Cronache di vignameno 1261

Principato

pressi dell’Antico Tempio della Dèa, Castelbruma

Data

quinto giorno della terza decade di vignameno 1261

Il Grande Raccolto

Grande giubilo nelle terre spezzate!

Nei cinque grandi appezzamenti nelle terre di Valleterna, Corona del Re e Meridia è tempo del raccolto tanto atteso dopo le coltivazioni iniziate nel mese di Fiorile con i grandi accordi tra i Principati sotto la guida della Corte Errante di Sua Maestà.

E giunto il momento tanto atteso che sancisce, per alcuni principati, l’uscita dal disfacimento che la carestia, il morbo senza nome, le città in rovina dopo la guerra e le tante, troppe, morti portavano con sé.

Per questo la Lassilantar Niniel Muilemir, Custode della Volta dell’Armonia di Neenuvar, di recente nominata consigliere, quale Voce degli Spiriti, nella corte ristretta del regno, ha organizzato nelle terre di Castelbruma un grande rito per celebrare il raccolto e affinché sia di buon auspicio per il futuro delle terre tutte.

Poco lontano dalla Rocca di Castelbruma, giusto aldilà del fiume ad ovest, dove i fedeli dell’antica religione si recano spesso, c'è un luogo che in passato era sacro agli elfi tra le cui radure solitarie è rimasto qualcosa di loro. I bruti della regione sono convinti che si tratti di una zona in cui gli spiriti sono più potenti, gli armigeri brumiani sanno che è solo l'ennesima fonte di guai.

Nelle corti dei principati si dice che sia stato il principe Alarico D’Urso in persona abbia insistito per celebrare il rito in quel luogo. Il signore di Castelbruma ha anche indetto festeggiamenti, giochi e una grande caccia per allietare i presenti.

Le delegazioni tutte sono dunque invitate a celebrare il grande raccolto e la rinascita del regno!

Evviva l'Erede!

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