Il Regno dei Castamanti, Fiorile 1262
Vesta,
Valleterna
nono giorno della terza decade di
Fiorile 1262
Emesso da:
Sua Maestà Re
Edoardo dei Castamanti, signore di
Vesta, discendente del
Profeta, Arcivescovo di
Valleterna,
Re delle Terre Spezzate, Primo del Suo Nome, detto “il Magnifico”
Testo del Bando
Proclama originale del Regno dei Castamanti
Sua Maestà Re
Edoardo dei Castamanti, signore di
Vesta, discendente del
Profeta, Arcivescovo di
Valleterna,
Re delle Terre Spezzate, Primo del Suo Nome, detto “il Magnifico”,
solennemente proclama e riconosce che
- Sua Maestà Nentar Galdor Elentauron, Re di Neenuvar e di Meridia, Guardiano del Sud, è l'unico legittimo sovrano delle sue terre e riconosce il Regno di Edoardo così come Edoardo riconosce il suo. I nobili Re Edoardo e Re Galdor giurano alleanza di fronte ai Quattro e alla Madre con onore e fraterna amicizia, ora e per sempre.
Edoardo godrà del titolo di “Re delle Terre Spezzate tutte”, senza per questo intaccare l'indipendenza e la sovranità del nobile Galdor e del Suo Regno, che giurano amicizia e lealtà a Re Edoardo.
- Tutti i sudditi dei due Regni, e inoltre tutti gli uomini e tutte le creature dotate di favella dell'universo mondo, dovranno rivolgersi ai due Sovrani con l'appellativo di Vostra Maestà, a voce e per iscritto, pena la punizione per Ingiuria. Per iscritto è concesso utilizzare l'abbreviazione S.M. per Sua Maestà. Le due Maestà conservano inoltre tutti gli altri titoli che possedevano prima dell'incoronazione.
- La Vera Fede ossia il Culto della Tetrade è la religione del Regno di Edoardo e può essere liberamente praticata in tutte le Terre Spezzate. L'Ecclesia conserva la sua autonomia rispetto al Regno, il potere di nominare i Vescovi e gli altri ranghi dell'Ecclesia rimane esclusivo appannaggio di Sua Eccellenza il Sommo Tetrarca Gregorius, con l'eccezione dei Vescovi di Valleterna, che continueranno a essere nominati dall'Arcivescovo di Vesta ovvero S.M. Edoardo.
- L'antico culto detto “della Madre Terra”, praticato dai sudditi di Re Galdor, è tollerato in tutte le Terre Spezzate. La sua pratica nelle terre di Valleterna è consentita, esclusivamente in forma privata, in maniera discreta.
- Il Re Edoardo proclama fin d'ora che nessuna indulgenza sarà ammissibile nei confronti qualsivoglia eresia ed empietà, ivi inclusi i culti demoniaci, negromantici, il Culto del Corvo e ogni altra perversione bestiale. La pratica dell'antica superstizione detta “Culto degli Spiriti”, così come viene tradizionalmente praticata ad Altabrina, è ammessa nei Principati di Altabrina e di Castelbruma. Inoltre S.M. Edoardo riconosce e rispetta la decisione di S.M. Galdor di ammettere il “Culto degli Spiriti” in tutto il Suo Regno di Neenuvar e Meridia.
- Vista l'impossibilità di stabilire con esattezza la discendenza degli antichi Elfi di Neenuvar, a causa delle innumerevoli generazioni trascorse dai loro tempi, si proclama che tutti gli Elfi godono di tutti gli stessi diritti e privilegi che tradizionalmente si accordano ai Vescovi o Baroni delle terre.
Inoltre S.M. Re Edoardo dei Castamanti, signore di Vesta, discendente del Profeta, Arcivescovo di Valleterna, Re delle Terre Spezzate, detto “il Magnifico”, solennemente proclama e riconosce le seguenti concessioni e doni ai suoi sudditi e alleati più fedeli, raccomandando un particolare riguardo ai fraterni alleati S.M. Re Galdor e la sua Corte.
