Niviani

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I Niviani sono l’ultima stirpe giunta nelle Terre Spezzate, poco dopo la grande conquista degli Uomini del Mare. Essi arrivarono dal Mar di Vespero e vennero accolti con favore dagli antichi Uomini della Sabbia che popolavano quella regione. Con il passare dei secoli la loro presenza si estese anche a Meridia e a Corona del Re.

Nonostante non siano una stirpe dominante in alcun Principato vengono di norma tenuti in grande considerazione, in particolare dagli Uomini della Sabbia con i quali hanno maggiormente condiviso usi, costumi e conoscenze. Affascinati dall’ingegno di questo popolo e dalla loro innata curiosità, riuscirono immediatamente a destare interesse negli ospitali stranieri grazie alle approfondite conoscenze che vantavano nel campo della navigazione, della contrattazione e della magia, radicata nella cultura niviana fin dall’antichità. Non ebbero invece la stessa calorosa accoglienza da parte degli Uomini del Mare, che governavano le Terre Spezzate al momento del loro arrivo. Diffidenti e sospettosi nei confronti del diverso, e profondamente ostili alle pericolose pratiche magiche, le granitiche genti del nord etichettarono i Niviani come avidi manipolatori, tanto deboli fisicamente quanto subdoli sul piano intellettuale.

Grazie ad un’accorta politica di sopravvivenza e consolidamento, oggi gli esponenti di questo popolo sono accettati e rispettati in tutte le Terre Spezzate. Il colorito latteo della pelle li rende spettrali e sensibili alle scottature, mentre il colore livido delle labbra e del contorno occhi li caratterizza alla vista come scuri e tenebrosi, attraendo spesso la diffidenza di coloro che si avvicinano loro. La verità è invece che la marcata debolezza li rende sovente inadatti al combattimento ed al confronto fisico, lacuna che forzatamente devono superare con l’intelletto, la spiccata manualità e le arti oratorie. Sono inoltre molto delicati nell’apparato visivo, peculiarità che li costringe a ripararsi dal sole forte ed a muoversi davvero a proprio agio principalmente di notte, ragione per cui prediligono i climi caldi e temperati del Sud.

Di modi educati e garbati, raramente prevaricatori, è noto che ai Niviani piaccia ascoltare tutti, senza distinzione, forse per individuarne i punti deboli; sono infatti maestri nel condurre con grazia ed intelligenza le discussioni fino a far coincidere (in modo pressoché impercettibile) le opinioni altrui con le proprie. Aperti ed interessati a racconti e confronti verbali d’ogni genere, i Niviani instaurano raramente rapporti di reale fiducia e amicizia con membri di altre stirpi, preferendo invece rimanere saldamente legati alla propria comunità niviana locale. Probabilmente per l’antica condizione di “popolo in viaggio” che deve restare unito, o ancor più verosimilmente per far fronte ai lunghi secoli di persecuzione, i Niviani posseggono una spiccata solidarietà reciproca. Un Niviano non nuocerà mai di sua iniziativa ad un altro membro della sua comunità, né fisicamente né economicamente.

Diverso è invece l’atteggiamento verso coloro che, pur avendo viaggiato insieme nell’antichità, hanno deciso di allontanarsi e disperdersi, i Niviani di Principati diversi dal proprio non godono infatti di maggior considerazione di quanta ne venga riservata agli amichevoli stranieri. Sacro è invece il valore dell’ospitalità, che in tempi di pace i Niviani devono assicurare ad altri membri della propria stirpe.

I Niviani si considerano intellettualmente superiori alle altre stirpi, profondi conoscitori dell’animo umano e delle sue infinite sfaccettature; amano l’intrigo, il lusso ed il denaro come strumento di comunicazione del proprio status sociale. Sono laboriosi e tenaci, si cimentano volentieri in lavori di manifattura anche pesante, come la costruzione di raffinate e veloci imbarcazioni, e raramente delegano i propri compiti, preferendo svolgerli in prima persona. Solitari ma con un profondo rispetto per i membri del proprio popolo, amano il viaggio e le culture sconosciute, non apprezzano per natura la guerra ed i duelli preferendo soluzioni di mediazione.
Generalmente considerati infidi e disonorevoli soprattutto al Nord non si fidano facilmente del prossimo ma si dice che una volta conquistata davvero l’amicizia di un Niviano si sia trovato un alleato per la vita.

