Bando dell'Arconte Zaccaria dei Crisostomi, Fiorile 1260
Ambra,
Meridia
terzo giorno della seconda decade di
Fiorile 1260
Emesso da:
Zaccaria dei Crisostomi
Testo del Bando
"Nobili delle terre spezzate,
membri delle corti ristrette tutti,
Con grande sdegno mi trovo a denunciare un delitto avvenuto in terra venale, durante l' ultimo incontro delle delegazioni. Un uomo, un plebeo mercante appartenente alla delegazione di Venalia stessa ha, di fronte a numerosi e fidati testimoni, attentato alla mia vita. Costui, meglio noto come Rufio, ha approfittato del fatto che io fossi a terra inerme e ferito per dapprima sciogliere le bende che mi tenevano in vita. Successivamente, sempre nella stessa occasione, ha tentato di impedire ai cerusici di curarmi nuovamente, rallentandoli in un frangente in cui ogni istante è prezioso.
Infine, non contento, mentre incoscente venivo allontanato dal raduno, ha nuovamente tentato di sbendarmi e soltanto l' intervento di un uomo di Valleterna mi ha salvato da morte certa.
Questo bando è affinchè tutti voi siate avvisati di diffidare da quest' uomo giacchè i suoi infami atti potevano condurre a ben più gravi conseguenze.
Vi saranno sempre attriti e dissapori fra le delegazioni ma questo non deve permettere a nessuno di perdere di vista il sacro valore del rispetto della vita dei rappresentanti di un altro principato. Troppo grande è il rischio che da una morte ne derivino molte altre."
Arconte
Zaccaria dei Crisostomi
Alchimista d' Ambra
Membro della corte ristretta di sua Altezza Solare
Temistocle degli Alessandridi
