Badia d'Espero
Meridia
Iveri, Arconti di Badia d'Espero e protettori della bassa valle del Patrio
Logoteci, Cavalieri degli Iveri
Popolazione
700 anime
Descrizione
Si tratta di una piccola cittadina al crocevia tra la Secca e la Paterna (strade che rispettivamente attraversano il deserto e la valle del Patrio), costruita intorno all’omonimo monastero. In questo luogo, infatti, predicò negli ultimi anni della sua vita e morì il Devoto Espero, ossia il più importante devoto di Meridia che, durante i secoli di egemonia valniana, contribuì a diffondere e rafforzare il
culto della Tetrade. Oggi la cittadina ospita un Bazar settimanale in cui convergono i numerosi coltivatori della valle e, talvolta, i mercanti che percorrono la Secca o la Paterna; un monastero di fedeli del Devoto e la tomba dello stesso, che è meta di pellegrinaggi e luogo di preghiera per tutta la bassa Valle del Patrio. Gli Iveri sono Arconti di questa città e di tutti i territori circostanti, e Paride degli Iveri con la sua famiglia dimora nel centro della piccola cittadina, in un palazzo di recente costruzione. Badia d’Espero, nonostante sia un luogo di passaggio e traffici, non ha una locanda per i viaggiatori e i pellegrini, che vengono invece accolti presso la foresteria del monastero al costo di un piccolo obolo.
Personaggi di chiara fama
Novità e Dicerie
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[1] ")
- ^ sostiere Ser Pinco Pallino, cavaliere valniano