Politica fra principati
La
Giustizia del Re dovrebbe valere a prescindere dalla provenienza delle persone coinvolte nella vertenza; nella pratica, però, scaramucce e sgarbi tra personaggi di spicco di
Principati diversi esulano dalla giustizia ordinaria. Non a torto, sono considerati azioni politiche e non crimini; i
Principi preferiscono inoltre risolvere queste faccende discretamente e ufficiosamente piuttosto che rischiare un conflitto con un altro
Principe intervenendo direttamente, oppure apparire debole invocando l'intervento della
Giustizia del Re.
Ci si aspetta quindi che siano gli stessi interessati a provvedere a farsi giustizia da sé, e dare una lezione agli 'stranieri', commisurata all'affronto subito.
Se la questione diventa troppo grave, in particolare in caso di assassinio, interviene la
Giustizia del Re. I
Principi temono questa eventualità, perchè li priva di fatto del loro potere; e cercano quindi di evitare che si verifichi, consegnando gli assassini del proprio Principato anche quando le loro azioni sono state vantaggiose.