Anemone dei Clementi
Nel 1148, durante l'
egemonia brumiana, Anemone dei Clementi, una fanciulla che era riuscita ad entrare nelle grazie di
Re Abelardo tanto da diventarne la concubina, assassinò il sovrano nel sonno e, cercando di fuggire da palazzo, venne catturata. Segnò così la definitiva rovina della sua famiglia che fuggì, riparandosi a
Litoranèa sotto la protezione dei
Gastaldi. La ragazza, che dichiarò prima di essere messa a morte di chiamarsi Giustina (nome con cui la fanciulla fu nominata
Devota) e di aver agito per servire la
Tetrade e
Corona del Re, fu riconosciuta come membro della Fratellanza dei Giusti e causò un’ondata di repressione di seguaci del culto tetradico come non se ne erano viste dall’anno della conquista brumiana.
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Ritratto di NOME (OBBLIGATORIO mettere una foto larga max 350 pixel... IN COSTUME!!!) |
Corona del Re
Donna del Mare
Ignota
Clementi
Dicono di lei
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- ^ dalla Storia di Corona del Re