Lisandria
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Lisandria sulla mappa di Venalia |
Venalia
Nota sulla nobilta' venale
2000 anime
Descrizione
La città di Lisandria, che nel suo passato merida ricoprì un ruolo di rilievo nelle sorti del Principato, oggi risente della vicinanza con la città di Irradia, che ne limita fortemente i commerci e lo sviluppo. Per questo, ed a causa della sempre viva minaccia di un’invasione da sud, i miliziani di stanza sono sempre numerosi, e le fortificazioni vengono tenute in stato di continua efficienza.
Ma Lisandria è soprattutto una città povera e sofferente, che subisce le ingerenze della potente flotta merida nel Mar d’Alba e i cui commerci sono scarsi e poco fruttuosi; gli stessi pescherecci sono costretti a gravitare solo nel golfo poco pescoso e sovra sfruttato.
Per questo l’indigenza è un male diffuso, e gli abitanti di Lisandria nutrono grande malcontento verso i Meridi. Di contro, a causa della fame e degli stenti, questa città è stata un raro terreno fertile per la predicazione del culto della Tetrade, e la gente risponde alle difficoltà affidandosi alla religione e alla speranza che i nobili compiano un qualche atto di forza che riapra le vie marittime e riporti Lisandria ai fasti di un tempo: le loro richieste sono state esaudite nel 1256 (controllare).
A seguito della sconfitta degli Ashai e del
Patto di Nassilia, la citta' e' stata donata ad un Barone di nuova nomina,
Rapace dei Sagaci, che ha introdotto importanti cambiamenti nel governo della città. E' stato privato del suo titolo baronale dal Re Edoardo II, tuttavia mantiene il controllo della citta' e il suo governo.
Personaggi di chiara fama
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[1] "
- ^ sostiere Ser Pinco Pallino, cavaliere valniano