Inverno
Inverno è stato un membro della
Corte di
Falcobrando fino al
Solario 1258. Durante la sua permanenza a corte vinse il
torneo a coppie di Venalia durante l'incoronazione di
Desdemona Alcestidi e successivamente la grande mischia della
Grande Fiera di Venalia.
Vedovo della sciamana
Zannafiera, uccisa durante la
terza guerra dei tre re e padre di Fieraluce dell'inverno.
In seguito alla distruzione di
Torre Veglia durante la
guerra Ashai prese il controllo del
Clan dell'Orso per difendere le Terre Spezzate dalla minaccia dei
Diavoli dei Ghiacci.
Nel 1262 lanciò
un accorato appello alla mobilitazione contro un'impennata nella pressione dei Diurni, accompagnati da misteriose creature chiamate
ombre bianche, agitando lo spettro di un invasione delle Terre tutte da parte delle creature del freddo.
Sotto la sua guida una missione in terra di Brina nel carminio di quell'anno riuscì a debellare la minaccia.
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Ritratto di Inverno del Clan dell'Orso |
Altabrina
Uomo del Mare
Guerriero del Clan
Figlio del
Clan dell'Orso, in seguito ne divenne Capoclan.
Dicono di lui
"Probabilmente il peggior condottiero delle Terre Spezzate. Gli sono stati affidati seicento uomini, che ha fatto morire. Poi ha chiesto duemila armati, che inspiegabilmente gli sono stati concessi, e anche loro sono morti. Immagino che ora vorrà mandarne altri allo sbaraglio. A chi servono nemici quando si hanno Capiclan simili?"
[1]
"Di poche parole, evanescente, abile nella battaglia; ho incontrato Inverno due volte durante la mia permanenza presso la Corte di Falcobrando ed in entrambe le occasioni la mia vita ne è stata cambiata!"
[2]
"Inverno è un grande guerriero, avrebbe potuto salvare Altabrina dai Diurni. Purtroppo le genti delle terre calde non hanno avuto il coraggio di seguirlo: pochi, troppo pochi, sono stati gli armati inviati ad aiutare il
Clan dell'Orso. Il Principe
Alarico, poi, per non rischiare la vita dei suoi armati ha cercato di mandare al nord un esercito di
bestie capitanato dal suo presunto alleato
Mantodineve... inutile dire che il Signore dei Satiri non è mai partito".
[3]
Nel carminio del 1262, quando tutte le corti si raccolsero a Brina per assestare un colpo mortale al cuore dell'orda di diavoli dei ghiacci, si scoprì che i primi seicento valorosi che erano stati mandati a Torre Veglia erano vivi e asserragliati nella fortezza, con sollievo di molti, Inverno in primis, che aveva visto la sua credibilità minata dalla apparente sparizione del contingente.
[4]
Nell'ultima riunione dei Clan è diventato Capoclan del Clan dell'Orso. Abbiamo lottato insieme e mi ha chiesto di tenergli una runa, intorno all'albero del bastone del freddo. Sapevo che sarebbe finita male, quando sei guardiavia non puoi stare con i piedi fermi e una mano impegnata a tenere rune, perchè ho obbedito? prova tu a dire di No ad Inverno!
[5]
- ^ critica Cristoforo Ardente, guerriero neenuvaren.
- ^ commenta Crindiluce, del Clan della Volpe.
- ^ sostiene il Principe Falcobrando.
- ^ racconta Aldrico da Bosco Alto, artefice valniano.
- ^ brontola Silveria, guardiavia neenuvaren.