La totale libertà del giocatore nell’inventarsi un personaggio -seppur nei limiti delle scelte consentite dall’ambientazione- è prassi consolidata in quasi tutte le realtà di GRV che conosco in Italia, al punto da essere talora data per scontata. Sicché, quando gli amici di Terre Spezzate hanno lanciato la loro Rivoluzione d’Ottobre proponendo, tra le altre cose, che i concetti base di ogni personaggio venissero creati dagli autori insieme alla trama stessa, per garantire a tutti di essere al centro degli eventi che si dipanano in gioco, più d’un mugugno s’é levato dall’uditorio, in alcuni casi paragonabile a una vera e propria levata di scudi a difesa di un “momento creativo individuale” molto apprezzato.
Larp sta per Live Action Role-Playing: in italiano, gioco di ruolo dal vivo (grv). Un singolo incontro di gioco di ruolo dal vivo viene chiamato anche “un live”.
Questa settimana pubblichiamo ne Il Diario de lo Sviluppatore la traduzione italiana di un articolo molto, molto interessante e piacevole intitolato “The best larp advice I ever heard” e comparso sul blog collettivo Gaming as Women. L’articolo originale è stato scritto da Elin Dalstål, che ringraziamo (sostiene wikipedia che la “å” si pronuncia “o”).