Consiglio di Giustizia
Dopo la morte di
Re Aureliano la
Regina Ginevra convocò un
Nero Bando Reale durante il quale una
Consulta di Principi e cortigiani prese molte importanti decisioni sul futuro del regno; venne creata una nuova
Corte Ristretta e la gestione dalla giustizia del Re venne tolta al principato di
Corona del Re, che tradizionalmente l'amministrava per tutto il regno, e affidata a un Consiglio di Giustizia presieduto da un nobile per Principato, che venne a trovarsi così composto:
Barone
Dante Sesto Massimo Della Torre, di Corona del Re. Sua sostituta la Baronessa
Lucilla Tiberia Vignalba.
Vescovo
Crudele Sigfrido Dulcamara, di Valleterna.
Barone
Bonifacio Vitiniano III Cipridi, di Venalia. Suo sostituto il Barone
Parnasso Esone Zenaidi, Mastro del Conio.
Duchessa
Bianca Portalupo, di Castelbruma. Suo sostituto il Duca
Nero Portalupo.
Arconte
Aristarco Osiride dei Crisostomi, di Meridia.
Agata, di Altabrina. Suo sostituto
Nibbio della Foschia.
Lassilàntar
Tùrion Lòtenen, di Neenuvar.
Il Consiglio venne sciolto all'inizio della
Terza Guerra dei Tre Re
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