Canzone per Crindiluce
Già, Valleterna è grandiosa ed è potente, tutto e niente, bene e male,
castelli e fortezze con i vicari e nostalgia di un grande ieri,
giovani paladini e brutte forgiatrici che sognano la grandezza di ieri,
ma a volte l'orizzonte ha solamente una prigione retta da un maiale.
Castamante è una città che ti accoglie e simboleggia, bianca e pura,
la fede, e dall'alto fiera abbraccia tutto quanto il principato,
per Crindiluce questa terra simboleggia solamente la prigione
perchè di questa piccola brinnica ora la Rosa ha paura.
Paura del diverso e del contrario, di chi lotta per cambiare,
paura delle idee di gente libera, che soffre, sbaglia e spera.
Principato di bigotti! Ora vi chiedo di lasciarla ritornare
perchè non è possibile rinchiudere la volpe in una galera...
Il cielo di Valleterna son mille cieli sopra a un continente,
ma il cielo là rinchiusi non esiste, è solo un dubbio o un'intuizione;
mi chiedo se ci sono fedi per cui valga restare là in prigione
e Crindiluce non ha ucciso mai nessuno e non ha mai rubato niente.
Mi chiedo cosa pensi alla mattina nel trovarsi la Ludovici accanto
o come fa a scacciare fra quei muri la sua grande nostalgia
o quando un acquazzone all' improvviso spezza la monotonia,
mi chiedo cosa faccia adesso Cridiluce mentre io qui piano la canto...
Mi chiedo ma non riesco a immaginarlo: penso a questa donna forte
che ancora lotta e spera perchè sa che adesso non sarà più sola.
La vedo con la sua pelliccia addosso mentre canta le parole:
che sempre l'ignoranza fa paura e il silenzio è uguale a morte,
che sempre l'ignoranza fa paura e il silenzio è uguale a morte,
che sempre l'ignoranza fa paura... e il silenzio è uguale a morte...
Musica
sull'aria di
"Canzone per Silvia", F. Guccini
Autore
Autore Anonimo