Crono da Venalia
Giovanissimo ma promettente Accolito de
La Spina, venne ucciso dai gargiari fedeli al traditore Falconero nel
Messidoro 1257.
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Ritratto di Crono |
Venalia
Uomo della Sabbia
Mago de La Spina
Plebeo
Dicono di lui
"Crono sei morto, cose che succedono, ma dopotutto è stata solo colpa tua."
[1]
"Senza ombra di dubbio, questo giovane ragazzo era il più promettente accolito de la Spina. Scomparso prematuramente nelle lande brinniche, ricordo ancora le risate fatte al Bazar di Irradia qualche tempo prima... Ricordo le risate e le battaglie, i banchetti e le scorribande nelle terre selvagge, alla ricerca di mostri e briganti... Sempre insieme... Io e te. Sempre, tranne quell'ultima volta, dove anche il Volere, del quale tu padroneggiavi il più alto cerchio, non è riuscito a salvarti la vita. Avrei voluto essere presente. Tu ed io eravamo una coppia formidabile. Forse saresti caduto lo stesso, o forse, vedendoti in difficoltà, sarei caduto io; ma non è questo il punto. Quello che non mi dà pace è il non averti mai detto: "Addio... Addio amico mio!" Io ti ricordo così: forte e pronto a tutto per la Spina, per i tuoi compagni e per il Principato di Venalia... Non ho mai visto nessuno in grado di lanciare incantesimi come facevi tu. Che Canuto vegli su di te, Crono... Amico mio... Compagno... Fratello..."
[2]
- ^ con noia afferma il Barone Magno Demone Cipridi.
- ^ dice tristemente Zers di Candia.