Vasilio Calasteo
Noto e conosciuto mastro mercante. Proprietario di un ancora più famoso tricorno dalle proprietà eccezionalmente nefaste.
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Ritratto di Vasilio |
Venalia
Uomo della sabbia
Mercante
Plebeo
Dicono di lui
"Vasilio Calasteo, o come si faceva chiamare ultimamente Plutarco I, ricoprendosi di ridicolo per altro scegliendo un nome simile, è sempre stato ai miei occhi un plebeo, certo privilegiato in quanto Mastro Mercante, ma pur sempre un plebeo come tanti, eppure la sua morte mi ha colpito nel profondo. Non pensavo che un simile figlio della Gazzarra potesse riuscire con la sua morte a farmi sentire così impoverito. Vasilio rimarrà sempre per molti, giustamente, un vero esempio di come la fame, ed in questo i plebei si dimostrano simili agli animali, sappia far trovare un'incredibili intelligenza e abilità, anche se il cervello rimane quello limitato di un plebeo. Vasilio Calasteo, tu resterai per me sempre, lo so già, il migliore collaboratore, il migliore braccio destro... Forse addirittura ciò che di più si avvicina a quello che tu per primo avevi rinnegato... il migliore amico, il mio migliore e unico amico. Addio Vasilio... E addio agli scudi che probabilmente tenevi nel culo... Scritto di mio pugno con la Penna del Signore delle Aquile."
[1]
In ogni anfratto nasconde denaro
sian casse brache o pudenda
E' non c'è padrone e non c'è ideale che come il suo oro difenda
Non ha un parente e non ha un amico
ma se lo conosci è un tesoro!
immezzo al petto uno scudo d'argento...
ma cento ne tiene nel culo!
[2]
- ^ accorato scrive il Barone Magno Demone Cipridi.
- ^ sembra riferirsi proprio al Mastro Mercante uno dei famosi Stornelli volgari.