Venali a colloquio
Dialogo tra Ser Zenone Ombracupa e Allegro
Residenza estiva degli Alcestidi
Cinque giorni prima della partenza per le terre brinniche...
Il liquido vischioso si espanse fra le gambe come una macchia scura avvolgendogli lo scroto, facendogli lanciare un urlo a denti stretti mentre si dimenava sulla sedia.
Zenone si voltò di scatto sibiliando:
"che ti venga la dissenteria col fischio Allegro!", il braccio tremante reggeva ancora la ciotola in cui il brodo bollente rimasto ondeggiava appena,
"Arrivarmi alle spalle così di soppiatto mentre sono al leggio! ma ti pare il modo?!".
Allegro rimase impassibile,
"chiedo venia Ser Zenone, credevo mi avesse sentito arrivare".
"Porcaputtana..." Zenone posò la ciotola sulla scura superficie di ebano e con una veste che ricopriva lo scranno cominciò a tamponare con espressione chiaramente irritata il liquido ancora fumante che si espendave fra le carte sul leggio.
".....non sono in vena di sarcasmo Allegro, è un periodo di merda."
Allegro si sedette placido su un secondo scranno a fianco della scrivania prendendo fra le mani la ciotola fumante e portandosela alla bocca. Zenone bloccò gli occhi su di lui per un istante
"ma serviti pure eh caro Allegro...".
"Grazie Eccellenza..." Allegro usava schernire Zenone chiamandolo Eccellenza, ma dato che tutto ciò avveniva solo in privato la cosa non aveva mai portato a conseguenze.
"La nosta Signora è piuttosto contrariata con voi" disse Allegro quasi casualmente.
Il niviano si girò di scatto
"Santo Castamante ancora!, l'ho già detto, non sapevo che fosse figlia di un barone e giuro su Sidereo che dichiarò di avere sedici anni!" scostò le carte irritato
"e che diamine! tante storie per qualche frustata sul culo, e manco l'ho deflorata..." trasse un lungo respiro accennando un sorriso
"....davanti".
Allegro osservò perplesso il cavaliere
"che diamine state dicendo?". Zenone si guardò attorno imabarazzato,
"bhe.. non è che Desdemona e' irritata per quella cosa... cioè...".
"Per la vostra latitanza presso la delegazione..." lo interruppe lo studioso sempre più interdetto,
"....di che diavolo parlavate?".
"AH! capisco!, niente, niente Allegro, dimenticate, come se non avessi accennato a nulla".
"Forse è meglio" replicò accigliato il mago rilassandosi.
Zenone continuò a ripulire la scrivania,
"Non pretendo che la nostra agusta Signora vada daccordo con gli altri nobili ma che almeno si metta d'accordo con se stessa, Lei mi ha chiesto di occuparmi delle rivolte a capo della milizia, ho mangiato fango per mesi, ho nuotato nel fango, ho bevuto fango e mi sono preso pure una scrofa in faccia", gettò con gesto stizzito il drappo ormai umido sul freddo pavimento
"non ho il dono dell'ubiquità Allegro, o guido i miei a sedare le rivolte o guido la delegazione, e che cazzo".
"Credo che a questo punto la delegazione abbia la priorità Messere".
Il niviano si rilassò lasciandosi andare contro il poggia schiena intarsiato:
"Come vanno le cose lì?".
Allegro continuò a sorseggiare la zuppa ormai tiepida:
"Le cose girano bene, abbiamo anche due nuovi miliziani, la questione dei pirati diventa sempre più impellente, inoltre gli anziani della Torre della Spina chiedono a gran voce notizie del Libro".
"Vecchi rincoglioniti" ringhiò il Cavaliere
"servissero a qualcosa in battaglia".
Allegro si schiarì la voce. Zenone si affrettò ad aggiungere
"ehm... esclusi i presenti, naturalmente".
"Naturalmente" aggiunse il mago in tono sarcastico,
"ed esclusi anche gli altri maghi che si sono succeduti con voi in delegazione... naturalmente".
"Bhe bhe..." replico' il pallido veterano squotendo la testa,
"...tu perlomeno proietti il tuo Volere contro le menti dei tuoi nemici".
"Bhe, anche loro immagino".
"Immagini male", rispose torvo.
"A proposito Allegro, ricordami che prima di questa adunanza in terra brinnica dovrò mandare una missiva al puttaniere",
"Che dovete comunicare la Barone Cipridi?"
