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Anteprima personaggi

Gruppi di gioco

Rinunzio ai miei castelli e alle mie terre,
qui è il mio dominio,
dentro questa pelle di metallo.

(Lancillotto)

Nel mondo delle leggende arturiane le corti nobiliari sono le iconiche aggregazioni sociali e scrivendo Sortilegio abbiamo voluto riprodurre questa atmosfera organizzando i personaggi in gruppi che rappresentano i seguiti dei cavalieri e dei signori. Nel corso di Luglio pubblicheremo sul gestionale online le descrizioni pubbliche ("teaser") dei singoli personaggi, mentre potete leggere già qui di seguito quelle dei gruppi in gioco.

 

Leggi la lista completa dei personaggi e il "teaser" di ciascuno sul gestionale

La Corte di Tintagel 

Quando Cameron della Casa del Pendragon, illustre parente del Grande Re, ha varcato la soglia di Tintagel non ha trattenuto un moto di meraviglia. E’ un regno vassallo, tuttavia il castello di Re Caradoc è possente, e la sua corte raffinata e piacevole. Certamente più elegante della rocca dello stesso Re Uter, che pare più un accampamento militare che una dimora regale. Del resto è evidente da dove scaturisca tanta bellezza, poichè Tintagel è un trionfo di donne: la regina Anna e le tre nobili figlie, accompagnate da uno stuolo di ancelle e dame di compagnia graziose e gentili. Armigeri e cacciatori le proteggono, e la voce del menestrello allieta le loro ore, mentre devoti consiglieri accompagnano Re Caradoc. Ma dietro il sorriso di Tintagel si allungano le ombre di antichi misteri e di nuovi inganni. I cuori di molti sono turbati da dilemmi e gelosie, voci sacre e rumori di catene riempiono l’aria della notte, e la minaccia sassone incombe costante.

 

Il Cavaliere Cremisi e il suo seguito

Il Cavaliere Invincibile: così chiamano Sir Dagonet, il Cavaliere Cremisi, dopo che si è coperto di gloria uccidendo una delle Tre Streghe, rovina della Britannia, e salvando così Re Uther Pendragon e la Corte di Tintagel dalla sua minaccia. Ora è atteso al Torneo come favorito insieme al suo nobile seguito. Leggende sulle sue gesta si sono sparse come vento sulle colline, ma egli non è mai solo nel compiere mirabili imprese. Il suo Scudiero e fedele amico Breval gli è sempre al fianco, dicono che vegli su di lui anche se non necessita certo che gli si infonda coraggio, e li accompagna l’erborista cui il prode deve la vita. Molta è l’attesa, ma ancor più lo stupore nel vedere il Cavaliere Cremisi accompagnato da un’affascinante Dama, Sir  Dagonet non si reca forse a giostrare per la mano della figlia di Caradoc?

 

Il Cavaliere Porpora e il suo seguito

La numerosa famiglia di Sir Darren, legata da anni da amicizia con i Signori di Tintagel, giunge al Torneo in lutto e scossa da un grave evento. Il loro Signore, Sir Darren, è stato assassinato durante una sosta lungo la via. Non vi sono dubbi, l’assassino è tra loro e la minaccia di un’oscura profezia grava sul loro destino: se il colpevole non verrà trovato e punito o se non sarà designato un erede degno l’intero casato cadrà in rovina. Ma di questi affanni non sembra curarsi Sir Morold, nipote di Sir Darren, che avanza ansioso di giostrare. Avrebbe voluto, il suo seguito, ben altro contendente e certo lo avrebbero voluto anche i loro ospiti, poiché la fama di Sir Morold, detto il Cavaliere Porpora, non è delle più fulgide. Più noto per la sua lascivia che per le sue gesta, il cavaliere  appare un cruccio in più per il suo seguito, dove tutti si guardano l’un l’altro con sospetto, o forse con scuri propositi di vendetta.

