Voci sul nuovo Tetrarca
Dimora,
Corona del Re
sesto giorno della seconda decade di
Carminio 1260
Descrizione
Annuntio vobis gaudium magnum… Habemus Tetrarcam!
Così declamarono i messi inviati da Dimora in tutto il regno per annunciare il nome dell’uomo scelto dal Consiglio dei Vescovi per guidare l’Ecclesia: il Tetrarca Gregorius, al secolo Gregorio da Vigezia, del nobile casato dei Di Minio, da molti decenni Vescovo di Elianto, la città merida abbracciata dal deserto.
La nomina del nuovo Tetrarca fu una sorpresa per molti: alcuni si aspettavano che sarebbe stato scelto un Vescovo di Corona del Re, altri erano pronti a scommettere che il Magnifico, nell’impossibilità di conservare la carica per se stesso, avrebbe preteso di insediare un prelato valniano. Forse fu proprio per questo che il Consiglio dei Vescovi, dopo quasi una decade di serrate discussioni e votazioni, riuscì a trovare un accordo su un Tetrarca estraneo a entrambi gli schieramenti, noto e apprezzato più come teologo dotto e pacato che come figura di riferimento nell’Ecclesia.
Le malelingue dubitano che uno studioso, Vescovo di una città sperduta, avrà il nerbo e l’esperienza necessaria per destreggiarsi tra questioni politiche e giochi di palazzo, quel che è certo è che tutti i Principi sono ansiosi di conoscere la nuova guida dell’Ecclesia Tetradica e invieranno le loro delegazioni a rendergli omaggio, quando apparirà presso la Corte di Sua Maestà, la sera del terzo giorno della terza decade di Carminio...
Personaggi Coinvolti
Gregorio di Minio