"No, l'altro puttaniere",
"Che dovete scrivere a vostro padre?",
"No, L'ALTRO puttaniere",
Allegro rimase accigliato per un momento
"avete scambi epistolari con il Magnifico?"
"Allegro ecceccazzo! Moderate i termini! Un po' di rispetto!" tuonò zenone
"è il PRINCIPE DI VALLETERNA quel nano di merda".
Ombracupa cominciò a scartabellare fra i fogli,
"Parlavo di sua eccellenza Vermigliani".
"aaah! QUEL puttaniere" replicò Allegro.
"Si, quel puttaniere", Zenone prese un foglio umido fra le dita e lo stese con cura sul leggio ormai asciutto.
"Messere ci sarebbe anche un altra questione",
"Quale?",
"Orsogrigio",
Zenone fissò per un attimo fuori dalla finestra sospirando:
"giusto, Orsogrigio.. e' il loro miglior guerriero..." battè nervosamente le nocche sul tavolo
"...dovremo trovare il modo di liquidarlo proprio nella sua terra o quanto meno metterlo fuori dai giochi".
L'Adepto della Spina fissò l'interlocutore con una espressione interdetta:
"Scusate... ma che problema c'è?" ricevendo in cambio uno sguardo risoluto.
"Dovremo attirarlo da solo fra le querce di terra brinnica ed agire con silenzio..",
Allegro lo fissava incredulo
"ma scusate... stiamo parlando di ... Orsogrigio".
Il miliziano annuì stizzito
"LO SO Allegro non sono rincoglionito, per chi mi hai pr..." si interruppe strabuzzando gli occhi e battendosi con forza il palmo della mano sulla fronte
"PORCOCANUTO ORSOGRIGIO!, MA STA ANCORA IN CELLA!?!?",
Allegro schizzo in piedi:
"Mica avete dato ordine di liberaro!"
"Cazzo, cazzo, cazzo, me lo sono scordato!, le rivolte, i carri da proteggere, quelli da addestrare, merda!".
Il Cavaliere tornò a fissare il mago:
"Ma non potevi liberarlo tu!?!",
"Serve la vostra autorizzazione! Dovreste smettere con l'erba merida...",
"Ma piantala di dire stronzate! Come se non sapessi di tutte le volte che falsifichi la mia firma".
"Si ma mica posso farlo con la Vipera Bianca, quella mi scopre anche ad occhi chiusi".
"Va bene, VA BENE!... liberiamolo".
"No messere! chiediamo di non farlo partecipare alla disfida!".
Zenone si voltò allarmato
"Abbiamo in ballo una disfida?",
"No, no..." si affretto' a precisare Allegro
"..brinnici e meridi, potremo fare pressione per ottenere.."
"
vabe', vabe'" lo interruppe brusco l'interlocutore:
"Fate quel cazzo che volete".
Zenone chinò il capo sulla scrivania cominciando a scribacchiare appunti,
"Che tipi sono i nuovi miliziani?",
"Mi sembrano svegli, tutti veterani".
L'uomo d'arme alzò la testa
"Veterani?, tre galli in un pollaio... bah, stabiliremo i ranghi alla maniera della milizia" trasse un lungo respiro
"Ho gestito i tempi bui di questa delegazione ed mi sono pure beccato una scrofa in faccia per servire la nosta Signora".
L'umano restò impassibile
"Si ma avete avuto terre e titoli a corona in cambio, per quello, e la festa di matrimonio è stata cosi divertente".
"Scusa che centr..." Zenone scostò di scatto lo scranno ruggendo, posando la mano sull'elsa della spada
"...MI RIFERIVO A QUELLA CHE MI HANNO CATAPULTATO ADDOSSO IMBECILLE!".
Il mago strabuzzò gli occhi realizzando la gaffe
"Ah! si si, intendevo dire,appunto, effettivamente....".
Zenone agitò la mano con fare esasperato
"Allegro non mi fare incazzare che e' una giornata di merda, ho ancora il fango e il gelo nelle ossa". Il mago si alzo placidamente
"Bhè, almeno presso le terre brinniche della prossima adunanza pare faccia caldo". Il niviano annui':
"Si, sembra di si, anche i miei oracoli prevedono ottimo tempo, sole e fresco, spero per loro che non si sbaglino".
"No, avremo un tempo felice, me lo sento".
Autore
Allegro, Mago Venale, deceduto.
Commenti e Dicerie
"Uno dei racconti più spassosi che abbia mai letto! "
[1]
- ^ Demetrio da Piazza del Sole, Guerriero della Sabbia