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Il giorno della partenza

06-03-2013

 

La Spedizione Palladiana salpa da Vigezia !

Sedute sul pontile, donne vestite di scuro rammendano sartie di canapa ruvida, mentre intonano una triste nenia per scandire il ritmo del lavoro. Il mare di questa notte ti mette da tremare, il cielo di questa notte ti chiede di pregare. Appollaiati sugli alberi maestri, i gabbiani del Golfo di Vigezia guardano pigramente le navi che dondolano con un gentile rollio, senza meravigliarsi di fronte alla più grande flotta mai riunita dal Regno e senza stupirsi se la maggior parte dei legni batte la bandiera di Altabrina. Laetitia d'acqua e sale allontana il fortunale. Nelle osterie, vecchi marinai attendono senza parlare, chiusi in un silenzio agitato, rotto solo dalle strofe di una canzone che danza nell'aria acre di salsedine. Aeterna del mare nero allontana il mal di cuore.

All'improvviso, un suono di trombe e tamburi riecheggia per ogni calle e per ogni vicolo. Il coro delle donne tace. I gabbiani volano via, lasciando solo qualche piuma dietro di loro. I vecchi finiscono in fretta il vino, accalcandosi in strada per non perdersi il momento solenne. Gli alfieri avanzano verso il molo, sventolando gli stendardi delle sette terre. Dietro di loro giunge un grande corteo di nobili e plebei, sapienti e guerrieri. Nella folla si possono scorgere le rozze vesti di pelliccia dei barbari del Nord e le morbide sete care alle dame di Piazza del sole, l'acciaio brunito dei severi guerrieri della Torre e le picche scintillanti dei cavalieri di Vesta, l'azzurro di Dimora e il verde del Regno delle Acque. Nessuno è rimasto indietro. Fin dalle contrade più remote tutti si sono messi in viaggio per essere oggi a Vigezia. Perché oggi è il giorno della partenza.

La folla attende sul molo. Finalmente, sul ponte della nave ammiraglia, compare Sua Altezza Reale, Morgante dei Castamanti. Al suo fianco c'è il niviano che chiamano Guadagno, vestito con i colori di Corona del Re. Il giovane Viceré inizia il suo discorso :

“Genti delle Terre Spezzate ! Il giorno tanto atteso è alfine giunto. Con la prima marea la Spedizione Palladiana salperà verso le misteriose terre d'Oltremare ! Non so dirvi cosa troveremo in quelle lande sconosciute ma sono certo che con la forza delle nostre braccia, la fermezza del nostro intento e con l'aiuto degli Dei sapremo affrontare ogni periglio che dovesse presentarsi d'innanzi a noi.
In molti avete risposto alla chiamata per questa grande impresa e posso leggere nei vostri occhi che ognuno oggi salirà su una di queste navi spinto da un diverso desiderio. Qualcuno di voi sogna la conquista, qualcuno la ricchezza, altri l'onore della battaglia e alcuni forse inseguono solo una nuova vita. Sappiate che Sua Maestà, il Re Edoardo dei Castamanti è fiero di ognuno di voi, che con coraggio avete scelto di impugnare la spada per la gloria del suo Regno ! Ed è per questo che io vi dico, genti delle Terre Spezzate, che nell'Oltremare ognuno di voi avrà la possibilità di conquistarsi la gloria.
E' mia intenzione creare quattro nuovi Baroni, così come quattro sono gli Dei, e questo onore potrà ricadere su chiunque riesca, con l'arme o con l'ingegno, a conquistare una parte del nuovo mondo. Ognuno di questi Baroni sarà il signore delle sue terre, che per sempre apparterranno a lui e ai suoi figli, e avrà il diritto di nominare un Cavaliere che possa amministrarle in suo nome.
Ascoltate la risacca del mare, genti delle Terre Spezzate ! E' la voce degli Dei che chiama la Spedizione Palladiana verso le terre d'Oltremare ! Il momento di issare le vele è giunto !
A Deo Victoria !”

La folla si disperde, in un accavallarsi di voci, urla e applausi. I Principi si appartano con le proprie corti, per qualche parola segreta prima di imbarcarsi per un viaggio lungo decadi. Braccianti e marinai caricano le navi di provviste giunte da Altabrina, di armi e di speranza. A poco a poco ognuno si trova immerso nei suoi doveri e una strana calma torna sul molo. I gabbiani si posano nuovamente sugli alti pali delle banchine e le donne riprendono il lavoro ed il canto. Laetitia d'acqua e sale allontana il fortunale, Aeterna del mare nero allontana il mal di cuore.

OOC : Da oggi ha inizio la campagna “Il Nuovo Mondo” che vi terrà impegnati per diversi mesi nel corso dei quali, come abbiamo già detto, non potrete avere nessun contatto con le Terre Spezzate. Durante la campagna saranno messe in palio quattro baronie e quattro cavalierati. I meccanismi per la conquista varieranno di volta in volta ma si risolveranno sempre all'interno di un singolo raduno e la possibilità di accaparrarsi questi titoli sarà annunciata chiaramente nei Briefing e nell'introduzione generale al live. Per ogni territorio un personaggio potrà diventare Barone e un altro personaggio, anche di un principato diverso, il suo Cavaliere.
Siete pronti a conquistare le terre d'Oltremare ?

 

10 motivi per giocare a ts

  • 1 Mostri da incubo!

    Nei live di avventura, creature terrificanti e pericolose infestano le aree di gioco e l'azione non manca mai!

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  • 2 Vicini a te!

    Gli eventi di Terre Spezzate si svolgono tra Piemonte, Lombardia, Liguria ed Emilia.

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  • 3 Intrighi e tradimenti

    Il cuore del nostro gioco risiede nella vivacità e varietà di situazioni che si sprigionano dalla fantasia dei partecipanti.

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