Matrimonio dinastico
la nobile Lassilantar Arwen Muilemir, del Casato dei Muilemir, del Principato di Neenuvar avrà il privilegio e l'onore di convolare a giuste nozze con il nobile Vinfredo Leonello del Casato Reale dei Castamanti, discendente del Profeta, siglando così imperitura amicizia e alleanza tra i Casati dei Castamanti e dei Muilemir. Le nozze si celebreranno appena possibile, il rampollo della Casata Reale è figlio di Percivale, fratello minore del Re, e sta per compiere sedici inverni.
Terre e Titoli
Le città principali del Regno conserveranno i loro attuali signori, che il Re investe e riconferma nel loro titolo e nei loro possedimenti. In particolare Falcobrando del Clan del Falco è signore di Altea. Il Vescovo Clotario da Castelbruma è signore della città di Castelbruma. Il Re Edoardo dei Castamanti è signore di Vesta. Il Reggente Tancredi dei Roncaglia è signore della città di Dimora. La Lassilantar Niniel dei Muilemir è signora della città di Vinyamar. La Basilissa Desdemona degli Alcestidi è signora della città di Vigezia. Il Principe Temistocle degli Alessandridi è signore della città di Piazza del Sole.
- Il nobile Vescovo Sagremore del Casato dei Sestesi, già vescovo di Porto Bianco in seno all'Ecclesia, viene nominato unico signore legittimo della città di Conquista , da oggi vassallata al Principe di Castelbruma
- Il nobile Giacomo Bonaventura del Casato dei Pelagi viene nominato unico signore legittimo della città di Tabbia, che godrà della condizione di baronia, da oggi vassallata alla Principessa di Venalia.
- Il nobile Giacomo Bonaventura del Casato dei Pelagi viene altresì insignito del titolo di Salvatore del Re, in riconoscimento al prezioso lavoro svolto a Castelbruma: il coraggioso Barone Pelagi trasse in salvo S.M. Re Edoardo sottraendolo all'ira feroce dei barbari che con l'inganno lo avevano catturato. Che da oggi e per sempre il Salvatore del Re venga, in ogni occasione ufficiale, chiamato e presentato con il titolo che si è giustamente guadagnato grazie al suo eroismo.
- Il plebeo Orlando Giogonero da Valleterna viene investito del titolo di Cavaliere di Re Edoardo, per servire il Re e il Regno tutto.
Ricompense e regalìe
Gli uomini della corte di S.M. Edoardo, in riconoscimento del loro fedele servizio, ricevono dal Re in dono 60 scudi d'argento e inoltre i seguenti oggetti pregiati: Scrigno intarsiato del valore di 8 pezzi d'argento; Coppa sacerdotale del valore di 2 pezzi d'argento; Liquore invecchiato del valore di 14 pezzi d'argento; Olio profumato del valore di 32 pezzi d'argento; Barra d'argento del valore di 4 pezzi d'argento, acciocchè gli uomini della corte li distribuiscano tra essi stessi secondo convenienza e come riterranno opportuno.
Nella sua generosità, il Re S.M. Edoardo fa anche dono agli altri suoi sudditi e alleati di 60 scudi d'argento e inoltre dei seguenti oggetti pregiati: Anello d'argento del valore di 13 pezzi d'argento; Anello decorato del valore di 11 pezzi d'argento; candelabro intarsiato del valore di 17 pezzi d'argento; Seta del valore di 4 pezzi d'argento; Lingotto d'oro del valore di 15 pezzi d'argento. Tali doni verranno distribuiti in questa maniera:
- 30 pezzi d’argento in dono al nobile Giacomo Bonaventura Pelagi, Signore di Tabbia, Salvatore del Re.
- Candelabro Intarsiato in dono alla Baronessa Lucilla Vignalba.
- Anello D’argento in dono alla Lassilantar Eleanor Vieleste Lotenen.
- Anello Decorato in dono al Vescovo Nardovino.
- Seta in dono alla Duchessa Bianca Portalupo.
- Lingotto d’oro in dono a Civetta Selvaggia di Altabrina.