 

Il Cavaliere Indaco e il suo seguito

Sir Breuse, detto il Cavaliere Indaco, è uno dei favoriti al Torneo per la mano della figlia di Caradoc. Alcuni mormorano che non sia di nobili natali, ma fu Sir Gawain, il suo Signore e grande amico del Signore di Tintagel, a crescerlo come un figlio e nominarlo Cavaliere. Per il seguito del Cavaliere Indaco il Torneo è un’occasione particolarmente festosa, poiché anche il nobile e magnanimo Sir Gawain è prossimo a festeggiare le sue nozze con la bellissima sposa che gli è stata condotta da Oltremare. Se Sir Breuse uscisse trionfante e promesso sposo della bella Marion sarebbe giorno doppiamente lieto e gaio. Una profezia ha annunciato che s’ha da compiere una scelta, ma le scelte sono state fatte, ogni invidia va messa da parte e vi è solo un sogno da coronare. Perché allora quell’ombra di malinconia sul volto del Cavaliere? E perché anche alcuni membri del suo seguito appaiono cupi e taciturni, come adombrati da qualche segreto affanno?

 

Il Cavaliere Verde e il suo seguito

Sir Armel e Sir Andret, nobili fratelli, hanno sempre combattuto uno a fianco dell’altro, aiutandosi in ogni impresa. Insieme sono stati graditi ospiti alla Corte di Tintagel e insieme si presentano al Torneo, ma solo al primogenito sarà consentito giostrare per la mano di Lady Marion. Li accompagnano un Cavaliere Errante, un giovane scudiero, un cerusico e due vivandiere, e pare li accompagni anche una nera profezia. Eppure il Torneo è indetto per conquistare una Sposa ed ogni tristezza va messa al bando per lasciar spazio alla speranza, che tutti anelino a trovare qualcosa in fondo alla strada che conduce a Tintagel? 

 

Il Cavaliere D’Argento e il suo seguito

Elenoire guarda il profilo del cugino, fermo sul ponte della nave che li sta conducendo in Cornovaglia. E’ ancora bello, il Conte Guillaume di Bayeux, nonostante i segni dell’età sul viso. Oltre a Elenoire, il Conte ha portato con sé pochi membri della sua illustre corte, forse temendo le difficoltà e i pericoli del viaggio che ha scelto di intraprendere dalla Normandia a Tintagel, per trovare una sposa che possa dare un degno erede alla casata. Elenoire sa che, una volta giunti in terra bretone, si unirà a loro il nobile Gorlois di Cornovaglia, fratello della defunta prima moglie di Guillaume e desideroso di recarsi anch’egli alla corte di Re Caradoc. Pare che in quel castello si possano trovare molte risposte ai propri dubbi, e soddisfazioni ai desideri, ma non sempre esse saranno quelle attese, e chissà se il Dio cristiano di Guillaume o gli Spiriti pagani di Tintagel sapranno essere d’aiuto.

 

Il Cavaliere Bianco e il suo seguito

La presenza del Cavaliere Bianco al Torneo è un grande onore, che nessuno oserebbe rifiutare. La sua fama lo precede: è Il Cavaliere Senza Macchia, il puro, il giusto, l’audace salvatore di pulzelle in pericolo. I menestrelli canteranno del Torneo e curiosi si assiepano per vederlo passare. Così anche il suo seguito è stato accolto, ma non senza un sorriso tirato e qualche apprensione, poiché con lui viaggiano anche il Duca Armand de Vincennes e la sua Corte, che si mormora non fossero più ospiti graditi a Tintagel dopo un increscioso screzio con il Signore del castello.

Così, dalle lontane terre d’Aquitania, ecco giungere Ruben de Saint Loup, il fulgido Cavaliere Bianco, con l’inseparabile amico Armand al suo fianco. Il suo seguito è formato da prodi cavalieri altrettanto immacolati, amici solidali, votati a nobili cause, pronti a sfidare qualunque pericolo in nome della Giustizia e della Bellezza. Due misteriose fanciulle li accompagnano, una dal viso coperto di mortal pallore, l’altra dallo sguardo oscurato da un’ombra.

