Cronache di nevoso 1258
Porto Bianco,
Corona del Re
Settimo giorno della prima
decade di Nevoso
1258
Tregua
Il gelo è infine giunto nelle Terre Spezzate e con esso la neve, araldo di una fragile tregua che ha fermato l’avanzata del Patto del Sole.
L’Asse Tetradico, stretto nell’estrema difesa di Corona del Re, ha resistito per l’intero autunno agli attacchi da nord e sud, seppur non senza gravi perdite di terre e uomini.
A Rilmeren e Piazza del Sole il popolo e le corti sono in festa per le molte vittorie riportate, l’attesa del disgelo è carica di speranze.
Al nord, in seguito alla dura sconfitta riportata sul campo di Oltrespina, regna un insolito e inquietante silenzio. Non si hanno molte notizie sull’Alleanza del Nord.
Ora che l’inverno ha imposto alle armate la tregua, Aureliano dei Gastaldi ha invitato i Principi delle Terre Spezzate e i loro seguiti a Porto Bianco per un incontro diplomatico. Molti prigionieri eccellenti, catturati dalle tre alleanze in lotta per il Trono, verranno condotti al banchetto per essere scambiati o riscattati, inoltre sarà un’occasione per discutere di questioni belliche.
Per evitare spargimenti di sangue tutti i convenuti giungeranno disarmati al luogo del banchetto. Soldati e cavalieri potranno dimostrare il loro valore in un Torneo Cortese che si terrà prima che inizino le libagioni. Al vincitore andrà un ricco premio cui hanno contribuito tutti i Principi.
Riassunto di quanto accadde
Sotto un pesante manto di neve le Terre Spezzate giunsero alla conclusione del 1258. L'inverno gelido e impietoso come non se ne rammentavano da anni, aveva offerto un rigido riposo al regno dilaniato dalla guerra. La Tregua indetta da Sua Maestà
Aureliano dei Gastaldi aveva visto sciogliersi l’
Alleanza del Nord, sconfitta sul campo d’Oltrespina. Il Principe
Alarico d’Urso si era piegato al giovane Re e alla fede tetradica, ma un alto pegno di fedeltà gli era stato chiesto dal Re quale prova di rinnovata fedeltà al Trono dei Gastaldi. L’infante erede di Castelbruma,
Goffredo d’Urso, sarebbe andato ostaggio al Magnifico Principe di Valleterna, cresciuto in terra straniera. Il prezzo del perdono reale era stato stabilito, al disgelo l’esercito brumiano avrebbe combattuto sotto l’egida dell’Asse.
I mai domi barbari d’Altabrina avevano invece stretto alleanza con il Patto del Sole, bramosi di libertà e bottino sarebbero scesi in battaglia al fianco di Neenuvar e Meridia per porre sul trono Aristarco degli Alessandridi.
Nei primi giorni del
1259 la battaglia finale sembrava imminente...
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