Tributi straordinari e debiti di guerra
S.M. Edoardo proclama che tutti i vassalli del Regno continueranno a versare i tributi dovuti ai loro signori, come è costume e tradizione.
S.M. il Re proclama inoltre i seguenti tributi straordinari come pagamento dei debiti di guerra:
*Per tutto il 1262, il Principato di Altabrina dovrà versare ogni mese un tributo di 5 scudi, da consegnare al Principato di Venalia, e un tributo di 5 scudi da consegnare personalmente al Barone Giacomo Bonaventura Pelagi, Signore di Tabbia, Salvatore del Re.
- Per tutto il 1262, il Principato di Castelbruma dovrà versare ogni mese un tributo di 10 scudi, da consegnare al Principato di Valleterna
- Per tutto il 1262, il Principato di Altabrina dovrà versare ogni mese un tributo di 10 scudi, da consegnare al Principato di Valleterna
S.M. il Re nella sua generosità potrà decidere di annullare alcuni o tutti questi tributi in qualsiasi momento.
Altri titoli e cariche
S.M. Re Edoardo e S.M. Re Galdor, per promuovere la concordia e la fratellanza in tutte le Terre Spezzate, convengono di servirsi di una sola Corte Ristretta, incaricata di consigliare e assistere entrambi i Sovrani in ogni questione, per il bene delle Terre Spezzate tutte.
Tale corte è così composta:
- Primo Cavaliere: Ser Tancredi Roncaglia, troppo impegnato con la Reggenza di Corona del Re per ricoprire la carica di Primo Cavaliere, ha deciso di nominare come suo sostituto Ser Borromeo figlio di Anselmo, Ser Tancredi potrà inoltre in futuro nominare i successori di questo sostituto.
- Gran Ciambellano: Lassilantar Eldacar Elensil, di Neenuvar
- Mago di Corte: Cristoforo Ardente, di Neenuvar. I Mahtaren di Neenuvar potranno altresì disporre dei segreti arcani scoperti dai precedenti maghi di corte: l'incantesimo “Congelare” scoperto da Primaluna di Altabrina, e il famigerato incantesimo “Plauso della Follìa” scoperto dall'Empio Caligola.
- Vicario di Corte: Vescovo Clotario, di Castelbruma
- Maestro del Conio: Arconte Pisistrato Themelioni, di Meridia
- Maestro di Caccia: Ser Orlando Malabadia, di Valleterna
I Paladini di Valleterna sono incaricati dal Re in persona di costituire la Giustizia del Re ed amministrare la Legge del Re in Suo nome. Essi saranno gli unici ad avere l'autorità finale per tutto ciò che riguarda la Giustizia del Re.
In ogni occasione, in assenza di S.M. il Re, il Paladino, Cavaliere dell'Ordine o Capitano della Fede più alto in grado presente agirà in vece del Re come sacro rappresentante della Legge del Re.
S.M. Edoardo il Re inoltre conferisce:
- Al fedele Rolando Cavalcante Rodomonte dei Frecciarossa la carica di Cappa Celeste, per proteggere il Sovrano in ogni momento.
- Alla nobile Aurora Settima della Torre la carica di Grande Ammiraglio del Regno, per guidare la Flotta Reale
- A Nineve da Vesta il titolo di Dama e il privilegio di amministrare la città di Vesta in vece del Re, con il titolo di Siniscalco di Vesta
Protetti
A garanzia della Pace del Regno, Sua Maestà Edoardo proclama che fino a tre membri delle Corti verranno condotti in terra straniera in qualità di Protetti. Ciascun Protetto rimarrà nella Corte assegnatagli per il tempo di tre raduni. A ogni raduno il Protetto si accompagnerà con la Corte di cui è ospite, anzichè con la Corte di cui è originario, per assisterla e servirla al meglio delle sue capacità. Il Principe presso cui il Protetto ha servito fino a oggi si fa personalmente garante della sua onestà e servitù presso la Corte in cui è assegnato come Protetto.
Il Protetto che non dovesse servire degnamente la Corte che lo ospita potrà essere imprigionato o ucciso, a discrezione del Principe della Corte.