 

Viandanti e Pellegrini

Il castello di Tintagel si trova lungo la strada che conduce in molti posti. Da qui infatti si arriva al mare, e con una nave robusta e la grazia della buona sorte si può attraversarlo fino all’Irlanda, alla Normandia, all’Aquitania. Ma, ancor più, Tintagel sembra il crocevia di altre strade, che portano al passato, al futuro, al mistero, alla leggenda. Per questo molti passano da qui: un gruppo di frati che non nasconde di condurre con loro una sacra reliquia, e poi menestrelli erranti, poveri viandanti, cavalieri impegnati in qualche cerca, uomini e donne giunti a Tintagel per consumare le proprie vendette, o per portare nuove speranze.

 

Il Cavaliere Nero e il suo seguito

Tra i cavalieri giunti a Tintagel per sfidarsi nel torneo, non tutti erano attesi. A sorpresa, anche il leggendario quanto misterioso Cavaliere Nero e il suo seguito di inquietanti figuri si sono presentati al castello. In tutto il regno si cantano le sue gesta, nobili e generose secondo alcuni, terribili e sanguinarie, sono pronti a giurare altri. Nessuno però osa ignorare l’impresa più straordinaria compiuta dal Cavaliere Nero, ovvero aver scovato e ucciso una delle Tre Streghe, nemica di Re Uther Pendragon che secondo le profezie avrebbe messo in ginocchio la Britannia. Fedele a se stesso e ai suoi compagni, è un cavaliere errante e nessuno sa quali siano le sue origini o ragioni. Con lui viaggiano, scuri e misteriosi quando il loro signore, uomini e donne che pare abbia salvato da perigli e tragedie: il suo torvo scudiero, una dama velata di nero, un mistico scacciato dalla Chiesa ed un appassionato menestrello, che ora lo aiutano in ogni impresa e diffondono le sue mirabili gesta. 

 

Il Seguito di Sir Gerrard di Valdoc

Sir Gerrard di Valdoc, cavaliere errante di nessuna fama, non era tra i nobili invitati al torneo ma pare desideroso di parteciparvi. Per ora però di lui si è presentato solo il seguito. Il loro signore, hanno raccontato, si è attardato lungo la strada per salvare una fanciulla in difficoltà, ma ha giurato che sarebbe arrivato in tempo per la tenzone. Il silenzioso scudiero di Sir Gerrard accompagna tre donne sconosciute, e guardandole avanzare, così fiere e belle, a qualcuno pare di vedere la Dama del Lago stessa in tutti i suoi multiformi aspetti: la Madre, la Sposa, la Sacerdotessa. Tuttavia qualcosa nei loro sguardi sembra voler ricordare che la Dea ha anche un’altra forma, grande e terribile, che i pavidi temono e i saggi venerano con tremore: il volto della Morte.

 

Gli Scozzesi

Importanti rapporti commerciali e una lontana parentela uniscono Lord Gordon MacRee a Re Caradoc, ma sino ad ora al piacevole scambio epistolare mai seguì la conoscenza personale. Ora l’occasione è propizia, e il ricco e potente scozzese giunge dal nord per porgere il proprio omaggio al Signore di Cornovaglia e gustare i piaceri della festa, accompagnato dal suo devoto seguito. Il viaggio è stato invero difficile e periglioso, attraverso strade infestate da tribù di sassoni barbari e violenti, pronti ad agguati mortali. Per questo, certamente, gli accompagnatori di Lord MacRee conducono con sè così tante armi, persino in mani che sarebbero ben più adatte ad un fiore o ad un arcolaio.

 

Tentar l'azzardo della sorte : Personaggi Misteriosi

A Sortilegio alcuni protagonisti verranno inizialmente inquadrati in una situazione molto particolare ed ignota a tutti gli altri. Questi personaggi, che potrebbero segretamente far parte di altri gruppi o avere forti legami con essi, non iniziano il gioco con tutti gli altri ma sperimentano un inizio più hardcore e speciale, sul quale non sveleremo nulla se non ai giocatori che sceglieranno i personaggi misteriosi. La scelta giusta per chi non ha paura di osare e desidera un gioco intenso e carico, anche se a scatola chiusa!

 

Ispirazioni

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