Bruti

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La stirpe dei Bruti è antica, la loro origine è un mistero, anche se alcuni studiosi sono convinti che i Bruti siano un popolo nato e sviluppatosi nelle Terre Spezzate, e che anticamente fossero una stirpe semibestiale in tutto simile alle creature che ora abitano nelle pericolose terre selvagge. Se la provenienza dei bruti rimane un mistero, il loro comportamento è noto a tutti gli abitanti delle Terre Spezzate. Le leggende degli Elfi raccontano della loro ferocia sin dall’antichità più remota, quando gli arcani esseri non avevano a temere nessuna creatura tranne, appunto, i Bruti.

Anticamente i Bruti si aggiravano, allo stadio primitivo, dalle regioni più fredde a quelle riarse dal sole. Poco più che bestie conducevano una vita nomade, vivendo di caccia e raccolta, le Terre Spezzate erano per loro un luogo pieno d’insidie popolato da mostri terribili, la sopravvivenza del loro popolo appesa a un filo. Poi venne il Regno degli Elfi in cui non c’era posto per tali temibili creature, i Bruti vennero spinti nei meno ospitali territori a nord e a sud. Ma col passare del tempo lo sforzo si fece sempre maggiore, finché giunse il giorno in cui divenne insostenibile. Gli elfi scoprirono con orrore una nuova caratteristica della stirpe Bruta: essi sono estremamente adattabili. Inoltre, con il passare degli anni e l’inasprirsi dei conflitti, le ferali creature avevano assorbito parte della conoscenza elfica e l’avevano applicata alle loro armi e armature.

Da qui in poi la storia dei Bruti si divise in quella del Nord e quella del Sud. A Sud i Bruti rimasero a lungo ai margini della società umana, dopo l’arrivo degli Uomini della Sabbia furono razziatori, schiavi, infine mercenari al servizio dei nuovi arrivati.
A Nord invece i Bruti conobbero una lunga epoca di pace, in convivenza col popolo dei Pitti che fu spezzata soltanto dall’arrivo degli Uomini del Mare. La stirpe Bruta comprese naturalmente il linguaggio della violenza e il popolo giunto dall’oceano s’impose sugli autoctoni con grande facilità, così i Bruti si adattarono volentieri alle usanze straniere e divennero rapidamente parte di questa nuova e vitale cultura. D’altra parte gli Uomini del Mare accolsero tra loro con favore i forti alleati Bruti e si mischiarono a loro come nessuno aveva fatto prima.

I Bruti sono fieri e coraggiosi salvo che di fronte al sovrannaturale: la magia li inquieta e la superstizione permea la loro visione del mondo. Il popolo Bruto ama le persone chiare e dirette, il linguaggio forbito e complesso sortisce l’effetto di confonderli o di farli arrabbiare, solo i più istruiti tra loro conoscono la scrittura ed anche coloro che la conoscono comunicano malvolentieri per iscritto. Ciò non significa che avere a che fare con un bruto equivalga a rapportarsi con uno stupido, o un sempliciotto, più di un furbo mercante del sud è rimasto sorpreso dall’astuzia bruta. Essi non comprendono complesse astrazioni, ma possiedono una notevole intelligenza pratica ed imparano agevolmente se istruiti da un maestro disposto a tentare d’insegnargli qualcosa.
Non è aliena al carattere dei Bruti una certa durezza d’animo, e benché non siano per forza spietati il loro rispetto va al più forte, al più capace del gruppo. Comprendono facilmente il valore dell’autorità anche se non sempre, come gli uomini del resto, vi si sottomettono facilmente.

Cosa pensano i Bruti delle altre stirpi

Popolo del Mare

I Bruti in generale apprezzano i loro vicini umani del nord, li trovano un po’ inferiori certo, ma d’altronde come potrebbero essere forti, resistenti e abili come un Bruto? Gli Uomini del Mare sono un po’ viziati ecco. In effetti non sopportano neanche bene il freddo, nessuno lo sopporta come un bruto! Le loro donne (e gli uomini) sono una bella preda di guerra, ma per mettere al mondo un figlio non c’è niente di meglio di un grembo di Bruta (o del seme di un Bruto ovviamente).

Popolo della Sabbia

Brutta razza quella del Popolo della Sabbia, le loro parole possono facilmente ingannare lo sprovveduto che vi presti bada. I Bruti giustamente diffidano di questo popolo pieno di segreti e usanze incomprensibili (per loro). Ma per fortuna il loro debole fisico non può competere con la possanza dei Bruti, e, se non si presta troppa attenzione alle loro curiose attività (e si sta attenti a non bere dalle loro coppe), si può avere a che fare con loro senza di rimanere invischiati in qualche faccenda oltre la portata della propria ascia.

Pitti

La considerazione che il “Popolo Dipinto” trova presso i Bruti è notevole. I Bruti pensano che i Pitti siano davvero sorprendenti e nonostante la loro tempra non sia all’altezza di quella di un Bruto il loro coraggio non è secondo a nessuno. Sono convinti che abbiano una scarsa considerazione per la propria incolumità e che la loro temerarietà in battaglia sia stupefacente. Le loro usanze paiono in generale un po’ eccessive, persino per un Bruto: uno sfrenato baccanale potrebbe essere un modo degno per celebrare una vittoria sul campo, ma di certo non dovrebbe essere parte di un rito religioso, dove meditazione e serenità d’animo sono necessari.

Eredi

Gli Eredi sono una stirpe in estinzione al pari dei loro avi Elfi. Sono deboli e, sebbene i loro progenitori fossero potenti e terribili come fiamme, questi loro figliastri non ne sono che il pallido riflesso. Essi vivono di glorie passate nel lusso e nello sperpero, il loro destino è la schiavitù o l’annientamento sotto i colpi delle altre stirpi, preferibilmente i Bruti. È facile avere a che fare con loro, basta fare la voce grossa e quei fessi abbassano subito la cresta, anzi le orecchie!

Niviani

Questa stirpe è un assoluto mistero per i Bruti, e, come a tutte le cose che non conoscono, gli attribuiscono un che di magico, di sovrannaturale. Li credono magici, simili a spiriti, ma più inquietanti. Il loro incarnato pallido è senz’altro indice di malattia e si dice che stargli troppo accanto provochi la Rogna o peggio: porti sfortuna! Il Bruto saggio ha una salutare paura di avere a che fare con un “Pallido” chissà che non s’innervosisca e getti il malocchio su di lui o la sua famiglia.

Trucco

Vedi Stirpi e trucco nella pagina Costumi

La stirpe dei bruti è caratterizzata da una placca ossea situata nel centro della fronte. La pelle attorno alla placca è più spessa e assume una sfumatura più scura. Questa stirpe prevede l’applicazione di una protesi (fornita dallo staff) e di un leggero trucco marrone attorno ai margini della protesi stessa.
Prima di tutto bisogna applicare la protesi sulla fronte, a questo scopo consigliamo della colla per protesi o del lattice liquido. Procedete poi a dipingere la sfumatura attorno alla placca usando dell’aquacolor o un prodotto similare.

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