duri come il ghiaccio. Nella tetra Castelbruma nessuno è più nero di loro, nè forse più avido e superbo.

Famiglia Tagliavia

Vassalli degli Alanera

I fedelissimi Tagliavia servono da secoli i Duchi di Corvia e sono noti per essere brutali e famelici di bottino quasi quanto i loro signori.

Storia di Castelbruma

Leggi la Storia del Principato

Mappa di Castelbrua

Mappa delle Terre Spezzate