Eredi

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Anticamente gli Elfi governavano in maniera saggia e illuminata sul loro grande regno al centro delle Terre Spezzate. Poi dal Nord giunsero gli Uomini del Mare che, forti del segreto dell’acciaio, misero a ferro e fuoco le loro verdi terre. Disperati, gli Elfi assistettero al saccheggio della meravigliosa Altamar, e furono costretti a riparare nelle terre di Neenuvar, dove avrebbero rifondato il proprio regno. La visione delle atrocità subite, però, non poteva non lasciare segni su quelle antiche e nobili creature, amanti della vita sopra ogni altra cosa: quei ricordi continuarono a tormentarli, ed essi divennero un popolo triste e sconsolato, al punto che le Elfe non furono più in grado di generare figli.

Condannati all’estinzione, essi non potevano però permettere che tutto ciò che erano scomparisse per sempre dalle Terre Spezzate, e gli Elfi maschi decisero di unirsi alle donne delle tre stirpi di umani (primariamente Uomini della Sabbia e Pitti, in minima misura Uomini del Mare), i Nuovi che sembravano tanto adattabili alle dure condizioni di vita che talora imponevano queste terre; e da queste unioni, caso unico nella storia delle Terre Spezzate, nacquero i primi membri di una nuova stirpe: gli Eredi.

Sebbene i loro corpi non siano glabri come quelli elfici, gli Eredi maschi non hanno traccia di barba o baffi sul volto, ma il loro aspetto in generale è molto meno androgino di quello degli Elfi. Ad ogni modo, il carattere che inequivocabilmente caratterizza gli Eredi come tali sono le orecchie a punta, il “Marchio degli Antichi” di cui ogni Erede va immancabilmente fiero, assolutamente simili a quelle degli Elfi. Essi non sono però impregnati della magia che invece è nell’intima natura degli Antichi.
Gli Elfi considerano gli Eredi come le più care delle creature, a cui nel corso dei decenni hanno tramandato tutto le loro conoscenze, una base ricchissima su cui gli Eredi hanno potuto costruire la propria civiltà del tutto unica. Essi sono consapevoli di essere parte del ciclo della vita, e pongono ogni cura nell’evitare ogni sorta di frattura tra natura e civiltà; la progettazione che imita alcune forme dell’ambiente circostante e l’uso dei materiali più adatti, ad esempio, fanno sì che le loro costruzioni si fondano perfettamente con il luogo in cui esse vengono erette. Spesso gli Eredi, vestono con lunghe tuniche di colori generalmente chiari, comunque mai violenti, non particolarmente elaborate ma riccamente decorate.

Il concetto di arte è pressoché sconosciuto agli Eredi: ogni loro singola opera mira sempre ad essere la migliore possibile, sotto l’aspetto funzionale quanto sotto quello estetico, e per questo essi non concepiscono l’espressione artistica slegata da un manufatto che presenti una qualche funzionalità. Nessun Erede scolpirebbe mai una statua per il puro piacere di farlo, ma nemmeno concepirebbe una colonna i cui capitelli non siano finemente decorati, magari con un motivo foliare dalla bellezza semplice e lieve, per quanto intricato questo possa essere. Per questo motivo l’arte pittorica come viene intesa dagli umani non viene quasi praticata dagli Eredi.
Diverso è il discorso per quanto riguarda la musica e la poesia: le arti maggiormente amate dagli Elfi hanno mantenuto intatto tutto il loro fascino nell’animo degli Eredi, che amano cantare e declamare versi alle manifestazioni della natura che più li affascinano: il cielo stellato e le acque su cui questo si riflette. In effetti, gli Eredi costruiscono molto spesso le proprie abitazioni nelle immediate vicinanze di corsi e specchi d’acqua, che si curano di mantenere assolutamente limpidi e cristallini. Essi sono irrimediabilmente incantati dal liquido trasparente, così semplice ed indispensabile allo stesso tempo.
Nonostante gli Eredi abbiano ereditato la malinconica attenzione al passato dei propri antichi progenitori, essi sono nondimeno un popolo solare e vitale, che guarda con uguale interesse ai giorni passati e a quelli che verranno.

Non esiste alcun genere di divisione di genere all’interno della società degli Eredi, donne e uomini svolgono esattamente gli stessi compiti, benché la loro organizzazione sociale sia di tipo matriarcale, e la loro discendenza matrilineare: ogni Erede, cioè, porta il nome della famiglia della madre, ed è considerato un vero e proprio parente solo dei congiunti di parte materna. Il forte carattere femminile tipico degli Elfi caratterizza anche gli Eredi.
Forti della consapevolezza di discendere da una stirpe tanto nobile, gli Eredi hanno solitamente una grande considerazione di sé; essi tendono, inoltre, ad avere consapevolezza estrema delle conseguenze di ogni azione compiuta, da sé e dagli altri, poiché costantemente consci del fatto di essere parte di un ciclo che abbraccia ogni forma di vita delle Terre Spezzate. Per questo motivo, agli occhi di un osservatore esterno, essi sembrano spesso eccessivamente esitanti e riflessivi ma anche tendenti ai massimi traguardi possibili in tutto quello che fanno; semplicemente, gli Eredi tendono a tenere in considerazione ogni implicazione di un’azione, e sebbene il processo di prendere una decisione possa per questo essere sofferto, la loro concezione della vita, unita alla loro naturale longevità, li porta in seguito a puntare ai risultati migliori.

