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Stile e Temi dell'Evento

Un larp storico

Così come un romanzo storico è ambientato in periodi del passato che non sono frutto di fantasia, un Larp storico come "I ribelli della montagna" si fonda su un’ambientazione reale, che viene resa nella maniera più accurata possibile: vengono considerati usi, costumi, credenze, ideologie, tradizioni e problematiche dell’epoca considerata, e i riferimenti a personaggi realmente esistiti ed eventi realmente accaduti abbondano. In ogni caso il nostro larp non ha alcuna pretesa di configurarsi come una rievocazione storica: proprio come in un buon romanzo di genere, mescoleremo fatti reali e fantasia. Ma, allo stesso modo di un film storico, la nostra creatività si inserirà tra le pieghe della Storia, quella con la “S” maiuscola, nello sforzo di non tradire i fatti e la realtà di sfondo alle vicende. "I ribelli della montagna" intende dipingere uno scenario accurato e realistico sul quale si muoveranno i personaggi dell'evento, lasciando loro completa libertà di azione ed integrandoli senza forzature nel difficile contesto della guerra civile del 1944. Tale obiettivo non può essere tuttavia raggiunto senza la piena partecipazione dei giocatori, cui spetta il compito di approfondire e fare proprio il setting, riuscendo al meglio ad allinearsi con un mondo così lontano dal nostro eppure così vicino.

Un larp “eticamente connotato”

"I ribelli della montagna" è un larp che affronta tematiche importanti e complesse. Grande importanza sarà data ai dilemmi etici che i personaggi saranno costretti dagli eventi ad affrontare: la loro fede rimarrà salda quando il sangue bagnerà il sagrato delle chiese? Quanto saranno fedeli agli ideali ed alle ideologie che professano? Quanto conta la ricchezza quando la posta in gioco è la vita dei propri cari? La famiglia e i legami affettivi avranno il sopravvento sulla necessità di sopravvivere? Che cosa spinge qualcuno a morire per un ideale? "I ribelli della montagna" vuole stimolare queste ed altre riflessioni. Ogni scelta andrá ponderata, e ciascuno prima o poi dovrà prendere una posizione e scegliere di schierarsi. La realtà tuttavia non è fatta solo di bianco e nero, specie in una situazione complessa come quella della guerra partigiana. I personaggi si troveranno presi tra incudine e martello, combattuti tra interessi personali e ideali, ribellione e obbedienza, speranza e disperazione. Saranno chiamati a compiere scelte impossibili che non lasceranno spazio a compromessi e dovranno comprendere che la storia non è solo un susseguirsi di grandi eventi, ma nasce dalle decisioni prese da ciascuno. Uno degli ambiziosi obiettivi de "I ribelli della montagna" è far riflettere i partecipanti in modo profondo su un periodo complesso della nostra storia recente. Vorremmo che ciascuno di loro sentisse impellente dentro di sé una domanda: “Cosa avrei fatto se mi fossi trovato in quella situazione?”

Un larp Immersivo

”I ribelli della montagna” sarà un Larp immersivo, un evento cioè non focalizzato unicamente sul dramma teatrale o sulla dimensione ludico-agonistica: non ci interessano né una recitazione accurata né il superamento delle sfide presentate di volta in volta al personaggio. Lo scopo di un larp immersivo è quello di favorire l’immedesimazione nei personaggi e nell’ambientazione, ricreando la realtà quotidiana e proponendo personaggi con una psicologia e un carattere ben delineati ma non restrittivi, sulla base dei quali prendere le decisioni necessarie allo sviluppo del gioco. Non si tratta quindi soltanto di una finzione o di una recitazione, ma di una simulazione quanto più possibile prossima alla realtà - ogni elemento o oggetto nell'area di gioco sarà parte del mondo di gioco, e ogni azione che i personaggi vorranno compiere andrà effettuata realmente.