Cosa pensano i Niviani delle altre stirpi

Popolo del Mare

Sono umani, e come tali manovrabili e di debole volontà. Piuttosto che imparare dai propri errori preferiscono reiterarli all’infinito e risolvere le proprie dispute con l’acciaio e la violenza invece che con il confronto e la discussione. Sono crudeli, disprezzano tutto ciò che non conoscono o non possono capire, tentando di distruggerlo. Mostrano pessimo gusto in qualunque cosa facciano, nel vestire, nel mangiare, nello svagarsi, e cosa peggiore di tutte pensano di essere i migliori, i discendenti di un presunto retaggio antico ai loro occhi quanto fasullo nella realtà. Non sono altro che bestie, come i bruti.

Popolo della Sabbia

Così simili fisicamente eppure così diversi dai loro cugini, sembrano la copia riuscita dei propri simili del Nord. Sono curiosi, e per questo riescono ad apprezzare ciò che la vasta e profonda cultura niviana ha da offrire, inoltre hanno accolto il “popolo in viaggio” e saputo avvantaggiarsi dei suoi doni, ricambiando con ospitalità e protezione quando gli Uomini del Mare volevano rendere i Niviani schiavi. Oltre a questo gli Uomini della Sabbia apprendono facilmente, e come tutti gli umani hanno fisici possenti che possono essere molto utili nel costruire una solida fortuna. Molti Niviani sono soliti scherzare sul fatto che gli Uomini della Sabbia sono più simili a loro che ai propri cugini del nord.

Bruti

Sono poco più che bestie e pertanto feroci combattenti anche più degli Uomini del Mare, ma hanno almeno la buona creanza di non intromettersi in cose più grandi di loro a meno che non siano provocati. Un bruto, una volta istigato, è un pericolo per tutti, imprevedibile nelle azioni e nelle reazioni tanto che è cosa assai saggia tenersi il più alla larga possibile. Di contro, come ogni creatura senziente, il benessere ai Bruti piace, e le loro ferali capacità possono essere ben remunerate e rivelarsi immensamente utili, di tanto in tanto. Riguardo ai loro costumi e alle loro usanze i Niviani nemmeno si interrogano, con aria divertita argomentano: “perderesti tempo a studiare l’etichetta delle tigri del deserto?”

Pitti

Sembrerebbero davvero buffi se non fossero così pericolosi, con le asce soprattutto. Quella striscia blu che copre i loro occhi rende il viso umano ancora più grottesco alla vista di quanto già non appaia al Niviano medio. Il popolo dagli occhi dipinti teme i pericolosi “Pallidi”, considerandoli infidi, traditori e manipolatori, ma se si è abbastanza saggi dal tenersi fuori dalla misura delle loro armi questo non costituisce un gran problema. Credono che tutto, guerre, tradimenti, vittorie e alleanze, sia governato da un volere mistico. In realtà una mente accorta sa che è il denaro ad avere questo potere. Ecco perché i Pitti pregano al freddo davanti ai pioppi, mentre i Niviani lo fanno al caldo di un fuoco, davanti all’oro.

Eredi

Sembra siano sempre a conoscenza di ogni cosa, gli Eredi. Senza dubbio sono generosi e spesso ottimi interlocutori, sia per una piacevole chiacchierata che per una serrata trattativa. Sono intelligenti, e scarsamente soggetti alla retorica o all’affabulazione, posseggono persino una certa padronanza della magia, che è antico retaggio dei loro avi immortali. Ma gli Eredi sono anche degli inguaribili idealisti, ed è proprio per questo che vengono considerati inferiori, neanche paragonabili ai Niviani in quanto a capacità nel conoscere e comprendere ciò che è estraneo. “Gli Eredi guardano indietro, i Niviani sanno guardare avanti, e lontano”.

Trucco

Vedi Stirpi e trucco nella pagina Costumi

La stirpe dei niviani è caratterizzata da un forte pallore e da una sfumatura nerastra sulle labbra e attorno agli occhi.
I giocatori che interpretano un personaggio niviano dovranno rappresentare la loro carnagione distintiva. Per questo scopo è necessario innanzitutto applicare una sfumatura bianca su tutte le zone di pelle scoperta, per questo scopo raccomandiamo un prodotto a base grassa come il supracolor. Successivamente vanno scuriti labbra e contorno occhi, per le labbra potete usare un rossetto nero, per il contorno occhi un aquacolor o un ombretto neri.

noi raccomandiamo:

  • supracolor Kryolan "TV White" per la sfumatura bianca. Un’applicazione leggera vi farà ottenere un risultato migliore.
  • fissativo spray per sigillare il trucco e renderlo più duraturo. La lacca per capelli è un buon sostitutivo