Nonostante nelle loro vene scorra il sangue degli Elfi gli Eredi non sono affatto immortali; essi, però, vivono di norma quanto i più longevi degli uomini. Come si comportano in vita, così rimangono nella morte; i loro riti funebri sono immancabilmente accompagnati da struggenti canti di lamento nell’antica lingua dei loro avi, e spesso il corpo del defunto, avvolto in un panno bianco, viene sepolto in mare, dove l’estinto potrà cullarsi in eterno nelle acque e, nel contempo, essere restituito a quel ciclo vitale tanto caro agli Eredi.

Cosa pensano gli Eredi delle altre stirpi

Popolo del Mare

Fu il Popolo del Mare a causare la caduta dell’antico regno degli Elfi; ogni Erede lo sa bene e non può dimenticarlo. Ma da allora il Popolo del Mare si è civilizzato, anche se la sua intima natura rimane aggressiva e prevaricatrice, tanto quanto i loro simili della Sabbia sono colti e gentili. Il Popolo del Mare è fiero e onorevole, questo è indubbio, ma agli occhi degli Eredi di vedute più estreme esso probabilmente non merita di dominare la terra su cui vive.

Popolo della Sabbia

La stirpe di umani che, nel corso dei secoli, si trasferì in piccole comunità presso Neenuvar è benvoluta dagli Eredi. Il Popolo della Sabbia appare ai loro occhi una gente colta e gentile, seppur non scevra dall’ambizione che sempre alberga nei cuori umani. Tesi al benessere e alla prosperità queste creature meritano però di vivere in pace, quando è la pace che cercano, per questo gli Eredi sono aperti al dialogo nei loro confronti, e tendono ad offrire loro la guida e la saggezza di cui sono depositari.

Bruti

Gli Eredi odiano e temono in egual misura i Bruti, considerandoli un frutto corrotto delle Terre Spezzate. Essi sono spietati e crudeli, e benché vivano in una parvenza di società vengono visti dagli Eredi come creature al limite dell’animalità.
Incarnano, insomma, tutto ciò che i loro antichi padri non sono, e non meritano altra considerazione oltre a quella necessaria per tutelarsi da loro con ogni mezzo.

Pitti

Non si può dimenticare come i Pitti siano stati il primo popolo ad avvicinarsi agli Elfi, nel tempo lontano in cui le Terre Spezzate erano rette pacificamente dalla Stirpe dei Padri e, proprio poiché da allora le usanze del Popolo Dipinto non sono molto cambiate, sopravvive negli Eredi il desiderio di custodire e proteggere queste creature semplici ed oneste. Apparentemente tanto selvaggi da essere incompatibili con loro, i Pitti sono invece la stirpe umanoide in maggiore sintonia con l’intima essenza degli Eredi. Con essi condividono infatti non solo il legame antico e potente con le selve, tanto amate da entrambi i popoli, ma anche la visione del “tutto” a discapito del “particolare” ed il senso di armonia con il tempo che scorre e con ciò che li circonda.

Niviani

Ai! Costoro sono forse tra le peggiori e più pericolose creature che calchino le Terre Spezzate. Viscidi ed oscuri, essi contrastano al massimo con il carattere diretto e solare degli Eredi, e difficilmente uno di loro potrà davvero fidarsi di un Niviano. Le potenzialità magiche e il grado di civiltà niviano provocano solitamente negli Eredi due sentimenti opposti e distinti: la pena e il timore. È infatti un peccato che tante e tali capacità non siano volte a compiere grandi imprese; d’altra parte l’astuta mente manipolatrice dei Pallidi costituisce una certa minaccia per le Terre Spezzate.

Trucco

Vedi Stirpi e trucco nella pagina Costumi

La stirpe degli eredi è caratterizzata dalle orecchie appuntite e dall’assenza di barba o baffi.
Il giocatore che sceglierà di giocare un personaggio erede è chiamato ad applicarsi delle orecchie a punta prostetiche e di assicurarsi di essere ben sbarbato prima di entrare in gioco. Per applicare le orecchie consigliamo l’uso di lattice liquido o di colla per protesi.
Raccomandiamo inoltre l’utilizzo di un fondotinta dopo l’applicazione delle protesi per uniformare il colore delle orecchie a quello del viso.

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