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Il crepuscolo degli dèi

“Dove sono il cavallo e il cavaliere? Dov'è il corno che suonava?
Sono passati come la pioggia sulle montagne. Come il vento nei prati.
I giorni sono calati a ovest dietro le colline, nell'Ombra.
Come siamo giunti a questo?”
(Theoden, Il Ritorno del Re di Peter Jackson)

Molto è cambiato nelle Terre Spezzate, ora intrappolate sotto il giogo di chi venera i nuovi Dèi. Nel Nord fiero e primitivo però, un gruppo di irriducibili e valorosi guerrieri continua a lottare per mantenere viva la tradizione. Ormai in pochi e stanchi, si ritirano nel fitto delle foreste, per decidere come contrattaccare il nemico che li sta schiacciando. Il crepuscolo degli Dèi è vicino, ma è vicina anche la fine? Una morte onorevole in nome dei propri ideali è preferibile alla sopravvivenza in schiavitù di un credo differente?

Con “Il Crepuscolo degli Dèi” abbiamo voluto proporre un viaggio dagli echi epici attraverso i miti norreni e le saghe che sono all’origine del fantasy, per scoprire (o riscoprire) le antiche storie di creature mostruose, eroi tragici e spade incantate.

È stata una mini-campagna estiva costituita da due eventi di tre giorni: “Gli Ultimi Eroi” e “Le Aule dei Padri”. I due eventi erano collegati ma autosufficienti: era possibile giocare anche solo uno dei due pur completando la storia del proprio personaggio.

Ormai avviati sulla via della ricerca, abbiamo sperimentato ancora nuovi concetti in questo live. Per la prima volta abbiamo messo in campo l’idea di “evento nell’evento”: iscrivendosi ai mini eventi “Con gli occhi del nemico” e “Il mestiere delle armi” una ventina di persone hanno potuto inserirsi nel gioco per la sola giornata di domenica con un gruppo “sopraggiunto” con proprie trame, coordinate con l’impianto generale. Abbiamo provato un sistema dinamico di fateplay, per mezzo di  rune assegnate in gioco e corrispondenti a uno specifico destino, svelato da un prologo. Ci siamo spinti ancora più in là con gli effetti speciali: un’intera boscaglia illuminata da luci sovrannaturali, in cui riecheggia la voce degli spiriti, uno spettro che nuota nelle segrete allagate lanciando urla di terrore, un passaggio segreto realistico, attivato da un congegno-enigma in gioco (con tanto di trappola fumogena), drappi colorati che cambiano a sorpresa suggerendo il mood del momento… infine, la composizione di un tema musicale originale (un canto funebre) utilizzato sia per ispirazione generale che in alcuni momenti salienti del gioco, con un grande impatto emotivo.

Il concept ha stimolato un grandissimo, spontaneo impegno da parte dei giocatori nella costumistica (guardandosi attorno quasi tutti indossavano composizioni di livello veramente elevato) e in generale è stato un evento molto sentito: l’entusiasmo a fine storia, specialmente dopo il primo capitolo che era il più eroico dei due, era davvero palpabile (leggi la testimonianza di uno dei partecipanti, nonché i commenti su facebook al primo e al secondo evento).

Dove: area boschiva Pianezze di Vialfré (primo evento) e castello Brich di Zumaglia (secondo evento)
Quando: dal 31 maggio al 2 giugno e dall’1 al 3 agosto 2014
Partecipanti: 130 al primo e 134 al secondo, 228 persone in tutto, scontando chi ha giocato entrambi (di questi, 33 non avevano mai giocato e 49 non l’avevano ancora fatto con Terre Spezzate)
Setting: low-fantasy, norreno, epico
Struttura: mini campagna two-shot, a episodi (uno al giorno, di durata variabile da 4 a 10 ore) con riposo notturno fuori gioco
Sistema di gioco: WYSIWYG, con colluttazioni interpretate e combattimenti con armi in lattice “ad assalti” (un colpo valido ad assalto), cura delle ferite scenografata, assenza di chiamate (codici in gioco come sapori e colori)
Tecniche: personaggi pregenerati nel concept, workshop introduttivi, scenografia realistica e in parte interattiva (fusione di una vera corona, passaggio segreto funzionante), effetti speciali (fumo, fuoco, luci e voci spettrali), musica diegetica.
Fotografie: album 1 - 2 - 3 - 4


Nato del profondo desiderio di alcuni membri vecchi e nuovi dello staff di creare un evento ispirato all’epica del Nord, "Crepuscolo..." ha rappresentato un ulteriore passo avanti nella rivoluzione del modo di organizzare i nostri live: per la prima volta la realizzazione è stata affidata ai suoi ideatori (guarda la lista dei credits) senza la coordinazione dei membri storici fondatori di Terre Spezzate. Con questo live è caduto anche questo “tabù”.

 

Mai un momento morto, una scenografia pazzesca e una organizzazione incredibile (non ho ancora ben chiaro come facciate)