Un larp esperienziale

Il coinvolgimento del giocatore ne "I ribelli della montagna" non sarà limitato alla componente psicologica e caratteriale dei personaggio, ma comprenderà anche interazioni fisiche, e attività esperienziali di vario genere: dalla panificazione alle fughe nei boschi, dal dormire all'addiaccio allo spennare un pollo, dal provare i morsi della fame per qualche ora al privarsi del sonno a causa della tensione e dei turni di sentinella all'accampamento. “I ribelli della montagna” vuole ricreare i sentimenti e le sensazioni delle donne e degli uomini che hanno vissuto la tragica situazione dell'Italia del 1944: rivivere le medesime situazioni concrete dei protagonisti d’allora sarà una componente imprescindibile del nostro larp.

Costruiremo l'evento in modo tale che situazioni difficili da gestire fisicamente come quelle elencate poco sopra siano possibili e frequenti - a nostro parere, provare per un tempo limitato sensazioni estreme aiuta l'immedesimazione e sarà fondamentale per ricreare in modo accurato una situazione a tutti gli effetti estrema come quella dell'autunno del 1944. Notate in ogni caso che il gioco più estremo sarà quello dei gruppi più attivi e "militarizzati", quindi i partigiani e i nazifascisti. Gli abitanti di Montelupo saranno caratterizzati al contrario da un'esperienza di gioco meno fisica, ma non per questo meno drammaticamente convincente.

Un larp politico

“I ribelli della montagna” sarà un evento fortemente incentrato su riflessioni politiche e ideologiche, come è inevitabile trattando del periodo della Resistenza e dell’occupazione nazifascista. Il gruppo organizzativo e in particolare lo staff di sceneggiatura non teme di dichiararsi antifascista, antinazista e antitotalitario: tuttavia sarebbe un errore pensare che il nostro evento sia una mera rappresentazione parziale, e che il larp che andremo a produrre sia univocamente indirizzato verso la celebrazione della lotta di Resistenza. Vorremmo al contrario sottolineare l’umanità e la complessità della situazione politica e ideologica a quel tempo, evidenziare e riflettere insieme ai nostri giocatori sulle motivazioni personali e ideali che muovevano ciascuno degli attori di un periodo così turbolento. Il nostro lavoro di sceneggiatura sarà continuamente corroborato dal confronto con fonti storiche e testimonianze di entrambi gli schieramenti: vogliamo raccontare una storia realistica e ricordare che chiunque, prima di essere stato nazista, partigiano, fascista, comunista, anarchico, monarchico, è stato un essere umano.

I temi dell’evento: oppressione, scelta, ribellione

“I ribelli della montagna” concentra la sua narrazione su alcune tematiche precise, e cercherà di esplorarne il più possibile l’impatto sui suoi personaggi. Prima di tutto, la guerra sarà una sorta di basso continuo, uno dei temi più importanti e fondamentali: l'evento si svolge sul finire di uno dei conflitti più tragici della storia dell'umanità, un conflitto che ha coinvolto direttamente ogni borgo e famiglia d'Italia. Si affronteranno quindi le ripercussioni del conflitto sulla vita di tutti i giorni, lo stravolgimento che la guerra causa nei legami familiari e d’amicizia, il disgregarsi delle certezze o, al contrario, l’attaccamento al proprio credo e ideologia, che per alcuni restarono gli unici punti di riferimento durante in tempo di guerra. Altro tema secondo noi fondamentale è il rapporto con l’autorità oppressiva: sia che ne faccia parte sia che la subisca, ogni personaggio dovrà relazionarsi col potere dispotico e le sue vessazioni e scegliere come reagirvi. Infine il cardine dell’intero evento saranno le scelte che i giocatori saranno chiamati a compiere. La violenza può essere legittimata dai soprusi subiti o dall’autorità di cui si è investiti? La tutela della propria incolumità o di quella dei propri cari può giustificare il perpetrarsi dell’ingiustizia? Il senso del dovere viene prima di quello di giustizia o di pietà? Un combattente deve adottare gli stessi metodi del suo nemico o è tenuto a rispettare limiti e ordini? Questi sono alcuni dei dilemmi che i giocatori dovranno affrontare e le cui risposte guideranno le loro azioni.

 

 

 

Ispirazioni

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