- Orione da Candia, della Corte di Venalia viaggerà al Principato di Valleterna dove sarà ospite e Protetto della Corte
- Ser Elemaro Tristano Portarovo, della Corte di Castelbruma viaggerà al Principato di Valleterna dove sarà ospite e Protetto della Corte
- Civetta Selvaggia della Corte di Altabrina viaggerà al Principato di Corona Del Re dove sarà ospite e Protetta della Corte
Precettori Reali
S.M. il Re Edoardo comanda inoltre che
- L'Arconte Pisistrato dei Themelioni, Mastro del Conio di S.M. il Re Edoardo, venga istruito dai migliori precettori di Valleterna, onde apprendere una singola arte dei Paladini, dei Custodi della Fede o degli Artefici, in particolare l'arte dei Campioni Sacri cari agli dèi.
- Ser Vulcano Sartori della Corte di Corona del Re venga istruito dai migliori precettori di Valleterna, onde apprendere una singola arte degli Artefici, in particolare l'arte di Forgiare le armi e le armature più semplici.
- Rolando Cavalcante Rodomonte Dei Frecciarossa della Corte di Corona del Re venga istruito dai migliori precettori di Valleterna, onde apprendere una singola arte dei Paladini, in particolare l'arte della Resistenza Superiore.
- Madre Alena della Corte di Valleterna venga istruita dai migliori precettori del Principato di Corona del Re onde apprendere una singola arte dei Sacerdoti Della Tetrade, in particolare la Cerimonia nota come Difesa Del Fedele.
- Il Vescovo Arnaldo Nardovino della Corte di Valleterna venga istruito dai migliori precettori del Principato di Corona del Re onde apprendere una singola arte dei Sacerdoti Della Tetrade, in particolare la Cerimonia nota come Difesa Del Fedele.
Altri Favori
Sua Maestà Re Edoardo dei Castamanti, nella sua infinita generosità, fa inoltre queste speciali concessioni:
- S.M. il Re Edoardo proclama la grazia piena e onnicomprensiva per l'Arconte Pisistrato dei Themelioni, Maestro del Conio, da qualsivoglia crimine o colpa che egli possa aver commesso, o sia accusato di aver commesso, fino al primo giorno di Fiorile 1262.
- Inoltre S.M. il Re Edoardo condanna l'uomo noto come Pier Calion da Neenuvar a morte e comanda a tutti i fedeli sudditi di eseguire la condanna alla prima occasione possibile. Il famigerato Pier Calion è un pirata e assassino colpevole di aver attentato alla vita del Nobile Giacomo Bonaventura Pelagi, il Salvatore del Re, Barone di Tabbia, e di aver attaccato e derubato la sua nave.
- Inoltre S.M. il Re concede il suo personale favore al fedele Arconte Pisistrato Dei Themelioni del Principato di Meridia. Il favorito potrà richiedere in qualsiasi momento l'aiuto personale di S.M., che estinguerà così il favore dovuto.
- Infine S.M. il Re, in virtù dei servizi ricevuti, annuncia che i membri della Sua Corte potranno concedere un ulteriore speciale favore alla persona che, a loro giudizio, si sarà dimostrata più degna di riceverlo.
Concessioni particolari per celebrare l'unità del Regno
Per celebrare il fatto che tutto il Regno, ovvero tutti e Sette i Principati, sono uniti sotto la giusta guida delle Loro Maestà Edoardo e Galdor, S.M. il Re Edoardo garantisce queste ulteriori concessioni:
- Il plebeo Borromeo figlio di Anselmo da Corona del Re viene investito del titolo di Cavaliere di Re Edoardo, per servire il Re e il Regno tutto.
- Gli uomini della corte di S.M. Edoardo, in riconoscimento del loro fedele servizio, ricevono dal Re un ulteriore dono di 60 scudi d'argento.
- In nome e con l'aiuto dei Quattro Dèi,
- Sua Maestà il Re delle Terre Spezzate
- Sua Maestà il Re di Neenuvar e Meridia