Bando sul Morbo Senza Nome, Fiorile 1261
Roccamagna,
Corona del Re
sesto giorno della seconda decade di
Fiorile 1261
Emesso da:
Vito da Roccamagna
Testo del Bando
"Udite! Udite!
Per Volere di Sua Altezza Saverio Vignalba, Primo Cavaliere del Re,
con l'unanime accordo di cerusici e sacerdoti di tutti i principati, radunatisi il nono giorno della prima decade di Fiorile nella città di Tabbia,
si consiglia alla gente tutta di osservare queste regole per evitare di contrarre il morbo senza nome:
Evitare il contatto fisico e di stare troppo vicini agli ammalati.
Evitare di sostare per lungo tempo vicino a rovine, macerie e eventuali edifici diroccati.
Se dovete prestare soccorsi ad ammalati o persone infette è preferibile portare delle garze impregnate di aceto a profumi intensi davanti a bocca e naso. In questo modo sarà pià difficile che il male vi contagi.
Se credete di aver contratto il morbo senza nome, rivolgetevi il prima possibile ad un cerusico o ad un sacerdote.
Nel caso vi siano tanti e diversi focolai di malattia nella stessa città, si suggerisce di spostare tutti i malati in quartieri isolati, di modo che cerusici e sacerdoti possano lavorare al meglio e per evitare l'ulteriore diffusione del morbo.
Inoltre, si ricorda a tutti i cerusici e sacerdoti del Regno che la vostra missione è aiutare gli ammalati, pertanto si invita a compiere tutti gli sforzi possibili per debellare il morbo senza nome."
Dal pugno di Fra'
Vito da Roccamagna per concessione del Barone
Quinto Cecilio Dei Portici