Ridolfo Vizzamano
Primogenito di Vermiglio Vizzamano, Ser
Ridolfo Vizzamano è stato il primo tra i suoi fratelli,
Amerigo e
Lorenzo, ad unirsi alla
Corte del Reggente Tancredi. Nato e cresciuto in
terra venale, ha dimostrato sin da subito una naturale predisposizione per la scherma: studiando e confrontando l'arte della spada coronense e lo stile dei duellisti venali, Ridolfo ha imparato a padroneggiare abilmente ambo gli stili, e si dice che stesse lavorando ad un proprio testo in materia. Unitosi alla
Spedizione Palladiana per la conquista delle
Terre d'Oltremare, Ridolfo ha preso parte alla congiura che nel
fruttidoro 1263 ha portato alla morte di
Tancredi Roncaglia. Dichiarato traditore, è stato ucciso assieme a suo fratello
Amerigo e ad
Atreide Ganimede Malachei.
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Ser Ridolfo Vizzamano |
Corona del Re
Uomo del Mare
Guardia Reale, col rango di Veterano.
Vizzamano
Dicono di lui:
"Mi capitò di trasportarlo ferito dopo una lunga marcia nei boschi di Neenuvar nel
fiorile 1262. Cortese ma autoritario e decisamente 'pungente': pieno stile Vizzamano".
[1]
"E poi c'è mio fratello Ridolfo. Detto 'Il salvatore del salvatore del re' da quando soccorse il
barone Pelagi da morte certa, mio fratello è parimenti abile come schermidore e come bevitore. Una volta gli venne lanciata una sfida da un brumiano, che sfortunatamente decise di concedergli il privilegio di scegliere l'arma. Grosso errore: lui scelse un particolare tipo di grappa casereccia di
Roccamagna. Vittoria assicurata."
[2]
"Mio fratello è una contraddizione continua, una lunga lista di "se". Sarebbe un ottimo comandante della guardia, SE soltanto non fosse così pigro. Sarebbe davvero uno dei migliori schermidori del regno, SE la smettesse di bere così tanto. Potrebbe arrivare davvero lontano in futuro, SE solo si impegnasse una buona volta. Io lui e Amerigo, nonostante siamo fratelli, abbiamo davvero dei caratteri diversi. E il suo non prendere sul serio quasi niente mi fa andare davvero in bestia...soprattutto quando non prende sul serio ME..."
[3]
"Ma guarda tu se dovevo ritrovare questo birbante in mezzo alla
Spedizione Palladiana: vatti a immaginare che i due marmocchi scanzonati con cui si tirava in palestra e poi s'andava a gozzovigliare a
Vigezia più di diec'anni fa erano di sangue blu!"
[4] .
- ^ ricorda Aldrico da Bosco Alto, artefice valniano.
- ^ racconta il fratello Amerigo, alchimista errante.
- ^ spiega il fratello Lorenzo, sentinella di Corona del Re.
- ^ commenta simpaticamente sorpreso il mago merida Antiloco da Rocca d'Avorio.