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Anteprima personaggi

Ambientazione

"Da sangue di Re
nascerà la Britannia"

Sortilegio si svolge in una Britannia mitica del V secolo dopo Cristo, una generazione prima delle vicende del ciclo arturiano, vista attraverso la lente poetica del romanticismo ottocentesco, che la ammanta di un'estetica tardomedievale.

 

Il concept

Per questo evento abbiamo voluto affrontare la leggenda di Artù da un punto di vista inusuale, che ci ha sempre affascinato: quello dei progenitori dei suoi protagonisti. I libri e il grande schermo ci hanno raccontato la storia dei cavalieri della Tavola rotonda in cento modi... ma come potrebb'essere stato il tempo dei loro padri? Quali eventi alle radici della leggenda che tutti conosciamo? Ci siamo voluti concedere l'ardire di provare a narrarla noi, questa storia. 

Una generazione prima di Artù, nel castello di Tintagel, in Cornovaglia, regna un buon amico ed alleato del giovane Uther Pendragon. Il Signore del castello è da sempre morbosamente geloso delle figlie, in particolare della maggiore che non ha mai concesso in sposa a nessuno. Tuttavia, per il benessere del regno, sul quale grava un'oscura profezia, è costretto a ricredersi. Stabilisce tuttavia che solo il più valoroso e cortese dei pretendenti avrà in moglie sua figlia e in dote il suo feudo. Viene così proclamato un grande torneo d’arme.

 

Atmosfere

La sensazione che si stiano intrecciando eventi destinati a influenzare il futuro di tutta la Britannia è sottile eppure palpabile, e fra le austere mura della fortezza prodi guerrieri, signorotti, dame e cortigiani si mescoleranno a una variopinta umanità fatta di popolani, trovatori, frati, pellegrini, viaggiatori. Ognuno, a suo modo e forse suo malgrado, si ritroverà a scrivere qualche parola di questa storia nel libro del Destino.

Il periodo e gli eventi descritti nel Ciclo Arturiano devono ancora avvenire, ma le atmosfere, i colori e i temi di questo larp ne sono fortemente influenzati. Ci troviamo in un'epoca a metà tra la storia e il mito, in cui si incroceranno i destini e le passioni di personaggi ispirati alla letteratura che nel corso dei secoli ha voluto esplorare i temi della cavalleria, dell'amor cortese e della leggenda. 

 

LA BRITANNIA NEL MITO

I Britanni di Sortilegio sono un popolo fiero e onorevole, e la sua nobiltà rappresenta i valori della cavalleria medievale.
E’ forte  l’eredità della tradizione druidica, i cui saggi sono i custodi del ciclo delle stagioni e venerano la madre terra, la luna e gli spiriti della natura.
Al contempo vi è tuttavia un crescente influsso della cristianità, con l’opera evangelizzatrice dei seguaci di Agostino, sempre pronti a mettere il cappello del divino sui fenomeni soprannaturali, o a demonizzarli in quanto empi e pagani.

I POPOLI VICINI

Oltre il mare i vicini più prossimi sono i Franchi del regno di Aquitania, Cristiani anch’essi e in rapporti amichevoli con le genti della grande isola, e i barbari Sassoni, pagani e sanguinari adoratori di Odino, che invece razziano le coste e premono ai confini: la minaccia di un’invasione su larga scala non sembra imminente ma comincia a rappresentare una preoccupazione concreta.

UN REGNO NASCENTE

I Britanni non sono  un popolo unito sotto una sola bandiera: il prode Uther Pendragon domina su molte terre e si è proclamato Re di Britannia, ma il suo regno è lungi dall’abbracciare l’intera isola: diversi potentati locali ancora sfuggono al suo dominio e altri sono caduti in mano dei Sassoni invasori.
Alcuni anni antecedenti al tempo dell' ambientazione di Sortilegio è stato profetizzato che Tre Streghe sarebbero giunte ad ostacolare Pendragon ed a segnare la Rovina della Britannia. 
Le malvagie incantatrici sono state trovate ed uccise da prodi e gloriosi cavalieri tuttavia permane il timore che forze oscure congiurino per impedire il grande sogno di unificazione di Re Uther.

IL DESTINO DELLA CORNOVAGLIA

La Cornovaglia, a sud-ovest, è un fedele alleato del re: il suo Signore Caradoc è un vecchio e nobile vassallo, oltre che amico, di Uther e domina le proprie terre dal leggendario castello di Tintagel.
Rimasto privo di un erede maschio, Caradoc è morbosamente geloso delle figlie, specie la maggiore, tanto da non averla mai voluta dare in sposa.
Al tempo della narrazione i suoi giorni volgono all’inverno ed il re, per il bene del regno, lo ha obbligato a dare in sposa la maggiore delle sue figlie per garantirsi la fedeltà della sua discendenza.

UN GRANDIOSO TORNEO

Il vecchio Caradoc ha dovuto cedere alle pressioni del re, decretando però che i cavalieri pretendenti dovranno affrontarsi in un magnificente torneo d’arme e solo il migliore avrà la mano dell'amata figlia.
Dalla Cornovaglia,dal regno di Britannia e persino dalla lontana Aquitania nobili ambiziosi e cavalieri in cerca di fama si sono messi in marcia col loro seguito alla volta dell’antico castello di Tintagel, per affrontarsi nella giostra e conquistare la mano della fanciulla, o anche solo un brandello di gloria.

 

Ispirazioni

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