Alleanza del Nord
Già nei primi mesi del 1258, gli uomini di Castelbruma, capitanati da Ser
Meroveo dell’Acquascura, e le genti di Altabrina guidate dalla saggia sciamana Zannafiera e dal prode
Inverno del Clan dell’Orso, sembravano essersi stretti in salda alleanza.
Tutto era iniziato quando il capoclan del Lupo, Canenero, aveva segretamente contattato i fedelissimi del Principe Alarico d’Urso per ottenere manforte nel rovesciare il Principe Falcobrando, Voce dell’Inverno di Altabrina.
Che i figli del Lupo covassero desiderio di rivalsa nei confronti dei Gargiari e volessero riprendersi il titolo di Primo tra i Clan non era poi un gran mistero nel nord delle Terre Spezzate, ma Canenero aveva dalla sua cantori, guerrieri e sciamani al servizio di Falcobrando e l’accordo con Castelbruma avrebbe probabilmente restituito alla sua stirpe la guida di Altabrina.
Il capoclan del Lupo non era però solo un uomo ambizioso e determinato, ma anche un guerrafondaio tormentato da una rara malattia che lo assaliva con tremori violenti e incontrollabili. I clan brinnici si divisero tra coloro che desideravano un nuovo corso e coloro che invece preferivano la più morigerata e saggia guida dello sciamano Falcobrando, fu così l’appoggio di Castelbruma a segnare il corso degli eventi. Gli uomini di Alarico d’Urso, dopo aver a lungo valutato l’alleanza con Canenero, finirono invece col consegnare il capoclan del Lupo al Principe brinnico quale traditore e guadagnare così l’amicizia della Voce dell’Inverno. Canenero fu massacrato dagli stessi brumiani e l’erborista Crindisole del Lupo cercò invano di salvargli la vita guarendone le molte ferite. Falcobrando decretò allora che anch’ella morisse con il suo Capoclan, ma la risparmiò all’ultimo perché la pitta era sposata con uno dei suoi alfieri. L’erborista non dimenticò mai quell’offesa e solo qualche mese più tardi rinnegò la sua terra e gli Spiriti di tutte le cose per fuggire a Corona del Re con un guardiacaccia di Sua Maestà.
Nella primavera di quell’anno, benché in passato avessero combattuto su molti fronti l’una contro l’altra, Altabrina e Castelbruma si unirono nell’Alleanza del Nord e forti del reciproco aiuto si imposero su tutti i principati fino al sopraggiungere della guerra. Nonostante le preoccupazioni che suscitava il loro grido di battaglia: “
Ghiaccio! Bruma! Sangue!”, le mire di Alarico d’Urso sul Trono delle Terre Spezzate e la rivincita dell’antico culto sull’
Ecclesia della
Tetrade, veri obiettivi dell’Alleanza del Nord, rimasero segreti fino alla morte di Re Cornelio e allo scoppiare della
Seconda Guerra dei Tre Re.